Lavoro da Casa e Produttività: 10 Domande e Consigli per Mantenere l’Equilibrio tra Vita Lavorativa e Personale

Il lavoro da casa è diventato una realtà sempre più comune negli ultimi anni, specialmente a seguito della pandemia globale. Sebbene possa offrire flessibilità e comodità, il lavoro da casa può anche presentare sfide in termini di produttività e bilanciamento tra vita lavorativa e personale. In questo post, risponderemo a 10 domande comuni sul lavoro da casa e forniremo consigli pratici su come lavorare in modo efficiente e mantenere l’equilibrio tra vita lavorativa e personale.

1. Come posso creare un ambiente di lavoro adatto a casa?

Creare un’area di lavoro dedicata è fondamentale per mantenere la produttività mentre si lavora da casa. Cerca di scegliere uno spazio tranquillo, lontano dalle distrazioni e preferibilmente separato dalle aree di relax e svago. Assicurati di avere una sedia ergonomica, una scrivania adatta e una buona illuminazione.

2. Come posso evitare le distrazioni mentre lavoro da casa?

Per evitare le distrazioni, stabilisci delle regole chiare con i membri della famiglia o i coinquilini riguardo al tuo orario di lavoro e alle interruzioni. Inoltre, disattiva le notifiche dai social media e dai dispositivi mobili durante le ore lavorative. Se necessario, utilizza cuffie con cancellazione del rumore per isolarti dalle distrazioni esterne.

3. Quali sono le tecniche più efficaci per gestire il tempo mentre si lavora da casa?

Tra le tecniche più efficaci per gestire il tempo vi sono la tecnica Pomodoro, che consiste nel suddividere il lavoro in intervalli di tempo chiamati pomodori (solitamente 25 minuti), seguiti da una breve pausa; e la regola dei 2 minuti, che suggerisce di completare immediatamente qualsiasi compito che richieda meno di 2 minuti. Sperimenta diverse tecniche per trovare quella che funziona meglio per te.

4. Come posso stabilire e mantenere una routine lavorativa mentre lavoro da casa?

Stabilire una routine lavorativa ti aiuterà a separare la vita lavorativa dalla vita personale e a mantenere un equilibrio sano. Inizia la giornata con una routine mattutina che includa esercizio fisico, colazione e tempo per pianificare la giornata. Poi, stabilisci orari regolari per le pause, il pranzo e la fine della giornata lavorativa. Cerca di attenerti a questa routine il più possibile.

5. Come posso mantenere una comunicazione efficace con i colleghi mentre lavoro da casa?

La comunicazione efficace è essenziale per lavorare da casa. Utilizza strumenti di comunicazione online come e-mail, chat e videoconferenze per rimanere in contatto con i colleghi e aggiornato sui progetti. Assicurati di partecipare regolarmente a riunioni virtuali e di condividere i tuoi progressi con il tuo team. Ricorda che la comunicazione non verbale può essere persa nella comunicazione online, quindi fai uno sforzo per essere chiaro e conciso nei tuoi messaggi.

6. Come posso gestire lo stress e prevenire il burnout mentre lavoro da casa?

Per gestire lo stress e prevenire il burnout, è importante prendersi cura di sé sia fisicamente che mentalmente. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Fai regolarmente esercizio fisico per migliorare l’umore e ridurre lo stress
  • Pianifica momenti di pausa e relax durante la giornata
  • Dormi abbastanza e mantieni una routine regolare del sonno
  • Impara tecniche di rilassamento, come la meditazione o il respiro profondo

7. Come posso mantenere l’equilibrio tra vita lavorativa e personale mentre lavoro da casa?

Per mantenere l’equilibrio tra vita lavorativa e personale, segui questi consigli:

  • Stabilisci confini chiari tra il lavoro e la vita personale, come un orario di lavoro fisso e un’area di lavoro separata
  • Evita di lavorare nelle ore di riposo o durante il tempo libero
  • Pianifica del tempo di qualità con la famiglia e gli amici, anche se virtuale
  • Dedica tempo a te stesso per coltivare hobby e interessi personali

8. Come posso rimanere motivato mentre lavoro da casa?

Rimanere motivato può essere difficile quando si lavora da casa. Ecco alcuni suggerimenti per mantenere alta la motivazione:

  • Stabilisci obiettivi chiari e ragionevoli, sia a breve che a lungo termine
  • Celebra i tuoi successi e riconosci i tuoi progressi
  • Mantieni una mentalità di crescita e cerca di imparare continuamente
  • Connettiti con i colleghi per condividere sfide e successi, e per incoraggiarvi a vicenda

