Eccidio di Fivizzano, Rossi: “Rimettere al centro dignità e diritti della persona”

FIRENZE – Un incontro di particolare rilievo, quello di oggi a Fivizzano. Un incontro reso ancora più importante dalla presenza congiunta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente della Repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier, proprio per rinnovare la memoria degli eccidi nazifascisti che sono avvenuti non solo nel territorio toscano, ma anche italiano ed europeo. Anche il presidente della Regione Enrico Rossi è intervenuto oggi a Fivizzano, in occasione del 75esimo anniversario delle stragi che insanguinarono il territorio nel ‘44, per rendere omaggio alle circa 400 persone che persero la vita.

“Il nostro dovere – ha aggiunto Rossi durante il suo intervento – è quello di trarre da questa commemorazione un monito sulla necessità di difendere e promuovere la pace, la convivenza e il rispetto tra i popoli. L’insieme delle stragi nazifasciste avvenute nel Comune di Fivizzano rappresenta uno degli episodi più tragici e rilevanti consumati sul territorio toscano nel 1944. Furono oltre 400 le vittime civili degli eccidi che avvennero da maggio a settembre 1944 nei paesi qui vicini. Solo a Vinca morirono 174 persone. Dal 24 al 27 agosto, per ben quattro giorni consecutivi, si verificarono ogni genere di crudeltà, sevizie, saccheggi e torture. Stragi compiute con razionalità meccanica, con azioni indiscriminate nei confronti di civili, inermi e innocenti, non tanto in rappresaglia alle iniziative partigiane”. Un’efferatezza, come ha sottolineato, Rossi “che non risparmiò donne e bambini, veri e propri crimini di guerra. E il modo che abbiamo per onorare coloro che furono barbaramente sterminati, per rendere loro giustizia, è mantenere viva la memoria. Una memoria sulla quale si è costruita una civiltà europea che vuole rendere impossibile il ripetersi di quanto qui è avvenuto e purtroppo avviene in tante altre parti del mondo. ‘Mai più!’ è stato l’imperativo dei padri fondatori dell’Europa, mai più guerre scatenate dal nazionalismo. Questa è stata la base della costruzione dell’architettura europea”.

“La Germania – ha detto ancora Rossi – ha svolto un lungo e doloroso percorso di riflessione sul proprio passato, con grande puntualità e capacità di andare a fondo, che può essere di esempio. Anche l’Italia deve continuare a coltivare con costanza la memoria e contrastare le tendenze che vorrebbero abolirla, allontanarla, considerarla cosa non attuale. Occorre infatti operare affinchè le spinte disgregatrici, che in Europa e nel mondo vediamo all’opera, non arrivino a mettere in discussione la pace, l’umanità, lo stato di diritto. Dobbiamo difendere una forma di convivenza fondata sulla tutela e sul rispetto della persona umana. Su questi temi l’attenzione del Presidente Mattarella è stata costante e preziosa e di questo voglio ringraziarlo.”.

Infine, dopo aver sottolineato la capacità dell’Europa di sapersi rialzare (“in questi 7 decenni di pace, pur nelle contraddizioni, nei problemi, nelle ingiustizie mai risolte una volta per tutte, grandi masse di persone sono riuscite ad emanciparsi, a migliorare le proprie condizioni di vita, a raggiungere certi livelli di benessere, ad affermare la propria dignità e a vedere affermati i propri diritti.”), Rossi mette in guardia sui rischi della messa in discussione di diritti faticosamente conquistati (“dovremo stare attenti a chi ha giudizi liquidatori su questi fatti. Guai a noi se gettassimo via l’acqua sporca insieme al bambino, un tragico errore che non possiamo permetterci. La storia del fascismo e del nazismo ci insegna che una società, sopratutto in fasi di crisi sociale, non è mai al riparo da possibili degenerazioni, che non può mai escludere che le conquiste in termini di diritti, civiltà, garanzie costituzionali e tutele sociali, possano essere messe in discussione e possa esserci un ritorno indietro, seppur in forme diverse, ma con lo stesso segno, con lo stesso particolare significato che qui abbiamo sperimentato attraverso la distruzione della persona e della sua dignità. Il contesto attuale in Europa e nel mondo deve renderci avvertiti e vigili. In diversi paesi le garanzie dello stato di diritto sono indebolite o addirittura messe in discussione, organizzazioni politiche di chiara matrice neofascista guadagnano spazio e consenso. Come non ricordare proprio a Vinca, in occasione delle celebrazione di due anni fa con l’esposizione di una bandiera della Repubblica di Salò?”).

