Lettera aperta dell’assessore Fratoni: “La ricchezza della biodiversità. Le tartarughe marine in Toscana e l’opera di salvaguardia”

FIRENZE – “Anche quest’anno la stagione estiva ha portato nuovi ed eccezionali frutti in tema di biodiversità marina, basti pensare che sono già quattro i nidi di Caretta caretta accertati sulle coste toscane”. Comincia così la lettera aperta che l’assessore all’ambiente e alla difesa del suolo Federica Fratoni invia a tutti i toscani e ai turisti che vengono sulle nostre coste. L’appello dell’assessore vuole essere non solo un richiamo alla ricchezza della biodiversità e al grande lavoro fatto dalla Toscana a tutela di questi esemplari, ma anche un invito alla consapevolezza, ad adottare comportamenti responsabili e rispettosi.

“Un risultato – prosegue la lettera – che nasce anche dal lungo lavoro di preparazione della rete dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità e dal coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali costieri, i Parchi, la Direzione Marittima, le Università, insieme agli operatori delle spiagge, le associazioni ambientali, le associazioni di categoria, i volontari, i Diving, e, in prima fila, i turisti, che, appena raggiunti i loro ombrelloni in spiaggia, hanno potuto ricevere informazioni sulla presenza delle tartarughe marine e sui comportamenti da adottare. E sono stati proprio loro, i turisti più giovani, i primi a riconoscere le tracce di passaggio della tartaruga, grazie alla campagna di informazione “Chi trova un nido trova un tesoro”, curata negli ultimi tre anni dai nostri uffici”.

“Tutte le volte una grande emozione, testimoniano questi preziosi osservatori, e sono tanti quelli che hanno scelto di passare il loro tempo libero sorvegliando all’alba le spiagge delle nostre coste, alla ricerca di questo incredibile fenomeno – continua l’assessore – La tartaruga deposita circa un centinaio di uova, in due o tre ore, spesso superando lettini, ombrelloni, aggirando ostacoli, per trovare il posto giusto per nascondere e ricoprire il suo tesoro. Grazie ai volontari e alla campagna di informazione, sono stati trovati i nidi di Cecina, le cui uova sono vicine ormai alla schiusa, quelli di Rimigliano, a San Vincenzo, di Marina di Grosseto e l’ultimo, recentissimo, di Castiglione della Pescaia. Resta sempre un mistero, quanti di questi piccoli nasceranno, quali nidi hanno trovato le condizioni climatiche giuste per la schiusa e se supereranno mareggiate o avversità climatiche impreviste. Certo è che i nostri esperti stanno facendo del loro meglio per adottare tutte le misure di protezione e salvaguardia, come negli ultimi sei anni da quando è iniziata questa avventura”.

“In Toscana – ricorda Federica Fratoni – sono nate oltre 500 tartarughine, con una percentuale di successo di schiusa di circa il 60%, un dato che viene considerato molto
positivamente in ambito scientifico. Mamma tartaruga è nel nostro mare, vive e nuota intorno a noi. Bisogna esserne consapevoli e, mentre si è in barca a largo oppure sulla
spiaggia, adottare comportamenti responsabili e rispettosi della sua presenza, cercando di non disturbarla e soprattutto di non danneggiarla. Con queste premesse – sottolinea ancora – rivolgo un invito a tutti i cittadini, gli operatori e in prima linea i Comuni, a collaborare attivamente, segnalando subito al numero 1530 della Guardia Costiera ogni
avvistamento di tartarughe o tracce, senza disturbare le deposizioni, non usando flash o luci bianche, e aspettando l’intervento dei soggetti pubblici per la messa in sicurezza del nido”.

“Il resto è solo gioia e spettacolo della natura – conclude l’assessore Fratoni – Una natura che sa vincere ogni ostacolo, come ci dimostra quella piccola buca nella sabbia, da cui usciranno i piccoli; un vero e proprio miracolo che ci conquista e ci rende tutti migliori e più attenti alla tutela dell’ambiente”.

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Forteto, Rossi: “Il commissario risponda formalmente. Regione Toscana parte lesa ma pronta a soprassedere richiesta danni”

FIRENZE –  La Regione ha aspettato l’esito del processo penale sulla vicenda del Forteto, per poi comunicare formalmente l’intenzione di intentare come parte lesa una causa civile. E’ pronta eventualmente anche a soprassedere alla richiesta dei danni, ma: è necessaria una risposta formale del commissario governativo. Lo chiarisce il presidente della Toscana, Enrico Rossi.