9. Come posso migliorare la mia produttività mentre lavoro da casa?

Per migliorare la produttività, prova questi consigli:

  • Pianifica la tua giornata in anticipo, suddividendo i compiti in piccole attività gestibili
  • Utilizza strumenti di gestione del tempo e delle attività, come liste di cose da fare o applicazioni di pianificazione
  • Imposta priorità per i compiti più importanti e urgenti
  • Elimina le distrazioni e crea un ambiente di lavoro favorevole alla concentrazione

10. Quali strumenti tecnologici posso utilizzare per migliorare la mia esperienza di lavoro da casa?

Ci sono molti strumenti tecnologici disponibili per migliorare la tua esperienza di lavoro da casa. Ecco alcuni dei più popolari:

  • Piattaforme di comunicazione e collaborazione, come Slack, Microsoft Teams o Google Workspace
  • Software di videoconferenza, come Zoom, Google Meet o Skype
  • Applicazioni di gestione del tempo e delle attività, come Trello, Asana o Todoist
  • Software di condivisione e archiviazione di file, come Dropbox, Google Drive o Microsoft OneDrive

https://seicapacecom.files.wordpress.com/2023/03/lavorare-da-casa.png
Lavoro da Casa e Produttività: 10 Domande e Consigli per Mantenere l’Equilibrio tra Vita Lavorativa e Personale

Alimentazione e Stili di Vita Sani: Guida Completa per Mangiare Sano, Esercitarsi Regolarmente e Adottare Uno Stile di Vita Salutare

Guida Completa per Mangiare Sano, Esercitarsi Regolarmente e Adottare Uno Stile di Vita Salutare

L’adozione di uno stile di vita sano è fondamentale per il benessere fisico e mentale, migliorando la qualità della vita e riducendo il rischio di malattie. In questo articolo, esploreremo le principali componenti di una vita sana, tra cui l’alimentazione, l’esercizio fisico e il benessere generale. Risponderemo a 10 domande comuni per aiutarti a iniziare il tuo percorso verso uno stile di vita più sano.

1. Quali sono i principi di base di una dieta sana?

Una dieta sana è equilibrata, ricca di nutrienti e si basa su alimenti naturali e non trasformati. I principi di base includono:

  • Consumare una varietà di frutta e verdura
  • Privilegiare cereali integrali rispetto a quelli raffinati
  • Includere proteine magre da fonti vegetali e animali
  • Consumare grassi sani, come quelli presenti nell’olio d’oliva, noci e pesci grassi
  • Limitare il consumo di zucchero, sale e grassi saturi
  • Bere molta acqua
  • Prestare attenzione alle porzioni

2. Come posso pianificare i miei pasti in modo sano?

Pianificare i pasti è un ottimo modo per garantire una dieta equilibrata e varia. Ecco alcuni consigli per iniziare:

  • Stabilisci una routine di pasti regolari, preferibilmente tre pasti principali e due spuntini
  • Crea un menù settimanale che includa diversi gruppi di alimenti
  • Fai una lista della spesa basata sul menù e cerca di attenerti ad essa
  • Prepara in anticipo i pasti quando possibile, per risparmiare tempo e ridurre la tentazione di mangiare cibi poco salutari
  • Conserva gli avanzi in contenitori ermetici per pasti veloci e facili durante la settimana

3. Quali sono le migliori fonti di proteine magre?

Le proteine magre sono importanti per la crescita e il mantenimento dei muscoli, e possono essere trovate in diverse fonti vegetali e animali. Ecco alcune opzioni:

  • Carne bianca, come pollo e tacchino
  • Pesce, in particolare pesce azzurro come salmone e sgombro
  • Legumi, come lenticchie, fagioli e ceci
  • Tofu e tempeh
  • Uova
  • Latte e derivati a basso contenuto di grassi
  • Frutta secca e semi

4. Quali sono i benefici dell’esercizio fisico regolare?

L’esercizio fisico regolare può migliorare la salute in molti modi, tra cui:

  • Aumento dell’energia e della resistenza
  • Riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro
  • Miglioramento del tono muscolare e della forza
  • Favorire la perdita di peso e il mantenimento di un peso salutare
  • Miglioramento della salute mentale e riduzione dello stress
  • Promozione di un sonno migliore
  • Miglioramento della flessibilità e della mobilità

5. Qual è la quantità raccomandata di esercizio fisico?

Le raccomandazioni per l’attività fisica variano a seconda dell’età e delle condizioni di salute individuali. Tuttavia, per la maggior parte degli adulti, si consiglia:

