Buon Cibo = Salute, ce lo racconta un libro.

”La felicità ha il sapore della salute”, scritto da Luigi Fontana e Vittorio Fusari: scienza e cucina s’incontrano sotto il segno di Slow Food Editore.

Il libro, tra i pochi del suo genere è nato dall’incontro tra il medico e scienziato Luigi Fontana, tra i massimi esperti internazionali nel campo della longevità, e lo chef Vittorio Fusari, da molti anni protagonista della scena gastronomica italiana.

 

Fontana, professore ordinario di Medicina e nutrizione presso l’Università degli Studi di Brescia e la Washington University di Saint Louis, e Fusari, grande cuoco ma prima ancora filosofo del cibo, accompagnano i lettori in un viaggio tutto orientato allo "stare bene per vivere più a lungo e senza l’ossessione della bilancia.

La proposta del ricercatore è quella di adattare il nostro quotidiano, passo dopo passo, a una lenta rivoluzione. Come fare? Il volume, dopo le basi scientifiche necessarie suggerirà di tornare in cucina, al mercato, dai produttori, dai contadini, di dedicarci all’autoproduzione per recuperare quella conoscenza del cibo fondamentale per la nostra salute e quella dell’ambiente in cui viviamo.

A impreziosire il volume, una piramide alimentare rivista in base agli studi e adattata alle dinamiche delle nostre vite attuali, un compendio dei principali alimenti – dai cereali alle verdure e alla frutta, dalla carne ai legumi, dal pesce alla frutta secca, dal sale agli oli per condire, fino ai dolciumi – che introducono le Ricette di Vittorio e una corposa appendice con i consigli per fare la spesa, seguire la stagionalità di frutta e verdura, le regole per scegliere il pesce e le ricette delle preparazioni di base.

Insomma: un saggio che ci svela i segreti della longevità, un ricettario di cucina d’autore e un manuale per fare la spesa in modo intelligente!

 

La felicità ha il sapore della salute
Luigi Fontana e Vittorio Fusari
Slow Food Editore / Collana: Slow Life
Pagine: 400
 

Master Viaggi News – Scienza e Salute (Ultime 10 News Inserite)

Per le edizioni Terra Santa è uscito il libro ”Rifugiata”, l’odissea di una famiglia.

Il dramma dei profughi visto attraverso gli occhi di una bambina.

Va subito detto che i proventi dalle vendite di questo libro saranno destinati ai progetti sociali della Custodia di Terra Santa in favore dei rifugiati sulle isole di Kos e Rodi

 

Un libro fatto di immagini e di testo ed entrambi sono essenziali al racconto.
A scrivere è Tessa Julià Dinarès, insegnante catalana. A disegnare è Anna Gordillo Torras, anch’essa catalana, poco più che trentenne, che dopo aver studiato Belle Arti a Barcellona, frequenta nel Regno Unito il master di Illustrazione per racconti dell’infanzia presso la Cambridge School of Arts.
L’opera traduce in concreto sentimenti contrastanti quali la speranza e il dramma, che sono le facce della stessa medaglia e, forse, più che di una medaglia, si dovrebbe parlare di un solido a più lati…

 

«Perché mi hanno svegliato? Perché ho dovuto alzarmi in tutta fretta?
Sono le domande di una bambina siriana, ma accade a migliaia di bambini in diverse parti del mondo.
È ancora notte. Stiamo andando via e prendiamo poche cose.
Le facce di tutti riflettono paura e tristezza.
Il mio papà mi prende per mano con forza e quasi mi fa male.
Mi viene voglia di piangere. Ma non voglio piangere.
Dove stiamo andando? E perché corriamo?».

 

Raccontata dalle suggestive tavole di Anna Gordillo, la drammatica esperienza di chi è costretto alla fuga parla con il linguaggio universale del disegno e raggiunge anche i lettori più giovani.
Ma questo vuole essere un libro di speranza, alimentata anche dalla Custodia di terra Santa: in coda il volume riporta una breve descrizione dei progetti sociali per i rifugiati sostenuti dalla Custodia di Terra Santa nelle isole greche di Rodi e Kos, a favore dei quali sono destinati i proventi del libro.
Perché secondo i dati dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), in Siria 13 milioni e mezzo di persone necessitano di aiuti umanitari; 6 milioni e 300 mila sono sfollati interni; centinaia di migliaia hanno affrontato tragici viaggi in mare per cercare protezione; quasi 3 milioni di siriani sotto i 5 anni sono cresciuti vedendo solo la guerra; e 4 milioni e 900 mila – in maggioranza donne e bambini – sono rifugiati negli Stati confinanti, sottoponendo i Paesi ospitanti a un grande sforzo nel sostenere le ripercussioni politiche, sociali ed economiche.

 

Ecco perché i Commissari di Terra Santa di lingua italiana hanno scelto di sostenere i progetti in favore dei rifugiati portati avanti da fra John Luke Gregory nelle due isole greche, dove i frati minori francescani hanno una presenza antichissima. Kos è stata investita in pieno dall’arrivo di persone in fuga (con punte di 58 mila richiedenti asilo). Sull’isola esiste un hot-spot per l’accoglienza, l’identificazione e lo smistamento che è stato pensato per 600 persone, ma che a fine 2017 ne ospita in realtà 3 mila, in gravi difficoltà.

 

Il centro per rifugiati di Rodi, ospitato nell’ex mattatoio dell’isola, ospitava a fine 2017 un centinaio di persone, tra cui minori non accompagnati e anche giovani e coppie. La struttura è fatiscente e le condizioni sanitarie gravi. In più, i frati francescani di Rodi assistono 250 persone con aiuti in vestiario, medicine e pacchi alimentari. Il progetto di assistenza, con un occhio di riguardo ai minori non accompagnati, è seguito personalmente da fra John Luke. L’impegno dei frati minori in favore dei rifugiati a Rodi e Kos si inquadra in un più ampio orizzonte di aiuti e di progetti umanitari che riguarda la Siria e il Libano.

 

Rifugiata
L’odissea di una famiglia
Edizioni Terra Santa, Milano 2018
Pagine 40, ill. a colori, 19,50 €

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