Lo stress ferma ancora Virginia Raggi, ricoverata. Poi va alla riunione sullo stadio. Verso accordo su Tor di Valle

Si va verso la chiusura dell’accordo: lo Stadio della Roma si farà a Tor di Valle. Campidoglio e società sarebbero arrivati a un punto d’incontro per un taglio di circa il 50% delle cubature previste e una riduzione proporzionale delle operte pubbliche. La società a questo punto potrebbe però chiedere il rinvio della conferenza dei servizi aperta presso la Regione di un mese per la definizione dei dettagli del progetto. Al tavolo con l’amministrazione capitolina siedono il costruttore Luca Parnasi e il ds della Roma Mauro Baldissoni, in rappresentanza del presidente James Pallotta.

La giornata è stata di quelle tormentate. Proprio nella giornata clou, quella in cui era attesa alla sua grande prova sullo Stadio della Roma, Virginia Raggi è stata e per tante ore si è pensato anche che potesse restare ricoverata all’ospedale San Filippo Neri dove è arrivata questa mattina intorno alle nove. L’incontro con la società, con i proponenti, si fa o non si fa? La domanda è rimbalzata per tutto il giorno. “Voglio essere presente alla riunione e dovrà essere oggi come stabilito”, andava ripetendo il sindaco di Roma mentre i medici hanno controllato per nove ore il suo stato di salute.

Si è trattato di un malore improvviso, forse dovuto allo stress. E non è il primo per Virginia Raggi, che già una volta in questi mesi si era recata in ospedale per accertamenti ed è svenuta durante l’interrogatorio, davanti ai pm, nell’ambito dell’inchiesta sulle nomine. “Sono stati eseguiti gli accertamenti clinici e diagnostici necessari e non sono state riscontrate alterazioni significative”, hanno sottolineato i medici nel bollettino. Adesso “le condizioni cliniche appaiono in netto miglioramento. Il Sindaco verrà mantenuto regolarmente in osservazione per valutare la sua dimissibilità nelle prossime ore”.

Questo intorno all’ora di pranzo. Poi il Campidoglio contatta i proponenti dello stadio per chiedere di spostare la riunione dalla 16 alle 19, segno che la sindaca vuole essere presente e che è fuori pericolo. Infatti intorno alle 18 Raggi viene dimessa e lascia l’ospedale insieme al suo vice Luca Bergamo che intanto l’ha raggiunta per decidere la linea da tenere con la società durante la riunione. Tra l’altro è lo stesso ex marito della sindaca, che è andato a trovarla, ad annunciare ai cronisti che il sindaco avrebbe con ogni probabilità partecipato all’incontro: “Sicuramente non è una vita facile questa, però piano piano si sta riprendendo. È un po’ magra, dovrebbe mangiare di più”.

Arrivata a Palazzo Senatorio il sindaco si chiude in una riunione fiume con i consiglieri mentre la società aspetta di incontrarla. Sul fronte dei proponenti, resta sul tavolo la contrarietà a ogni ipotesi di ubicazione alternativa dello stadio, rispetto al progetto approvato dalla giunta Marino, protocollato come di pubblica utilità e approdato in quanto tale in conferenza dei servizi. Nelle ultime ore, la diplomazia ha incessantemente lavorato a un compromesso sulla cubatura delle ormai famose torri di Libeskind, cercando di non pensare alle frasi con cui, in sostanza, Beppe Grillo ha accolto le tesi dall’ala ortodossa del Movimento, contraria in toto al progetto attualmente sul tavolo della sindaca Raggi.