  • Almeno 150 minuti di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività aerobica intensa a settimana, distribuiti in almeno tre giorni
  • Esercizi di forza per tutti i principali gruppi muscolari almeno due volte a settimana
  • Attività di flessibilità e stretching regolari per mantenere la mobilità delle articolazioni

6. Come posso rendere l’esercizio fisico parte della mia routine quotidiana?

Integrare l’esercizio fisico nella tua routine quotidiana può essere più facile di quanto pensi. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Scegli un’attività che ti piace, aumentando così la probabilità che la continui a lungo termine
  • Pianifica l’esercizio fisico come un appuntamento fisso nel tuo calendario
  • Prova a praticare l’esercizio fisico durante le pause o all’inizio della giornata
  • Trova un partner di allenamento per motivarti e mantenerti responsabile
  • Sfrutta le opportunità di essere attivo durante la giornata, come prendere le scale invece dell’ascensore o parcheggiare più lontano dal tuo destino

7. Quali sono i principali ostacoli all’adozione di uno stile di vita sano e come posso superarli?

Alcuni ostacoli comuni all’adozione di uno stile di vita sano includono la mancanza di tempo, la resistenza al cambiamento e la mancanza di motivazione. Per superare questi ostacoli:

  • Pianifica in anticipo e organizza la tua giornata per includere tempo per l’attività fisica e la preparazione dei pasti
  • Stabilisci obiettivi realistici e misurabili per il tuo stile di vita sano
  • Cerca il supporto di amici e familiari
  • Ricorda che i piccoli cambiamenti nel tempo possono portare a grandi risultati
  • Celebra i tuoi successi e non essere troppo duro con te stesso in caso di contrattempi

8. Come posso mantenere uno stile di vita sano durante le vacanze e le occasioni speciali?

Durante le vacanze e le occasioni speciali, può essere difficile mantenere uno stile di vita sano. Tuttavia, è possibile trovare un equilibrio tra il divertimento e il mantenimento di abitudini salutari. Ecco alcuni consigli:

  • Scegli con moderazione gli alimenti ricchi di calorie e consuma porzioni più piccole
  • Cerca di fare esercizio fisico anche durante le vacanze, come camminate o allenamenti in hotel
  • Non dimenticare di bere acqua e mantieniti idratato
  • Ricorda che è possibile conced
  • ersi qualche indulgenza senza compromettere completamente la tua salute; l’equilibrio è la chiave
  • Riprendi le tue abitudini sane non appena torni alla routine quotidiana

9. Quali sono i principali benefici per la salute mentale di uno stile di vita sano?

Uno stile di vita sano può avere un impatto significativo sulla salute mentale. Alcuni dei principali benefici includono:

  • Riduzione dello stress e dell’ansia
  • Miglioramento dell’autostima e dell’immagine corporea
  • Incremento della concentrazione e della produttività
  • Promozione del sonno di qualità e riduzione dell’insonnia
  • Riduzione del rischio di depressione e miglioramento dell’umore

10. Quali sono alcuni modi per migliorare il benessere generale oltre all’alimentazione e all’esercizio fisico?

Il benessere generale va oltre l’alimentazione e l’esercizio fisico e include anche la cura di se stessi a livello emotivo, sociale e spirituale. Ecco alcune strategie per migliorare il tuo benessere generale:

  • Pratica tecniche di rilassamento e gestione dello stress, come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda
  • Coltiva relazioni positive con amici e familiari
  • Trova un equilibrio tra lavoro e vita privata
  • Impegnati in attività che ti appassionano e ti danno un senso di scopo
  • Cerca di dormire abbastanza e seguire una routine di sonno regolare
  • Evita o riduci il consumo di alcol e tabacco

https://seicapacecom.files.wordpress.com/2023/03/alimentazione-stili-vita-sani.png
Alimentazione e Stili di Vita Sani: Guida Completa per Mangiare Sano, Esercitarsi Regolarmente e Adottare Uno Stile di Vita Salutare

Promozione della salute e corretti stili di vita per i giovani, accordo Regione-Aziende sanitarie-Università

FIRENZE – Interventi di promozione della salute e di prevenzione attraverso corretti stili di vita rivolti agli studenti universitari. Li prevedono i due accordi che saranno firmati tra breve, rispettivamente tra Regione, Asl Toscana nord ovest e Università di Pisa; e Regione, Asl Toscana sud est e Università di Siena e Università per Stranieri di Siena. I due accordi, approvati da altrettante delibere portate in giunta dalle assessore alla salute Stefania Saccardi e a cultura e Università Monica Barni, e approvate nel corso dell’ultima seduta, fanno seguito a un accordo analogo già siglato nel dicembre scorso tra Regione, Asl Toscana centro e Università di Firenze. Tutti e tre gli accordi vengono attuati in via sperimentale per l’anno accademico 2019-2020; per gli studenti sarà possibile partecipare a tutti gli eventi e le iniziative che verranno programmate, tramite la Carta Unica dello Studente.