Quindi la conclusione, ricorrendo ai valori della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. “Venne adottata nel 1948 – ha spiegato Rossi – in un Europa distrutta dalla guerra e ferita dal punto di vista materiale e morale. Il suo inizio è l’affermazione dell’uguaglianza di tutti gli essere umani. Attenzione: oggi sembra che questo valore di base, per una buona convivenza tra gli uomini, sia messo sullo sfondo, indietro rispetto all’egoismo e alla tutela personale, di gruppo, di etnia, di famiglia, di nazione. E’ un errore gravissimo, perché irridere, contestare o rinnegare il valore dell’uguaglianza significa mettere in discussione principi democratici e conquiste che in questi decenni siamo stati in grado di realizzare. Noi qui oggi, come esortava a fare Calamandrei, siamo ritornati a quelle radici, ai principi della nostra Repubblica e della nostra Europa. Il mio auspicio e il mio augurio è che da questo possiamo trarre un rinnovato slancio e una più forte energia che ci sorregga nello sforzo di difendere e rafforzare i principi del nostro vivere comune e della nostra comune civiltà europea”.

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Scomparsa Maggiani Chelli, il cordoglio del presidente Rossi e dell’assessore Bugli

FIRENZE – “Ho appreso con dolore della morte di Giovanna Maggiani Chelli e rivolgo alla famiglia e a tutte le persone che con lei hanno condiviso il lavoro dell’ Associazione, le mie profonde e sincere condoglianze”. Si apre così il telegramma che il presidente della Regione Enrico Rossi ha mandato oggi alla famiglia di Giovanna Maggiani Chelli. “Con la sua scomparsa – continua Rossi – perdiamo una donna che, con coraggio e tenacia, ha contribuito a tenere viva la memoria e la lotta contro le mafie. Ricordo con commozione il suo forte impegno civile e morale, nonché la stretta collaborazione con la Regione Toscana, per l’affermazione dei valori della legalità e l’organizzazione delle annuali celebrazioni in ricordo delle vittime della strage”. “La sua scomparsa – conclude Rossi – lascia un vuoto che sarà difficile colmare, ma ho la certezza che l’esempio, l’impegno e il lavoro di Giovanna saranno raccolti e proseguiranno con ancora maggiore impegno”.

Si unisce al cordoglio anche l’assessore regionale alla legalità Vittorio Bugli. “Giovanna Maggiani Chelli ha dedicato 26 anni della sua vita a tenere viva la memoria delle vittime della strage di via dei Georgofili. Si è battuta con tenacia per chiedere verità e giustizia e lo ha fatto con umanità e grande passione civile. E’ stata un punto di riferimento e uno sprone instancabile per l’azione delle Istituzioni e della Regione. Nel nostro Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica, nato proprio in seguito alla stagione delle stragi mafiose del ‘93, oggi è conservata parte della documentazione processuale sull’attentato di Firenze oltre agli atti delle inchieste parlamentari, con lo scopo di testimoniare quella triste pagina della storia del nostro Paese”. “Solo alcuni mesi fa – ha aggiunto Bugli – Giovanna ha voluto donare al Centro la documentazione raccolta dall’Associazione nel corso dei processi sulla strage. Un gesto per noi molto importante ma che, a maggior ragione visto oggi, ha forse voluto fare per dirci di andare avanti nella ricerca della verità completa su quanto avvenne in quegli anni e che colpì tremendamente le vittime, le loro famiglie e tutta Firenze con la strage di Via dei Georgofili. Anche per questo la Regione ha sempre sostenuto la giornata commemorativa della strage e delle sue vittime, combattendo a fianco di questa donna coraggiosa. E così continueremo a fare come continueremo a portare avanti le iniziative per la legalità con ancora maggiore determinazione”.

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Forteto, Rossi: “Il commissario risponda formalmente. Regione Toscana parte lesa ma pronta a soprassedere richiesta danni”

FIRENZE –  La Regione ha aspettato l’esito del processo penale sulla vicenda del Forteto, per poi comunicare formalmente l’intenzione di intentare come parte lesa una causa civile. E’ pronta eventualmente anche a soprassedere alla richiesta dei danni, ma: è necessaria una risposta formale del commissario governativo. Lo chiarisce il presidente della Toscana, Enrico Rossi.

“La Regione Toscana, nella vicenda, si è sempre considerata parte lesa – spiega – , è al fianco delle vittime e difende i lavoratori della cooperativa con determinazione. Per queste ragioni si è costituita parte civile in sede penale e, al termine del processo penale, come disposto dallo stesso giudice, ha comunicato formalmente la volontà di intentare una causa civile, l’unica sede deputata a quantificare il danno subito come parte lesa”.

