Pedigree Dentastix Snack per l’Igiene Orale (Cane Grande 25 Kg+)

Marca: Pedigree

Caratteristiche:

  • Snack per l’igiene orale quotidiana del cane – uno al giorno
  • Tripla azione: riduce la formazione del tartaro fino all’80%, pulisce i denti più difficili da raggiungere, contribuisce a mantenere le gentive sane
  • Esclusiva forma a X, consistenza studiata per pulire delicatamente
  • Ingredienti attivi, senza zuccheri aggiunti; a ridotto contenuto di grassi
  • 82 kcal per pezzo; senza aromi artificiali

Dettagli: Descrizione 4 cani su 5, oltre i 3 anni, hanno problemi alle gengive causati dalla formazione di placca e tartaro. Pedigree DentastixTM Daily Oral Care è lo snack con tripla azione che, è scientificamente provato, aiuta a ridurre la formazione del tartaro fino all’80%, pulisce i denti più difficili da raggiungere e contribuisce a mantenere gentive sane. Mangime complementare per cani da 4 mesi. Alimentazione consigliata: cani di grossa taglia, ad es. Labrador, 1 stick al giorno. Questo snack è adatto solo per cani di peso superiore a 25 kg. Non è adatto a cani giovani di età inferiore a 4 mesi. Dovrebbe essere sempre disponibile una ciotola in più con acqua fresca potabile. Ingredienti Composizione: cereali, sottoprodotti di origine vegetale, sostanze minerali di cui 2.7% tripolifosfato di sodio, carni e derivati, oli e grassi. Indicazioni Cani di taglia Grande, dare 1 pezzo al giorno. Questo snack masticabile è adatto unicamente ai cani di peso compreso fra 10 e 25kg. Non é adatto ai cuccioli al di sotto dei 4 mesi. Contenuto della confezione 15 x (7pc/270g)= 4.05 kg

Pedigree Dentastix Snack per l’Igiene Orale (Cane Grande 25 Kg+)

OASY Snack Filetti Con Ossi snack e premio per cani

Marca: Oasy

Caratteristiche:

  • snack e premio per cani

Dettagli: Oasy Filettini di Pollo con Ossi al Calcio sono dei deliziosi snack per cani adatti a premiare il tuo amico a quattro zampe, soddisfando così la sua voglia di masticare e prendendoti così cura dei suoi denti e delle sue gengive.

EAN: 8053017343624

OASY Snack Filetti Con Ossi snack e premio per cani

Oasy Snack – Osso Masticabile con Pollo Tg M Blister Gr 56

Marca: Oasy

Caratteristiche:

  • Oasy
  • Prodotto per Animali
  • Spedito in confezione sicura e protetta contro qualsiasi urto.
  • Prodotto qualitativo, con possibilità di reso entro 30 giorni dalla consegna dell’articolo

Dettagli: Gli ossi masticabili Oasy al pollo sono snack perfetti per il tuo cane di piccola taglia. Grazie alla pratica confezione in formato maxi da 370 gr il tuo amico di zampa avrà il suo snack preferito sempre a disposizione. Questo snack è preparato con ingredienti altamente digeribili e di altissima qualità, e rappresenta una ricompensa sana e gustosa da offrire al tuo cane in ogni momento della giornata. Povero di grassi e ricco di proteine.favorisce la salute di denti e gengive, stimolando la masticazione del tuo cane.

EAN: 8053017340272

Oasy Snack – Osso Masticabile con Pollo Tg M Blister Gr 56

Oasy Snack – Involtini con Filetto di Pollo Busta Gr 100

Marca: Oasy

Caratteristiche:

  • Oasy
  • Prodotto per Animali
  • Spedito in confezione sicura e protetta contro qualsiasi urto.
  • Prodotto qualitativo, con possibilità di reso entro 30 giorni dalla consegna dell’articolo

Dettagli: Gli snack Oasy sono formulati con prelibata carne di pollo. Con tutta la bontà delle proteine magre e pochi grassi, sono ideali come spuntino o premio in qualsiasi momento della giornata. Grazie all’utilizzo di ingredienti di alta qualità e all’elevato contenuto di carne, offrono il massimo gusto e svolgono un importante ruolo nella fase dell’addestramento.

EAN: 8053017340173

Oasy Snack – Involtini con Filetto di Pollo Busta Gr 100

OASY Biscotti Ripieni Sterilized 60Gr – Snack Per Gatto

Marca: Oasy

Caratteristiche:

  • Biscotti ripieni iodeali per gatti sterilizzati. Alimento complementare per gatti ideale per gatti sterilizzati.