“Come Regione abbiamo sempre puntato molto sulla prevenzione, e vogliamo continuare a farlo – dice l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – I dati dell’Oms e quelli della nostra Agenzia Regionale di Sanità ci dicono che si può fare ancora molto per promuovere la salute e migliorare gli stili di vita dei giovani, per quanto riguarda, per esempio, l’educazione sessuale, l’alimentazione, l’attività fisica. Grazie a questi accordi, vogliamo offrire opportunità di salute ai giovani che frequentano le nostre Università”.

“Con questa delibera ampliamo i servizi della Carta dello Studente della Toscana – dichiara la vicepresidente e assessore a cultura e Università Monica Barni -, offrendoli anche agli studenti di Siena e Pisa, così come era già previsto per i loro colleghi di Firenze. La Regione Toscana conferma le sue politiche per il diritto allo studio universitario attraverso un’offerta di servizi che hanno come obiettivo la cittadinanza studentesca”.

Questi gli ambiti degli interventi:

– Hiv/Aids e MST (Malattie sessualmente trasmissibili). Obiettivo, informare e sensibilizzare i giovani universitari sui comportamenti a rischio e sulle malattie a trasmissione sessuale. Questo avverrà con giornate/evento a tema che si terranno in sede universitaria, previa iscrizione online sul sito dell’Università. Interverranno professionisti sanitari (infettivologi, ginecologi, educatori della salute, epidemiologi, ecc.), esperti della comunicazione per sensibilizzare gli studenti sul tema, utilizzando un linguaggio appropriato ed efficace e distribuendo materiale dedicato. I professionisti sanitari delle Asl illustreranno i servizi locali a disposizione, compresi quelli dei consultori;

– stili di vita sani, in particolare iniziative di alfabetizzazione alimentare e informazioni dettagliate per una corretta alimentazione. Anche in questo caso, saranno giornate/evento, alle quali ci si potrà iscrivere online, sui temi della Piramide Alimentare Toscana (PAT), e su come mangiare sano anche fuori casa, approfondendo il tema del cibo da vari punti di vista, grazie al personale sanitario delle Asl.

Le azioni saranno programmate con un apposito gruppo di lavoro formato da personale regionale, universitario, professionisti sanitari e rappresentanti degli studenti. Agli uffici regionali coinvolti competono l’organizzazione e gli adempimenti necessari all’attuazione dell’accordo. Le Università dovranno offrire sedi, supporto logistico, informativa per gli studenti e la loro iscrizione agli eventi programmati.

Ciascuno dei due accordi verrà finanziato dalla Regione con 25.000 euro, come già il precedente accordo con Università di Firenze e Asl Toscana centro.

I dati regionali delle sorveglianze di Ars (Agenzia Regionale di Sanità) Toscana, sulla fascia dei giovani 18-25 anni, confermano la necessità di informare e sensibilizzare i giovani universitari sui comportamenti a rischio e sulle malattie a trasmissione sessuale con un’attività di prevenzione dedicata. Da quando ha preso avvio il sistema di sorveglianza Hiv, dal 2009 fino al 31 dicembre 2017, a cura di Ars, sono state accertate in Toscana 2.744 nuove diagnosi di Hiv: di queste, 301 sono relative ai giovani 18-25 anni. L’incidenza in questa fascia di età è più alta rispetto a quella generale toscana: per ogni 100.000 residenti si verificano 12 casi, rispetto agli 8 in media in Toscana. L’incidenza maggiore si verifica soprattutto tra le femmine (18-25) che, con un tasso di incidenza di 8 casi ogni 100.000 residenti risulta due volte e mezzo superiore alla media femminile in Toscana. L’incidenza nei maschi di 18-25 anni è solo leggermente superiore a quella dei maschi della Toscana: 15 per 100.000 residenti, rispetto ai 13 per 100.000. Rriguardo alla modalità di trasmissione del virus Hiv, come avviene in tutte le fasce d’età, la principale modalità di trasmissione è risultata quella sessuale, e principalmente tra i giovani omosessuali con il 47% dei casi. (Fonte: Ars su dati Sistema sorveglianza Hiv. Anni 2009-2017).

Quanto a stili di vita corretti e alimentazione sana, i dati dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), dell’American Institute for Cancer Research, del World Cancer Research Fund International in “Cancer Prevention e Survival” e del Ministero della Salute evidenziano come i più comuni tumori potrebbero essere prevenuti attraverso uno stile di vita salutare, che comprenda precoci abitudini alimentari corrette, mantenimento del peso ideale e adeguata attività fisica.