“Abbiamo agito con coerenza  – sottolinea Rossi – e nel rispetto del procedimento indicato dai giudici”. Lo fa per ribadire ancora una volta le ragioni formali della richiesta di risarcimento avanzata il 6 agosto scorso.  “Le vittime, le loro famiglie e i lavoratori della cooperativa – prosegue il presidente – non hanno nulla da temere. Siamo come sempre dalla loro parte, ma – sottolinea Rossi – il commissario governativo, che ho incontrato personalmente al suo insediamento e che è informato delle nostre azioni e iniziative a tutela delle vittime e dei lavoratori, farebbe bene a prendere carta e penna e a rispondere formalmente alla nostra lettera”.

“Non sfuggirà a nessuno, neanche ai consiglieri regionali di maggioranza o di opposizione – conclude il presidente – che nella pubblica amministrazione contano gli atti formali e non le dichiarazioni per mezzo stampa. Per queste ragioni, al più presto, il commissario provveda ad una risposta solenne e formale alla lettera della Regione Toscana. Solo in questo modo noi potremo prendere le nostre determinazioni e essere pronti a soprassedere alla richiesta danni con atti formali e conseguenti”.

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Rossi ai sindaci di Livorno e Collesalvetti: “Conferme dai vertici Eni per la raffineria ecologica”

FIRENZE – Il presidente della Regione Enrico Rossi, al termine di una riunione con i sindaci di Livorno Luca Salvetti e di Collesalvetti Adelio Antolini,  che si è svolta oggi presso la presidenza della giunta, rende noto che nei giorni scorsi ha incontrato i vertici dell’Eni, ricevendo importanti conferme e dettagli sul progetto di “raffineria ecologica” da realizzare nell’impianto Eni di Livorno.

Rossi ha inoltre comunicato ai sindaci Salvetti e Antolini che alla ripresa dei lavori, dopo la pausa estiva, l’Eni invierà un progetto di massima del nuovo impianto e altresì che nella prima metà di settembre i vertici dell’Eni, assieme ai loro tecnici, verranno a Firenze per illustrare il progetto a tutti i soggetti toscani direttamente interessati e coinvolti.

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Cambio alla guida di Toscana Oggi, Rossi fa gli auguri a Mugnaini

FIRENZE – Domenico Mugnaini lascia la redazione fiorentina dell’Ansa per assumere la direzione del settimanale delle diocesi toscane ‘Toscana Oggi’, dove succede ad Andrea Fagioli. 

“Al nuovo direttore di Toscana Oggi voglio fare – ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi – anche a nome della giunta regionale, i migliori auguri di buon lavoro, confidando che anche nella sua nuova veste possa trarre spunto dalla lunga esperienza professionale e della profonda conoscenza della realtà toscana. Saluto e ringrazio per l’eccellente e serio lavoro svolto il direttore uscente Andrea Fagioli, di cui ho apprezzato nell’impostazione editoriale, la particolare sensibilità ai temi del sociale e il forte radicamento del settimanale sul territorio”.

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Nuovo direttore de La Nazione, Rossi: “Auguri di buon lavoro ad Agnese Pini”

FIRENZE – Cambio alla guida dello storico quotidiano fiorentino La Nazione. Al direttore uscente Francesco Carrassi succede Agnese Pini, prima donna alla direzione della testata che ha da pochi giorni compiuto 160 anni di vita.
 
“Faccio i migliori auguri di buon lavoro – ha detto il presidente Enrico Rossi -, a nome di tutta la giunta regionale, al nuovo direttore di una testata così importante e diffusa in tutta la Toscana. E, al tempo stesso, ringrazio per il grande lavoro svolto fino ad oggi Francesco Carrassi, che ha sempre dimostrato grande equilibrio e capacità”.

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Discarica di Peccioli, Rossi: “Impianto ambientalmente compatibile, socialmente accettato e che garantisce lavoro”

PECCIOLI – “Grazie al trattamento innovativo dei rifiuti questa discarica è diventata un modello, oltre che il cuore produttivo di tutta l’area e il volano di sviluppo del territorio di Peccioli. Si tratta di un impianto all’avanguardia. L’esperienza qui maturata può essere presa ad esempio. Qui c’è il più alto esempio di come un impianto che tratta i rifiuti può essere ambientalmente compatibile, socialmente accettato, garantire lavoro e al tempo stesso essere un luogo dove si fa cultura, musica, dove si svolgono concerti e si fa teatro. Qui c’è stata la capacità di governare in armonia. Governare in armonia è il massimo del successo che si può avere per la propria comunità”.
Lo ha affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, facendo  visita nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 25 luglio, alla discarica di Legoli nel territorio comunale di Peccioli, in provincia di Pisa, dove a fargli da guida è stato il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni, che ha illustrato il modello per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti e residui.
“Noi abbiamo sempre avuto un approccio pragmatico. I rifiuti esistono e vanno trattati al meglio”, ha commentato il sindaco Macelloni. “Che abbiamo lavorato bene ce lo rconoscono gli atri. Il nostro territorio ne ha tratto un indubbio giovamento”.
 