Dettagli: I Biscotti Ripieni Oasy per gatti sono formulati con ingredienti di alta qualità, senza l’aggiunta di coloranti, aromatizzanti e conservanti artificiali. Le delziose ricette presentano un ripieno cremoso e sono ricoperte da un guscio croccante.

EAN: 8053017343204

OASY Biscotti Ripieni Sterilized 60Gr – Snack Per Gatto

Referendum. Al Nazareno e senza snack, il racconto della notte della sconfitta del Giglio Magico

Persino la macchinetta delle bevande e degli snack di conforto a un certo punto dice: No. Maledetta. Notte elettorale del 4 dicembre 2016 a Largo del Nazareno. Il secondo round di exit poll ha già buttato i presenti nello sconforto più inconsolabile. Maria Elena Boschi, chiusa nella stanza del segretario Matteo Renzi – che nel frattempo è a Palazzo Chigi – con Luca Lotti, Francesco Bonifazi e altri che vanno e vengono, ha il viso tiratissimo e ha anche pianto un po’. Marianna Madia è vestita di nero, a lutto, preparata ad una sconfitta che era nell’aria ma che non si annunciava così funesta. I nervi sono tesissimi. Si abbattono anche sulla povera macchinetta automatica: che infatti si inceppa, lasciando tutti a secco. C’è ancora quella del caffè che sputa tazzine di continuo, anche se qui nessuno avrebbe bisogno di caffeina. Eppure, ci si aggrappa. A quello che c’è.

Notte da fine dell’impero per i Leopoldini toscani sbarcati a Roma con belle speranze, arrivati all’apice del potere senza nemmeno sapere come e deposti con altrettanta velocità. Supersonica. Cosa si fa? Come si reagisce al ko che nessuno di loro aveva previsto di queste dimensioni? Al Nazareno la domanda fa il giro delle stanze, sbatte contro i muri e ritorna in circolo. Da Palazzo Chigi è arrivata notizia dello sfogo di Renzi: “Mollo tutto, basta con la politica, basta con il Pd. Mollo il governo e anche il Pd”. Poi sarà Dario Franceschini a convincerlo a restare, come farà nella direzione nazionale Dem convocata dopodomani. Ma sulle prime sono tutti atterriti. Ma non increduli. Tanto che quando il premier prende la parola dalla sala dei Galeoni di Palazzo Chigi per dire delle sue dimissioni dal governo, appena finita la conferenza stampa, nei corridoi del Nazareno echeggia l’inizio di un applauso. Qualcuno insomma prende l’iniziativa di battere le mani al premier nel momento più buio della sua storia al governo. Il punto è che nessuno lo segue e il battimani si perde nell’aria. Clap, clap. Stop.

In quel momento, al secondo piano del palazzone del Pd a Largo del Nazareno ci sono circa 150 persone, tra dirigenti e staff. Oltre a Boschi, arrivata al partito intorno alle 22 direttamente dalla sua Laterina, oltre a Lotti e il portavoce di Renzi, Filippo Sensi, che invece arrivano da Palazzo Chigi dove hanno trascorso il pomeriggio con il premier, ci sono anche Dario Franceschini, Gianni Cuperlo, Pina Picierno e Francesco Nicodemo, Lorenzo Guerini, Debora Serracchiani. C’è la deputata Anna Ascani terrorizzata perché poco dopo deve andare in tv. Ed è dura andarci da sconfitti, mandati a casa da quasi il 70 per cento dell’elettorato. Ma al partito a un certo punto arriva anche Luigi Berlinguer, lui che renziano di osservanza non è ma che si è battuto tantissimo nella campagna del sì. “Sono qui per festeggiare…”. Tutti lo guardano sbigottiti: sei pazzo? “…per festeggiare la grande partecipazione… che è democrazia”. Ah sì, vabbè. I visi tirati non si sciolgono in sorriso. Nessuna consolazione per il partito di Renzi.

Intorno all’una meno un quarto sono tutti ammutoliti. Il premier ha parlato, in una conferenza stampa peraltro decisa già nel pomeriggio. Da mezzogiorno infatti gli instant poll del Pd parlano chiaro: pollice verso. Comunque, a notte non tanto fonda le dimissioni di Renzi dal governo sono sul tavolo, anche i sondaggisti hanno detto la loro. Il fedelissimo Sensi li ha consultati per tutta la sera. Piepoli, Masia, Ghisleri: giri di telefonate per capire come avrebbero aggiornato i dati alla luce della maxi-affluenza alle urne, totalmente inaspettata. Ansia inutile o comunque mal ripagata: ci pensano le prime proiezioni a suonare il de profundis. A quel punto, al Nazareno, oltre alla macchinetta dell’acqua, anche le chiacchiere dicono: No. Bla, bla. Stop.