Archivio notizie

David alla carriera a Roberto Benigni: “La vita è bella me lo ha detto il cinema. Questo premio è di Nicoletta”

“La vita è bella me lo ha detto il cinema. Il premio è di Nicoletta”. Standing ovation per il regista e attore Premio Oscar Roberto Benigni, vincitore del David di Donatello alla Carriera. A consegnarglielo, tra gli applausi scroscianti della platea, il regista Giuliano Montaldo, presidente ad interim dell’Accademia del Cinema Italiano.

“È un premio che mi scalda il cuore e in una serata come questa, con una platea che neanche il Papa a San Siro, mi inorgoglisce ancora di più”, ha detto il comico toscano. “Il cinema rende il mondo meno estraneo e nemico, è l’arte della vicinanza”, ha ricordato nel suo speach che è stato un vero e proprio inno alla Settima Arte e all’amore. Dopo aver ricordato che “la vita è bella- me lo ha detto il cinema” e che “il cinema italiano è il più grande del mondo”, Benigni, visibilmente emozionato, ha voluto dedicare il premio a sua moglie, Nicoletta Braschi. “Il premio appartiene a lei, perché è da sempre al mio fianco, e mi piacerebbe che sia lei a dedicarlo a me”.
Notizie Italy sull’Huffingtonpost

Mario Melazzini (Aifa): “C’è una vita oltre la Sla. Bisognerebbe assicurare a tutti un vero accesso alle cure”

“Sono sempre più esausto, ogni giorno i dolori peggiorano, dipendo integralmente dagli altri. Ma sono tenacemente innamorato della vita. E sulla terra, finché sarà possibile, ho intenzione di restare”. È la testimonianza di Mario Melazzini, direttore generale dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, che in un’intervista a Repubblica racconta i suoi dieci anni da malato di Sla e spiega perché a suo avviso il testamento biologico non è una scelta di libertà per i malati.

“Ho una forma di Sla molto lenta. E non ho voglia di arrendermi. Un pò come Stephen Hawking. Ci siamo scritti. Condivido il suo pensiero. In ogni giorno di vita c’è qualcosa da scoprire. Anche su una sedia a rotelle”, afferma. “Per me essere nutrito con una pompa nella notte non è un atto medico, ma, appunto, la vita. Come per gli altri mangiare e bere. Per questo sono convinto che non si possano interrompere”. “Io non giudico nessuno, ma forse prima di parlare di testamento biologico bisognerebbe assicurare a tutti un vero accesso alle cure, sostegni alla famiglia, la medicina palliativa. La voglia di mollare nasce dall’abbandono del paziente”.

Melazzini racconta di essere stati pronto al suicidio assistito: “Ma poi ho avuto paura. Del resto quando il 17 gennaio del 2003 un mio collega mi ha guardato negli occhi e mi ha detto ‘Melazzini lei ha la Sla’, mi sono sentito come tutti i malati gravi: un naufrago disperato. Da medico sono diventato un paziente e ho visto l’impotenza della medicina”. “Ho capito che c’erano cose che non avrei potuto più fare, ma altrettante ne avrei potute scoprire… Ho ricominciato a guardare avanti. Per esempio a lottare per i diritti dei malati di Sla”.

Notizie Italy sull’Huffingtonpost

Indifferenti ai diritti: sul fine vita e utero in affitto il governo gioca a nascondino e il Parlamento è bloccato da anni

Per il momento, si potrebbe dire che la volontà di intervento del governo Gentiloni su alcuni temi è inversamente proporzionale all’importanza e all’urgenza che gli stessi hanno per i cittadini, e soprattutto al vuoto legislativo che su questi si è creato nel corso degli anni. La debolezza dell’esecutivo su questioni che toccano da vicino l’esistenza di milioni di cittadini, al pari di temi storici coma lavoro e sicurezza, è stata messa a nudo negli ultimi giorni dalla vicenda di Dj Fabo, ma l’impressione di impotenza è stata rafforzata dopo l’arrivo, in giornata, della clamorosa ordinanza della Corte di Appello di Trento, che ha riconosciuto la piena genitorialità a una coppia gay dopo la nascita di due gemelli grazie all’utero in affitto.

Due questioni che ormai da anni inchiodano la magistratura a un ruolo di surrogato della politica, sullo sfondo di un far west legislativo che, a quanto pare, rimarrà tale, almeno per questa legislatura. Difficile interpretare in altro modo la dichiarazione del ministro della Salute Lorenzin sulla triste storia di Dj Fabo, che in ogni caso non spingerà il governo a mettere mano alla legislazione in materia.