“La Regione Toscana, nella vicenda, si è sempre considerata parte lesa – spiega – , è al fianco delle vittime e difende i lavoratori della cooperativa con determinazione. Per queste ragioni si è costituita parte civile in sede penale e, al termine del processo penale, come disposto dallo stesso giudice, ha comunicato formalmente la volontà di intentare una causa civile, l’unica sede deputata a quantificare il danno subito come parte lesa”.

“Abbiamo agito con coerenza  – sottolinea Rossi – e nel rispetto del procedimento indicato dai giudici”. Lo fa per ribadire ancora una volta le ragioni formali della richiesta di risarcimento avanzata il 6 agosto scorso.  “Le vittime, le loro famiglie e i lavoratori della cooperativa – prosegue il presidente – non hanno nulla da temere. Siamo come sempre dalla loro parte, ma – sottolinea Rossi – il commissario governativo, che ho incontrato personalmente al suo insediamento e che è informato delle nostre azioni e iniziative a tutela delle vittime e dei lavoratori, farebbe bene a prendere carta e penna e a rispondere formalmente alla nostra lettera”.

“Non sfuggirà a nessuno, neanche ai consiglieri regionali di maggioranza o di opposizione – conclude il presidente – che nella pubblica amministrazione contano gli atti formali e non le dichiarazioni per mezzo stampa. Per queste ragioni, al più presto, il commissario provveda ad una risposta solenne e formale alla lettera della Regione Toscana. Solo in questo modo noi potremo prendere le nostre determinazioni e essere pronti a soprassedere alla richiesta danni con atti formali e conseguenti”.

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Festambiente, Fratoni: “Orgogliosi di ospitare questa manifestazione in Toscana”

FIRENZE – “È un onore ospitare in Toscana Festambiente, che come sempre si tiene a Rispescia, nel Parco della Maremma,  è un legame inscindibile, tanto che dura da oltre trent’anni, e di cui andiamo orgogliosi”. Così  l’assessore all’ambiente Federica Fratoni ha aperto la conferenza  stampa di presentazione dell’iniziativa, svoltasi questa mattina a Firenze.

Il festival nazionale di ecologia e solidarietà organizzato da Legambiente si svolgerà dal 14 al 18 agosto. Questa trentunesima edizione sarà aperta il 14 agosto da don Luigi Ciotti e si svilupperà per cinque giorni  con un fitto programma di incontri, concerti, spettacoli teatrali dibattiti, conferenze, che metteranno al centro le grandi sfide del mondo ambientalista.

” Credo che mai come in questa edizione 2019 sia forte la corrispondenza sulle tematiche ambientali” ha sottolineato Federica Fratoni”. “Penso al tema dell’economia circolare e a quello dei cambiamenti climatici, temi che il presidente Enrico Rossi e la nostra amministrazione hanno posto al vertice dell’agenda politica. Penso anche al no alla plastica, per il quale abbiamo varato il piano “Toscana plastic free” con tante iniziative. Una per tutte: anticipando la direttiva europea che dal 2021 vieta la plastica, la messa al bando dai bar e ristoranti degli stabilimenti balneari di stoviglie, posate e cannucce di plastica monouso”.

“Ben volentieri quindi ci rendiamo partecipi anche di questo grande evento nazionale che richiamerà tanti visitatori e tanti cittadini toscani ai quali vogliamo rivolgerci con messaggi orientati a un futuro sostenibile, che ci permetta di consegnare alle nostre future generazioni un territorio e una regione orientata ai temi della tutela dell’ambiente e della sua valorizzazione.”

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La piramide alimentare toscana si presenta alla Versiliana

Martedì 13 agosto 2019, dalle ore 18,30 al Caffè della Versiliana (Viale Morin 16, Marina di Pietrasanta, Lucca) si parlerà di “Salute, alimentazione e agricoltura – PAT piramide alimentare toscana”. L’evento è organizzato dalla Regione Toscana nell’ambito della rassegna “Incontri al Caffè” presso il Festival della Versiliana. 
 
 

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Cambio alla guida di Toscana Oggi, Rossi fa gli auguri a Mugnaini

FIRENZE – Domenico Mugnaini lascia la redazione fiorentina dell’Ansa per assumere la direzione del settimanale delle diocesi toscane ‘Toscana Oggi’, dove succede ad Andrea Fagioli. 

“Al nuovo direttore di Toscana Oggi voglio fare – ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi – anche a nome della giunta regionale, i migliori auguri di buon lavoro, confidando che anche nella sua nuova veste possa trarre spunto dalla lunga esperienza professionale e della profonda conoscenza della realtà toscana. Saluto e ringrazio per l’eccellente e serio lavoro svolto il direttore uscente Andrea Fagioli, di cui ho apprezzato nell’impostazione editoriale, la particolare sensibilità ai temi del sociale e il forte radicamento del settimanale sul territorio”.