La discarica di Peccioli è classificata, ai sensi della vigente normativa, come discarica per rifiuti non pericolosi. E’ composta da due lotti esauriti (il primo da 3 milioni di metri cubi e il secondo di circa 2 milioni di metri cubi, ndr) e da un lotto in ampliamento attualmente in esercizio. Quest’ultimo progetto di ampliamento, il secondo da quando esiste la discarica, è stato autorizzato dalla Provincia di Pisa nel 2012, con un provvedimento unificato di valutazione di impatto ambientale e un’autorizzazione integrata ambientale per un volume di circa 4 milioni di metri cubi.
L’esercizio di un nuovo progetto di ampliamento è stato autorizzato sempre dalla Provincia di Pisa nel 2014, limitatamente a un quantitativo di circa 2 milioni di metri cubi. E’ in corso presso gli uffici regionali il procedimento finalizzato al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio delle volumetrie residue del progetto già autorizzato nel 2012, pari a circa 2 milioni di metri cubi. L’autorizzazione integrata ambientale (Aia, ndr) rilasciata per la realizzazione e l’esercizio della discarica controllata comprende i presidi di raccolta e trattamento del percolato e di estrazione e recupero energetico del biogas. La volumetria residua della discarica è di circa 2 milioni e mezzo di metri cubi.
 
“La Regione non ha fondamentalismi di sorta. Crediamo che anche i rifiuti possano essere una risorsa, se trattati come si deve”, ha precisato il presidente Rossi. “Li consideriamo una materia seconda. La raccolta differenziata è importante. Non condivido che dice sempre ‘no’ ad ogni nuova possibilità che si apre”.
 
Allo stato attuale sono conferiti in discarica rifiuti urbani trattati e scarti provenienti dai comuni dell’Ato Costa e dell’Ato Centro, sulla base di un accordo interambito. Si tratta, in genere, di piccoli quantitativi di rifiuti urbani costituiti da spazzamento stradale e cimiteriali e flussi di rifiuti da trattamento di rifiuti urbani prodotti fuori Toscana che possono liberamente viaggiare senza necessità di accordi interregionali. Nel 2018 sono state conferite circa 400 mila tonnellate di rifiuti.
Alla discarica di Peccioli, gestita dalla società Belvedere Spa, lavorano una quarantina di addetti. La discarica possiede un impianto di trattamento meccanico biologico e rilascia certificazioni e registrazioni ambientali. Circa ottocento sono i soci che componogono l’azionariato diffuso della società.
 

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Il presidente Rossi oggi a Livorno e dintorni per sopralluoghi ed inaugurazioni

FIRENZE – Mattinata livornese molto intensa quella di oggi, lunedì 22 luglio, per il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

Alle 9,00 inaugurerà la cassa di espansione del Tripesce, in località Impalancati, all’incrocio con via Aurelia Vecchia, nel comune di Rosignano, direzione Marina di Cecina.

Altra inaugurazione in programma per le ore 10,00 a Montenero, sopra Livorno, dove sono state ultimate le opere di regimazione idraulica in piazza delle Carrozze.

Alle 11,00 compirà un sopralluogo al cantiere  per l’adeguamento del fosso Forcone, a Livorno, zona Ardenza.

La mattinata si concluderà alle 12,00 all’auditorium dell’interporto Amerigo Vespucci, in via delle Colline 100 a Guasticce, Collesalvetti. Insieme all’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Gruppo Fs) Maurizio Gentile, assisterà all’illustrazione delle opere preliminari alla realizzazione dello scavalco ferroviario. Al termine si trasferiranno presso l’area del cantiere dove sarà realizzato lo scavalco.

 

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Peccioli, lunedì 15 luglio il presidente Rossi in visita alla discarica

FIRENZE – Il presidente della Regione Enrico Rossi visiterà, lunedì 15 luglio, la discarica di Peccioli. A fargli da guida in quello che, grazie al trattamento innovativo dei rifiuti, è diventato un modello nonchè il cuore produttivo del paese e di tutta l’area, ci sarà il sindaco Renzo Macelloni.

La visita inizierà alle 18.30, nella frazione di Legoli, sede dell’impianto.

Dopo l’incontro con il sindaco e il sopralluogo, il presidente assisterà allo spettacolo dei Sonics, compagnia di acrobati e danzatori, in programma all’Anfiteatro del Triangolo Verde, nell’ambito della rassegna “11 Lune”, giunta ormai alla quindicesima edizione, che nel mese di luglio ospita a Peccioli, grandi nomi del teatro e della musica.      
 

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