Il ministro ha fatto intendere che il governo preferisce lanciare la palla nel campo di un Parlamento che da vari anni e legislature non è riuscito nemmeno a fare arrivare in aula un testo sul testamento biologico. Allo stesso modo, sulla sentenza di Trento si è assistito oggi a una sorta di fiera del silenzio, da parte di Palazzo Chigi, dove i telefoni dei diretti interessati hanno squillato a vuoto e si è rivelata un’impresa difficilissima il carpire informazioni o semplici orientamenti sulle future mosse del governo su questo fronte. L’impressione, stando a quello che è filtrato da alcuni ambienti ministeriali, è che non si potrà mettere mano al dossier adozioni gay, anche se questo che era stato tra l’altro indicato come di stretta urgenza da parte del precedente esecutivo, all’indomani dell’approvazione della legge sulle unioni civili.

Una legge che il governo Renzi era riuscito a portare a casa proprio grazie a un compromesso al ribasso che consisteva nello stralcio della parte relativa alla stepchild adoption, su cui l’ala cattolica della maggioranza e dello stesso governo aveva posto un veto insormontabile.

A questo era seguita l’approvazione alla Camera di una serie di mozioni che invitavano l’esecutivo a occuparsi della questione, che però sono rimaste lettera morta. Dopo mesi, le distanze all’interno della maggioranza sono rimaste immutate, e se un governo nel complesso solido come quello presieduto da Matteo Renzi non era riuscito a sbloccare l’impasse, difficilmente potrebbe riuscire nell’impresa il governo Gentiloni, costretto a muoversi con una debolezza congenita data dall’incerta prospettiva politica. Elementi che inducono a pensare che eutanasia, testamento biologico, adozioni gay continueranno ad essere, per i prossimi mesi, esclusivamente il terreno di uno scontro sterile e ideologico tra laici e cattolici, così come è stato anche oggi.
Notizie Italy sull’Huffingtonpost

Carlos Tavares (ceo PSA): “Fusione tra Peugeot Citroën e Opel darebbe vita a un campione europeo dell’auto”

La fusione tra il gruppo PSA Peugeot Citroën e Opel darebbe vita a un “campione europeo” dell’auto. L’accordo sarebbe “vincente” per entrambi: lo ha detto il numero uno di Peugeot-Citroen-Ds, Carlos Tavares, presentando i risultati del gruppo a Parigi. “Pensiamo che con la nostra esperienza possiamo aiutare Opel”, ha aggiunto Tavares, ricordando che la filiale europea di General Motors “brucia attualmente 1 miliardo di euro all’anno”.

Parlando più in generale dell’eventuale accordo con Opel, Tavares ha poi affermato: “Da sempre ho detto che dobbiamo essere in buona salute, dalle cifre degli ultimi tre anni possiamo dire di aver fatto un lavoro fantastico”.

E ancora: “Continuiamo a crescere e abbiamo sempre detto che quando saremmo stati in buona salute avremmo trattato di opportunità strategiche, anche al di là dei risultati a cui porteranno le attuali trattative con Opel”. Insomma, per Tavares, la parola d’ordine è “guardare le opportunità” come “qualcosa di buono ma non obbligatorio”. “Siamo aperti alle opportunità”. E tuttavia – ha concluso – è “molto semplice: guardare il lungo termine se non si generano risultati nel breve non serve a nulla”.

“Sulla base della nostra esperienza e visto che adesso il gruppo PSA Peugeot Citroen è in salute pensiamo di poter aiutare Opel, che ha bisogno di sostegno visto che brucia cash per un miliardo di euro all’anno e questo non potrà andare avanti per sempre. Inoltre manterremo Opel come una società tedesca, un brand tedesco perché questo è vantaggioso per noi”. Così il ceo del costruttore francese, Carlos Tavares, rispondendo agli analisti sul progetto di acquisizione di Opel (gruppo General Motors). Tavares ha detto che il consiglio di sorveglianza “lo sta sostenendo” nell’operazione e ha rilevato le elevate sinergie, vista la linea di prodotti dei due partner, da realizzare velocemente, e la complementarietà tra i due gruppi per creare “un campione dell’auto europeo con una combinazione di un gruppo tedesco e francese”, un’operazione che genererà anche “creazione di valore”. L’operazione – ha detto – “è la soluzione di cui hanno bisogno”. Peugeot “è in salute adesso e così possiamo guardare a opportunità strategiche”, ha aggiunto Tavares, che ha spiegato: “quello che succede a Opel è analogo a quanto abbiamo visto in Peugeot quattro anni fa. Sulla base della nostra esperienza pensiamo di poter aiutare Opel”, mentre ha rilevato che “malgrado i progressi (da parte di Peugeot), alcuni clienti non considerano le marche francesi, ma preferiscono le tedesche, e lo stesso vale al contrario”, quindi una combinazione tra marche tedesche e francesi è considerata di valore da Tavares.


