Mps, appello dei sindacati al Governo per “agire immediatamente” per salvare la banca. Oggi Cda, atteso verdetto Consob

Un appello congiunto dei tre leader sindacali per salvare Mps subito. Con soldi pubblici, per evitare le pesanti conseguenze della crisi della banca senese.

“La soluzione della crisi politica mette il nuovo governo in carica nella condizione, senza ulteriori temporeggiamenti, di agire immediatamente con tutti gli strumenti idonei compreso l’intervento pubblico per mettere il sicurezza Mps e salvaguardare il settore creditizio interessato da alcune situazioni di pesanti difficoltà e crisi aziendali” dichiarano in una nota unitaria i segretari generali Susanna Camusso (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil). “Non è più tempo di incertezze e di inammissibili ritardi – aggiungono – che non farebbero altro che aumentare le criticità a carico di un settore decisivo per la vita economica del paese. Il governo deve avere chiara la necessità di difendere l’occupazione e di tutelare i risparmiatori retail evitando gli errori già compiuti in passato”.

Ieri è stato ufficializzato il No della Bce alla proroga per l’aumento di capitale del Monte dei Paschi. Tra le motivazioni addotte, si legge nella nota di Mps, la Bce ha messo in evidenza che “il ritardo nel completamento della ricapitalizzazione potrebbe comportare un ulteriore deterioramento della posizione di liquidità e un peggioramento dei coefficienti patrimoniali, ponendo a rischio la sopravvivenza della banca. La banca centrale europea ritiene inoltre che lo slittamento dell’operazione al mese di gennaio 2017 non garantirebbe un contesto di mercato più favorevole che consenta la stipula di un accordo di garanzia con le banche del consorzio”.

Il Wsj oggi evidenzia come il nodo del salvataggio del Monte dei Paschi di Siena sia centrale per il nuovo Governo: “Con Gentiloni al suo posto e il ministro delle Finanze di Renzi, Pier Carlo Padoan, ancora nel suo lavoro, Roma può salvare Mps, forse nazionalizzandola”. Stando a quanto riporta ‘la Repubblica’, oggi i vertici di Mps attendono il responso della Consob sulla conversione volontaria dei bond subordinati in mano al retail. Se arriverà il disco verde, si riapriranno i termini per rafforzare patrimonialmente la banca anche ricorrendo agli obbligazionisti. È fissato un Cda nel primo pomeriggio. L’alternativa è la soluzione con la garanzia pubblica. Se invece arriverà il Sì, domani partirà la conversione dei bond e l’aumento di capitale.

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Referendum, Beppe Grillo al seggio: “Se vince il Sì rispetteremo il verdetto. Ma andare comunque alle elezioni”

“Abbiamo fatto un grande lavoro, quindi l’importante, se dovessimo perdere, è non dare colpe a nessuno, abbiamo lavorato tutti bene. Se gli italiani hanno scelto una cosa diversa noi la rispettiamo”. Lo ha detto il leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo dopo il voto al seggio di Sant’Ilario, dove è arrivato intorno alle 17.30.

“Io credo che qualunque sia il responso, noi siamo decisi ad andare a elezioni in modo che poi, se verrà confermata questa leadership, rispetteremo il verdetto”, ha poi detto Grillo. Sul futuro del M5S, Grillo ha detto che da martedì “cominceremo sulla rete a condividere il programma su energia, politica estera difesa: cominciamo a lavorare. Stiamo lavorando già sulle persone”. Il programma, ha spiegato Grillo, “integrerà le cose non dette nel 2013”. A scegliere, in caso di vittoria del No, l’eventuale squadra di governo, sarà la rete: “Non avete ancora capito? Sceglierà la rete le persone: sono tutte cose condivise”, ha assicurato Grillo.

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