Siria, Oms: 5 giorni di raid su Aleppo est. Tutti gli ospedali sono fuori uso

Ospedali fuori uso ad Aleppo est dopo pesanti bombardamenti. Le versioni in merito però sono diverse: la direzione sanitaria della città e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) riferiscono che tutte le strutture sono fuori servizio, mentre l’Osservatorio siriano per i diritti umani fa sapere che alcune strutture sono ancora funzionanti ma molti residenti hanno paura a utilizzarle a causa dei bombardamenti. “Questa distruzione di infrastrutture essenziali per la vita lascia il popolo assediato, compresi tutti i bambini, gli anziani e le donne, senza alcuna struttura sanitaria che offra cure in grado di salvare vite evitando loro di morire”, afferma la direzione sanitaria di Aleppo in una dichiarazione inviata a Reuters da un funzionario dell’opposizione.

La rappresentante dell’Oms in Siria, inoltre, Elizabeth Hoff, ha riferito che un gruppo di agenzie umanitarie guidate dall’Onu che ha base in Turchia oltre il confine “ha confermato oggi che tutti gli ospedali di Aleppo est sono fuori servizio”. Diverse le informazioni fornite dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui appunto ci sono ospedali ancora funzionanti, ma la gente non li utilizza per paura.

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Siria, nulla di fatto ai colloqui di Losanna: l’intesa tra Stati Uniti e Russia per il cessate il fuoco è ancora lontana

Dai colloqui a Losanna sulla Siria nulla di fatto per un cessate il fuoco ad Aleppo. Oltre al segretario di Stato americano John Kerry e l’omologo russo Serghei Lavrov, erano presenti anche i ministri degli Esteri di Qatar, Turchia, Arabia Saudita, Iran, l’Egitto, Irak e Giordania, e l’inviato speciale delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura. Fonti diplomatiche hanno reso noto che l’obiettivo effettivo di questo incontro non era quello ambizioso di una tregua, ma quello di di coinvolgere gli attori regionali nelle trattative sulle varie ozpioni possibili per porre fine alle ostilità. Negoziati che fino ad oggi si erano imitati a Washington e Mosca, come accade con l’intesa, mai rispettata, raggiunta tra Lavorv e Kerry a Ginevra il 9 settembre scorso.

L’unico elemento su cui i partecipanti al summit di Losanna hanno concordato, al termine di quattro ore di riunione, è quello generico di “prolungare i contatti nei prossimi giorni”, ha spiegato Lavrov, aggiungendo che “sono stati affrontati temi interessanti che possono influire sulla situazione sperando che si riesca a raggiungere un’intesa” per far progredire il processo di pace.

Kerry ha evitato di manifestare delusione per l’esito del summit di Losanna. Il capo della diplomazia americana ha definito l’incontro, durato 4 ore, “uno schietto scambio di idee da cui sono emerse nuove ipotesi, senza tensioni e rancori”.

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