Notizie Italy sull’Huffingtonpost

Jobs act: il lodo Amato in Consulta smina il referendum e allunga la vita alla legislatura

Passa il “lodo Amato”, che stabilizza il governo Gentiloni. Due quesiti ammessi, uno – quello sull’articolo 18, l’esplosivo vero – bocciato. Sotto la regia del dottor Sottile viene tutelato – almeno questo è l’intento – il percorso ordinato del capo dello Stato: legge elettorale e voto, senza incidenti e tensioni. Un’operazione, come anticipato dall’HuffPost nei giorni scorsi, da “artificieri” per togliere la prima mina, che avrebbe consentito a Matteo Renzi di far saltare la legislatura pur di evitare il referendum della Cgil sul jobs act.

La Corte è un campo di battaglia. Con la relatrice, Silvana Sciarra, che finisce in minoranza sull’articolo 18 e, alla fine, si dimette dal ruolo di “redattrice” della sentenza, ruolo che viene affidato al vicepresidente. La Sciarra aveva sostenuto che il referendum della Cgil andava ammesso perché lineare, abrogativo e “non manipolativo” e soprattutto sostenuto da precedenti della Corte, come il referendum del 2003. Otto a cinque, la conta finale. Con otto giudici che, di fatto, hanno accolto il parere dell’Avvocatura dello Stato sul quesito “manipolativo”. Ovvero che il quesito non si limita a cancellare le restrizioni sul reintegro ma introduce una norma ex novo. Sugli altri quesiti, voucher e appalti, nessuna tensione. Quesiti che nel Palazzo non vengono vissuti come “mine”. In questo caso l’artificiere però è il Parlamento. Perché il modo per far saltare il referendum è legiferare sui voucher. Spiega una fonte vicina al dossier: “Non è facile, ma è possibile. Il quesito della Cgil è abrogativo di tutta la norma sui voucher, dunque non basta qualche modifica. Occorre una legge dunque che abroghi la norma attuale e costruisca un altro quadro normativo, che cambi nome e disciplini quelle forme di lavoro”. Tradotto: se sul punto si torna alla legge Biagi – ci sono già proposte in commissione di Cesare Damiano – il referendum sui voucher è disinnescato.

Tornando alla Consulta, dove nella seduta odierna mancavano due giudici. Uno, Giuseppe Frigo, si è dimesso. E proprio oggi il Parlamento si è riunito in seduta comune – anche se invano – per sostituirlo. L’altro assente Alessandro Criscuolo, per ragioni di salute. Qualche giudice, favorevole alla bocciatura, si mostra infastidito per la tesi delle “pressioni politiche” sulla Consulta, che dopo la sentenza diventa l’accusa principale del segretario della Cgil Susanna Camusso. Sotto la sapiente regia di Amato otto giudici smontano l’ottavo comma di un quesito lunghissimo, sottolineando gli effetti manipolativi. Sullo sfondo la logica giuridica, secondo l’idea che la democrazia diretta non può prevaricare sulla democrazia rappresentativa con quesiti ritagliati in modo spregiudicato e con effetti sulle maxi riforme che spetterebbero alle Camere. Detta in modo grezzo: il quesito non sarebbe “abrogativo” ma “propositivo” perché l’articolo 18, per come uscirebbe dal quesito della Cgil, verrebbe esteso alle imprese con più di cinque dipendenti.

Per la Sciarra il riferimento per l’ammissibilità è la sentenza numero 41 del 2003 che dichiarò ammissibile il referendum che ampliava l’applicabilità della tutela dell’articolo 18 al di sotto dei 16 dipendenti e lo estendeva addirittura all’impresa con un solo dipendente. Identica per materia al quesito del 2016. Non solo. Entrando ancora di più nel dettaglio. Tradizionalmente l’articolo 18, ovvero la reintegra per licenziamento ingiustificato, si fermava di fronte a due soglie: quella dei 15 dipendenti per le imprese commerciali e industriali e quella inferiore a cinque per le imprese agricole. Il quesito del referendum (ammesso) nel 2003 proponeva di abolire entrambe le soglie cosicché tutte le imprese – commerciali, industriali ed agricole – anche con un solo dipendente sarebbero divenute soggette all’articolo 18. Il quesito discusso oggi fa saltare solo un limite, quello dei 15 dipendenti per le imprese commerciali e industriali, e dunque il limite sarebbe solo di 5 dipendenti come per le agricole. Ecco l’argomentazione della relatrice, finita in minoranza: che senso ha dire che quello del 2003 era abrogativo – infatti il referendum si celebrò – e questo è manipolativo? E ancora: se la Corte ha ritenuto ammissibile nel 2003 un quesito che abrogava tutti i limiti, perché non ammettere un quesito che ne elimina solo uno? Sarebbe come se la Corte smentisse se stessa.