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Piogge e temporali, codice giallo su costa e Toscana centro-settentrionale

FIRENZE – Condizioni di tempo instabile stanno interessando la Toscana. Nelle ore più calde della giornata possibili rovesci o temporali in Appennino, con occasionali colpi di vento e grandinate. Dalla tarda serata, e per tutta la notte, possibilità di temporali di forte intensità sulla costa centro-settentrionale e aree adiacenti e sulle zone interne centro-settentrionali. Dalla tarda mattina di domani, e fino a tutto il pomeriggio, possibili temporali in Appennino, accompagnati da occasionali colpi di vento e grandinate.

Per questo la Sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un codice giallo, con validità dalle ore 21 di oggi, domenica 7 luglio, fino alle ore 10 di domani, lunedì 8 luglio, che interessa la costa e le zone interne della Toscana centro-settentrionale.

Dettagli e consigli sui comportamenti da adottare si trovano all’interno della sezione “Allerta meteo” del sito della Regione Toscana, all’indirizzo http://www.regione.toscana.it/allertameteo.

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“Toscana plastic free”, Bugli: “Approvata la legge che vieta la plastica monouso nelle spiagge e nei parchi”

FIRENZE – È stata approvata dal Consiglio regionale, con 30 favorevoli e 3 astenuti, la legge che bandisce la plastica monouso, sin da questa estate, negli stabilimenti balneari toscani, nelle manifestazioni pubbliche e nelle aree protette. La norma è figlia della volontà della giunta regionale, su proposta dell’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, di consentire ai Comuni di dotarsi dei necessari strumenti normativi, a partire dalle ordinanze, per la piena realizzazione del piano “Toscana plastic free”.

A vigilare sul rispetto delle nuove regole saranno gli agenti di polizia municipale dei singoli Comuni.

“Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto, in tempi molto rapidi”, ha commentato Bugli. “Solo due settimane fa abbiamo sottoscritto il protocollo di intesa con Anci, le maggiori associazioni di categoria e il sindacato di base “Donne di mare”, anticipando così la direttiva europea che dal 2021 mette fuorilegge le stoviglie in plastica, un modo per ridurre i rifiuti in generale e in mare in particolare. Grazie alla collaborazione di tutti – ha continuato l’assessore – nei locali con accesso sul mare, nei bar e ristoranti degli stabilimenti, posate, piatti, cannucce, contenitori per alimenti, mescolatori per bevande, tazze e bicchieri dovranno essere di materiale compostabile: quelli ad esempio derivati dal mais, che costano un po’ di più ma che si trovano già da tempo in commercio. Mi piace sottolineare come nella costruzione di una Toscana di qualità sempre maggiore – ha concluso l’assessore -, siano state proprio le aziende balneari che ho incontrato in questi mesi ad affermare di non potersi più permettere la vendita di un prodotto scadente come la plastica monouso. Per questo motivo sono convinto che presto arriveranno altri risultati importanti per abbattere l’inquinamento da plastica nei nostri territori”.

La legge, intitolata “Misure per la riduzione dell’incidenza della plastica sull’ambiente” non ferma però la sua azione alle sole spiagge. È fatto divieto di utilizzare contenitori, mescolatori per bevande, aste a sostegno di palloncini, cannucce e stoviglie, quali posate, forchette, coltelli, cucchiai, bacchette e piatti, in plastica monouso anche nelle fiere ed eventi organizzati o finanziati, anche in parte, da Regione, enti locali, enti e aziende soggette alla vigilanza degli stessi. Infine anche i parchi e le aree protette dovranno essere liberi dalle plastiche monouso.

La legge, che entrerà in vigore il giorno successivo dalla pubblicazione sul Burt, consente ai Comuni, anche con il sostegno di Anci, di determinare in autonomia come far rispettare il divieto, a partire dalla modifica e dall’integrazione i propri atti: che sia un regolamento, una delibera o un’ordinanza. Nelle spiagge libere invece, verranno dotate di contenitori per la differenziata e di cartellonistica adeguata.

Si stima che ogni anno vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastiche e che da qui al 2050 la cifra, se non cambierà qualcosa, rischia di raddoppiare. Almeno 8 milioni finiscono nei mari di tutto il mondo, compreso il Tirreno, portati dai fiumi o trascinati alla largo dalla risacca sulla spiaggia; ad almeno 250 miliardi ammonterebbero nel solo Mediterraneo i microframmenti, quelli più pericolosi perché finiscono nella catena alimentare.

