TeleModena, gruppo di italiani scampato all’attentato al Reina di Istanbul. Alfano: “Non risultano italiani coinvolti”

Un gruppo di italiani è scampato all’attentato presso il Reina di Istanbul gettandosi a terra non appena sono stati esplosi i primi colpi. Lo riferisce Tele Modena, sottolineando che si tratta di tre modenesi e alcuni loro amici bresciani e palermitani che da tempo vivono nella capitale turca per ragioni di lavoro. La gente festeggiava e mangiava, riferiscono all’emittente, e quando sono stati esplosi i primi colpi è scattato il panico. Secondo la loro ricostruzione, due sarebbero stati i punti di fuoco: la pista al centro del locale e il piano superiore. Molte persone sono rimaste ferite nella calca e anche gli italiani hanno riportato escoriazioni e contusioni di lieve entità.

Al tg2 Angelino Alfano aveva detto che “stiamo contattando tutti gli italiani registrati in quel paese. Fin qui non abbiamo avuto fortunatamente riscontri negativi. Continuiamo a monitorare la situazione”. Il ministro degli Esteri ha aggiunto che “l’unità di crisi della Farnesina è attiva 24 ore su 24 e non faremo mancare nessun sostegno se questo sarà necessario”. “Ma fortunatamente – ha ribadito il capo della diplomazia italiana – fin qui le cose sono andate dal nostro punto di vista senza accertamenti negativi e dunque continuiamo in questa direzione”. Alfano ha quindi sottolineato che “occorre combattere uniti e combattere uniti contro il terrore significa battersi per la libertà, perché chi ha paura non è libero e loro vogliono esattamente toglierci la libertà”. “La comunità nazionale – ha concluso – deve essere unita al popolo turco e al tempo stesso la comunità internazionale deve essere unita nella lotta contro il terrore”.

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Istanbul: almeno 13 morti vicino a stadio Besiktas. Si segue pista curda

E’ di almeno 13 morti e decine di feriti il bilancio provvisorio di una forte esplosione verificatasi in serata ad Istanbul, vicino allo stadio di Besiktas. Secondo la stampa locale potrebbe trattarsi di un’autobomba e ci sarebbe stata una sola esplosione, e non due come si pensava all’inizio.

Sono soprattutto poliziotti antisommossa i coinvolti dall’esplosione. Secondo i media locali, si sarebbe trattato di un’autobomba contro un bus anti-sommossa delle forze dell’ordine.

L’attentato terroristico è avvenuto nello stesso giorno in cui il Parlamento ha iniziato ad esaminare il pacchetto di riforme costituzionali che porteranno la Turchia a essere una Repubblica Presidenziale come vuole da sempre il presidente Recep Tayyip Erdogan.

La pista principale è quella del terrorismo curdo, sia il Pkk che gli scissionisti del Tak infatti, utilizzano la tattica dell’autobomba per colpire le forze di sicurezza turche. A far cadere la pista Isis il fatto che i terroristi abbiano atteso il deflusso dei tifosi del Bursaspor per colpire, evitando così deliberatamente di colpire i civili e causare un’autentica strage.

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