“A nostra memoria non ci ricordiamo analoghe pressioni sulla Corte” denuncia il segretario della Cgil. “Sentenza animata da logiche politiche” dice un pezzo di sinistra fuori dal Pd. La sinistra dem, invece, invoca modifiche sulla normativa dei voucher “sennò votiamo sì al referendum”. Nella sostanza plaude al Lodo Amato perché non avrebbe portato risultati, ma avrebbe fatto saltare il governo. Lasciando anche i voucher come stanno.

Tra 15 giorni scarsi, altra sentenza della Corte sull’Italicum. Il baricentro della legislatura si è spostato in quei cento passi che uniscono palazzo Corte e Quirinale. Al voto con un percorso ordinato, aveva detto Mattarella. La prima mina è stata tolta.
Notizie Italy sull’Huffingtonpost

Burhan Ozbilici, il fotografo che ha immortalato il killer di Ankara: “La vita è scomparsa di fronte ai miei occhi”

“Ci ho messo qualche secondo per capire cosa fosse successo: un uomo è morto qui, di fronte a me; una vita è scomparsa di fronte ai miei occhi”. È così che Burhan Ozbilici, il fotografo dell’Associated Press che ha scattato le foto all’attentatore di Ankara, ha descritto quei concitati momenti.

Le sue foto passeranno alla storia, sono di quelle da guardare e riguardare alla ricerca di qualche nuovo dettaglio, della tensione del momento. Ozbilici ha raccontato quegli attimi al “The Guardian“, e cosa gli ha dato il coraggio per realizzare gli scatti.

Era lì quasi per sbaglio, ad una mostra sul paesaggio russo dal Baltico alla Kamchatka, il fotografo decide di partecipare poiché l’evento è di strada per tornare al suo ufficio di Ankara.

Poco dopo l’inizio del discorso dell’ambasciatore russo Andrei Karlov, gli spari hanno creato il panico tra il pubblico, mentre il corpo dell’uomo s’accasciava al suolo.

Ozbilici non comprende il motivo dell’attentato, scoprirà solo dopo che il movente è la città siriana di Aleppo così come il nome dell’attentatore, Mevlut Mert Altintas: “Ho solo sentito urlare Allahu akbar, ma non ho capito il resto di ciò che ha detto in arabo”.

Era spaventato dalla possibilità che Altintas potesse accorgersi di lui, ma ha deciso comunque di avanzare e scattare delle foto. Ecco cosa Ozbilici ha pensato in quel momento: “Sono qui. Anche se dovessi essere ferito, o ammazzato, sono un giornalista. Potrei scappare e fare altri scatti… Ma non voglio dover rispondere alla domanda: ‘Perché non hai scattato una foto’?

L’attentatore intima tutti di stare a terra, conosce già il suo destino, e di li al poco l’operazione della polizia turca metterà fine all’attentato abbattendo l’uomo. Quando Ozbilici torna nel suo studio a lavorare le foto, ancora agitato e sconvolto, osserva le foto che ha scattato. In una si vede come Mevlut Mert Altintas sia sempre stato alle spalle dell’ambasciatore, come fosse stata una guardia del corpo, e nessuno si è accorto di lui.


Notizie Italy sull’Huffingtonpost

Marsiglia, ancora gli hooligans: inglese lotta per la vita – La Repubblica


La Repubblica

Marsiglia, ancora gli hooligans: inglese lotta per la vita
La Repubblica
A metà pomeriggio, nella zona del Vieux Port, gli scontri divampano. Cariche, lacrimogeni e spray urticanti dalla polizia, tanti feriti, grave un tifoso russo. dal nostro inviato ANDREA SORRENTINO. 11 giugno 2016 …
Euro2016, scontri tra hooligans e polizia a MarsigliaIl Messaggero
Euro '16: Marsiglia, scontri dopo rissaCorriere dello Sport.it
Euro 2016, a Marsiglia nuovi scontri tra hooligans e polizia: sette arrestiL’Unione Sarda
TGCOM –Calcio Fanpage –Il Sussidiario.net –TUTTO mercato WEB
tutte le notizie (223) »

Sport – Google News