Nessuno ha più voglia di parlare, commentare, arrabbiarsi. Tutto è già accaduto. Boschi, Lotti, anche Sensi sono tutti lì con la testa china sugli smart phone a digerire la sconfitta a colpi di sms. Automi, compulsivi, quasi non alzano la testa per salutare chi arriva. Al massimo un “Ciao”. Poi si lasciano andare a qualche commento sulle roccaforti del sì: Firenze, Bologna, Milano. Ma già chiamarle roccaforti suona strano. Guardano la cartina del voto: le tre città del nord che hanno dato ragione a Renzi sono tre isolette in un mare di no. Non c’è speranza.

Fa freddo in questa notte di dicembre. Dopo la conferenza stampa di Renzi, il gruppo del Nazareno si disperde. Lotti però torna a Palazzo Chigi. Da un premier preso a pugni da una realtà che non aveva considerato. Eppure, racconta chi lo vede ogni giorno al palazzo del governo, gliel’avevano detto. Lo avevano avvertito che si andava a sbattere. Nell’ultima settimana al suo quartier generale tutti sapevano della sconfitta più che probabile. Lui un po’ ci credeva, un po’ ha fatto leva su quell’ottimismo della volontà che mai gli è mancato. Certo non si aspettava la debacle. E ora?

La reazione prende forma all’indomani del voto. Renzi accetta di restare al governo per l’approvazione della legge di stabilità. Poi, dimissioni. A metà giornata in piazza Colonna, sollevando lo sguardo verso Palazzo Chigi, Antonio Funiciello, un dei suoi fedelissimi, dice: “Ce ne dobbiamo andare da qui prima possibile”. Dove? Direzione voto in primavera. E’ ciò che Renzi chiede a Mattarella. In 24 ore infatti si è rialzato dal ko tecnico e ha deciso di restare alla guida del Pd. Lo sfogo della notte ha avuto effetto. Franceschini non è l’unico a chiedergli di restare. L’invito arriva anche dai Giovani Turchi. Nello specifico da Matteo Orfini. Nonostante che il guardasigilli Andrea Orlando sia in gelo con Renzi per la storia della mancata fiducia sul ddl sul processo penale, rimasto sul binario morto in Senato. Insomma avanti con Renzi, che dopodomani in direzione non mancherà di affondare contro la minoranza Dem che ha detto no, spaccando il partito. Tutto tranquillo nel Pd?

No, Renzi sa che non è così. Ma per ora si fida della sua maggioranza. Anche Delrio gli ha assicurato sostegno. Sì ma a cosa, ora che l’impero è caduto? L’idea è di appoggiare un governo a tempo per andare al voto a primavera. Magari un governo Padoan, l’unico che a differenza di ogni altro candidato non avrebbe ambizioni politiche e che quindi non avrebbe problemi a stringere un accordo e rimanere a Palazzo Chigi solo fino a marzo. Tanto sarebbe sempre lui il ministro dell’Economia, se Renzi dovesse tornare al governo. Ad ogni modo, questo è il piano di un Renzi che non esce di scena. E conta di potersi poggiare sulla richiesta di elezioni anticipate che arriva anche dal M5s, dalla Lega, da buona parte del fronte del no. Tranne la minoranza Dem, contraria anche ad anticipare il congresso.

Ed è questo il secondo punto del piano: elezioni anticipate a primavera, senza congresso. Con Renzi candidato premier e al massimo primarie con chi nel partito volesse sfidarlo. Come fece lui con Bersani nel 2012, quando perse. In questo scenario il congresso verrebbe celebrato a fine anno. E’ una mediazione anche con i Giovani Turchi, che vorrebbero candidare Orlando ma hanno bisogno di tempo per organizzarsi. E’ un modo per non mandare in frantumi quello che rimane nel Pd. Ed è il senso del tweet di Lotti:

Tanto alle elezioni si andrebbe con un sistema proporzionale, non con l’Italicum. E dunque la candidatura alla premiership potrebbe risultare meno appetibile. E’ un piano che porta un po’ di serenità dopo la notte del terrore. “Come abbiamo fatto a non pensare che questo referendum sarebbe finito come un ballottaggio del tutti contro Renzi?!”, allarga le braccia in Transatlantico un deputato renziano. Già. Come hanno fatto a decantare le lodi dell’Italicum? Errori di gioventù, arrivata a Roma con furore, detronizzata senza nemmeno sapere come.
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