La Regione Toscana aveva già fatto da apripista sulla raccolta dei rifiuti in mare con il progetto “Arcipelago Pulito” tenuto a battesimo l’anno scorso, consentendo ai pescatori di portare a riva (senza esserne più responsabili) i rifiuti tirati su con le reti. Una buona pratica presa a modello dal Parlamento europeo e poi dal governo con il ddl “Salva mare”.

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Due Emme, Regione Toscana e Comune di Piombino chiedono la continuità produttiva

FIRENZE – Un incontro per fare il punto sulla vicenda della società Due Emme di Piombino, azienda che produce impianti tecnologici la cui proprietà ha chiesto il concordato in continuità, è stato svolto nella mattinata di oggi a Livorno dal consigliere per il lavoro della Presidenza della Giunta, Gianfranco Simoncini, assieme al sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, all’amministratore unico della società, Antonio Mammarella, e al commissario giudiziale della Due Emme, Fabio Serini. Erano presenti anche le organizzazioni sindacali di categoria: Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil.

Al centro dell’incontro, il futuro dei circa cinquanta lavoratori dell’azienda, che sono attualmente in cassa integrazione. Regione e sindacati hanno acquisito informazioni dal commissario e dal dirigente aziendale sullo sviluppo della procedura e sull’intera vicenda. Il prossimo 10 luglio rappresenterà una data importante per la verifica dell’omologa o meno del concordato.

Simoncini e Ferrari, in ogni caso, si augurano che sia garantita la continuità dell’azienda e in particolare che si possano trovare dei soggetti imprenditoriali interessati a subentrare garantendo la continuità produttiva e quindi il livello occupazionale dei lavoratori. Simoncini ha assicurato che a metà luglio si svolgerà un ulteriore incontro di verifica.

 

 

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Turismo, codice identificativo affitti brevi. Ciuoffo: “Il Governo utilizzi esperienze già in atto come in Toscana”

FIRENZE -“Mi compiaccio che il Governo abbia deciso di imboccare la strada che in Toscana è già una realtà dal primo marzo scorso. Da noi è pienamente operativa la piattaforma online unica, come previsto dalla nostra legge regionale: i locatori possono caricare i propri dati e registrare così ogni operazione. Ad oggi sul sistema regionale per le locazioni turistiche abbiamo superato le 21mila registrazioni e i numeri ci dicono che il sistema funziona e che chi vuole stare in regola lo può fare se diamo gli strumenti giusti”. Così l’assessore al turismo, Stefano Ciuoffo, commenta l’emendamento al Decreto crescita annunciato dal ministro Gian Marco Centinaio, che dovrà passare al vaglio e al voto del Parlamento per diventare realtà, per prevedere l’istituzione di un codice identificativo per ogni locazione turistica.

“Gli aspetti fiscali – prosegue Ciuoffo – non sono di competenza regionale e quindi rivolgo al ministro l’appello affinché il MEF, che ancora non lo ha fatto, emani il regolamento previsto dall’articolo 4 del decreto legislativo 50 del 2017 per definire la soglia oltre la quale si svolga attività imprenditoriale in caso di locazione turistica di non modica entità e per poter quindi equiparare ogni attività di impresa alla stesse regole”.

“Mi permetto di aggiungere – continua – che è piuttosto singolare che il ministro debba ricorrere allo strumento dell’emendamento a un Decreto presentato dal Governo, sperando che il Parlamento lo approvi, quando l’esecutivo stesso avrebbe potuto farlo in sede di Consiglio dei ministri. Con le altre regioni sollecitiamo il ministro a trovare uno spazio più rilevante all’interno del Governo per tutelare gli interessi del mondo del turismo, questo è quello che interessa alla Toscana – sottolinea l’assessore – e per questo il mio auspicio è che a Roma si valorizzino le esperienze positive già esistenti in regioni come Toscana, Lombardia, Liguria, Veneto che vedono già codici attivi senza moltiplicare gli adempimenti per i cittadini. Da questo punto di vista – annota l’assessore – stupisce anche chi oggi esalta questa ipotesi lanciata dal ministro come la soluzione tanto aspettata quando tre mesi fa criticò la Toscana per l’avvio di questa misura parlando di inutili ‘fughe in avanti’. Ma se nel frattempo hanno cambiato idea, va bene”.

“Sul Tax credit – conclude Ciuoffo – segnalo, come ha fatto il ministro stesso oggi, che questo Governo sbaglia ad aver tolto questa misura istituita dai Governi precedenti che avevano colto quanto fosse importante per le piccole strutture fuori dalle grandi catene avere degli incentivi e degli sgravi per ammodernarsi. Se lo ammette lo stesso ministro Centinaio che il Governo è stato sordo su questo punto,  allora mi auguro che il mondo della ricettività italiana si faccia sentire maggiormente prima che si dirottino le risorse verso altri lidi”.

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