La carta giocata oggi dalla As Roma e dal costruttore Parnasi, oltre al “controsondaggio”, è stata quella di chiamare a raccolta i tifosi organizzati facenti capo all’Unione Tifosi Romanisti (non gli ultrà, quindi), che si sono dati appuntamento (non moltissimi) in piazza del Campidoglio per intensificare il pressing sulla Giunta nel senso del sì allo stadio, intonando slogan a favore del progetto e contro la sindaca. Una manifestazione, tra l’altro, che è finita nei radar della Digos, che starebbe procedendo all’identificazione dei partecipanti attraverso le riprese a circuito chiuso, poiché a quanto pare non vi era stata alcuna richiesta di autorizzazione. Anche Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera e consigliere comunale Pd, era presente: “Mi autodenuncio per aver partecipato alla manifestazione non autorizzata dei tifosi della Roma oggi in Campidoglio. Farebbe ridere, se non fosse avvilente, leggere che – niente di meno – la Digos sia stata mobilitata per la manifestazione pacifica e non violenta dei tifosi romanisti a piazza del Campidoglio per chiedere all’amministrazione di interrompere il balletto sul progetto dello stadio”.

Un confronto difficile ed estenuante, dunque, che ormai si sta svolgendo su due piani paralleli: quello formale fatto di cifre, dati, percentuali, coordinate e quello, per ora sottaciuto, delle carte bollate, dei dossier che gli uffici legali di entrambi le parti dovrebbero avere già messo a punto per l’inevitabile guerra legale in caso di rottura.
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Istanbul: almeno 13 morti vicino a stadio Besiktas. Si segue pista curda

E’ di almeno 13 morti e decine di feriti il bilancio provvisorio di una forte esplosione verificatasi in serata ad Istanbul, vicino allo stadio di Besiktas. Secondo la stampa locale potrebbe trattarsi di un’autobomba e ci sarebbe stata una sola esplosione, e non due come si pensava all’inizio.

Sono soprattutto poliziotti antisommossa i coinvolti dall’esplosione. Secondo i media locali, si sarebbe trattato di un’autobomba contro un bus anti-sommossa delle forze dell’ordine.

L’attentato terroristico è avvenuto nello stesso giorno in cui il Parlamento ha iniziato ad esaminare il pacchetto di riforme costituzionali che porteranno la Turchia a essere una Repubblica Presidenziale come vuole da sempre il presidente Recep Tayyip Erdogan.

La pista principale è quella del terrorismo curdo, sia il Pkk che gli scissionisti del Tak infatti, utilizzano la tattica dell’autobomba per colpire le forze di sicurezza turche. A far cadere la pista Isis il fatto che i terroristi abbiano atteso il deflusso dei tifosi del Bursaspor per colpire, evitando così deliberatamente di colpire i civili e causare un’autentica strage.

Notizie Italy sull’Huffingtonpost

Hannover, “bomba nello stadio” Annullata Germania-Olanda Foto – TGCOM


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Hannover, "bomba nello stadio" Annullata Germania-Olanda Foto
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Prende piede l'ipotesi di un nuovo attacco terroristico, questa volta in Germania. Annullata l'amichevole Germania-Olanda mentre Alcuni media tedeschi parlano di un camion carico di esplosivi trovato nei pressi dello stadio. google. 0. Invia ad un
L'incubo terrorismo ora arriva in Germania: annullata la gara con l'Olanda, stadio evacuatoLa Stampa
Hannover, allarme attentato allo stadio: evacuate anche metro e sala concertiIl Messaggero
Allarme bomba, cancellata Germania-Olanda. Polizia: rischio concretoLa Repubblica
AGI – Agenzia Giornalistica Italia –Il Mattino –euronews
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Stadio Milan, fumata bianca: è arrivato il via libera – TGCOM


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Stadio Milan, fumata bianca: è arrivato il via libera
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21:23 – Fumata bianca per il nuovo stadio del Milan al Portello. Il Comitato esecutivo di Fondazione Fiera Milano, dopo sei mesi di trattative, ha finalmente rotto gli indugi e deciso di accettare l'offerta del club rossonero dando di fatto il via
Fondazione Fiera, ok nuovo stadio MilanANSA.it
La Fondazione Fiera Milano ha deciso: ok allo stadio del Milan nell Rai News
CALCIO, MILAN; VICESINDACO: STADIO? PRIMA VALUTIAMO La Repubblica
Il Messaggero –La Gazzetta dello Sport
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