Barni a Fosdinovo: “Importante che i giovani respirino idee e valori della Resistenza”

FIRENZE – “E’ un progetto di grande qualità che la regione Toscana sostiene con convinzione anche quest’anno. Personalmente sono venuta qui per la prima volta alcuni mesi fa e ho potuto apprezzare non solo il museo e la bellezza naturale di questo luogo, ma anche la competenza e l’entusiasmo degli Archivi della Resistenza. Adesso vedo il bel programma del festival e sono certa che anche quest’anno ci saranno moltissime persone e molti ragazzi. In un momento storico come questo, in cui vediamo il ritorno di intolleranza, razzismo, autoritarismo e purtroppo chiusura ed abbrutimento nelle persone, molte delle quali sfogano la loro frustrazione contro coloro che ritengono ‘diversi’, è particolarmente importante che le giovani generazioni si possano incontrare in un contesto contraddistinto da quel patrimonio di idee e valori che ci deriva dall’esperienza della Resistenza”.
Lo ha affermato la vicepresidente della regione Toscana ed assessore alla Cultura, Monica Barni, intervenendo all’inaugurazione della quindicesima edizione del festival Fino al cuore della rivolta, dedicato ai temi della Resistenza, cinque giorni di dibattiti, spettacoli, concerti in programma fino a martedì 6 agosto nelle aree interne ed esterne del Museo audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo. Il festival è organizzato dagli Archivi della Resistenza. L’edizione di quest’anno è dedicata alla memoria del musicista ed autore antifascista Paolo Ciarchi.

La vicepresidente Barni, dopo aver ringraziato per “la competenza e l’entusiasmo” di Simona Mussini ed Alessio Giannanti degli Archivi, ha ringraziato anche chi, come loro, “ogni giorno, con il proprio lavoro volontario, si impegna per la costruzione di un mondo migliore” e ha ricordato che “in Toscana sono moltissime le persone che lavorano per mantenere viva la memoria e sanno bene che memoria non significa mera celebrazione, commemorazione, ma anzi esercizio attivo di conoscenza e di educazione”.
La Toscana è stata fra le prime regioni d’Italia a mettere in campo politiche attive per la memoria.
“La complessità degli eventi bellici e la violenza nazifascista anche sui civili hanno lasciato segni indelebili nei nostri territori”, ha aggiunto la Barni, motivo per il quale “dalla fine degli anni Novanta è stato promosso un lavoro importantissimo di ricerca storica sulle stragi nazifasciste” e “la Toscana è stata la prima regione a darsi una apposita legge per salvarne la memoria”.

Dopo il saluto dei rappresentanti istituzionali, la vicepresidente Barni ha partecipato al dibattito “Orizzonti della memoria, tra politiche e territori”, incentrato sui valori della Resistenza e l’importanza della sua memoria, assieme all’antropologo Paolo De Simonis e allo storico Paolo Pezzino.

 

 

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Suvignano, Bugli: “I toscani se la sono ripresa, sarà luogo di idee, lavoro e impegno”

FIRENZE – Se la legalità ha dei colori e dei suoni, questi, oggi, erano tutti a Suvignano, la grande tenuta confiscata alla mafia e dopo una lunga vicenda giudiziaria assegnata in gestione alla Regione Toscana. L’azzurro limpido del cielo, il verde già tinto di giallo dal sole dell’estate, i colori caldi della pietra e dei muri delle costruzioni e intorno un pezzo della Toscana più bella, la terra di Siena (siamo tra i comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo). E poi , naturalmente, i colori  e le voci della gente, i protagonisti di questa giornata: le famiglie, gli artisti, i rappresentanti del mondo dell’associazionismo e dei produttori della zona.
Oggi Suvignano ha aperto i suoi cancelli per questa grande festa, che ha sancito una vittoria grande della legalità e della democrazia sui poteri criminali.

“Sì, ce la siamo ripresa, i toscani se la sono ripresa – ha detto l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, che ha seguito per il governo regionale le fasi decisive della complessa vicenda – Questo è un bene importante, nel cuore prezioso della Toscana, finito nelle mani della mafia e oggi torna finalmente ai toscani. Sarà un luogo vivo, attivo, di idee e anche di produzione. Ci faremo una buona agricoltura, con prodotti biologici e di filiera corta, e chi lavorerà qui, lo farà garantito, sempre, dalla forza della legge e dei diritti. E sarà, naturalmente, un simbolo della lotta alla presenza della criminalità organizzata nella nostra regione. Daremo vita qui – annuncia – al luogo-simbolo su quanto la Toscana, in tutte le sue espressioni, istituzionali, sociali, culturali, ha fatto, fa e farà contro le mafie. Porteremo i ragazzi delle scuole a visitarla e nella tenuta già organizziamo campi estivi di lavoro per i giovani”.

Presente fin dalla mattinata a Suvignano Antonino De Masi,  imprenditore calabrese che da anni vive sotto scorta per aver denunciato il racket. “Cosa provo ad essere qui? Provo gioia – ha detto – Sono felice quando qualcosa che era brutto, diventa bello. Vorrei essere un semplice cittadino, che fa la sua attività per il futuro dei propri figli e dei suoi lavoratori, ma ora mi trovo in mondo più grande di me, dove mi ha portato la difesa dei miei valori. So di correre dei rischi, so che cercheranno di farmela pagare, ma sono determinato a far prevalere il mio essere un uomo libero”

Il programma della giornata, dopo l’esibizione della street art band “BadaBimBumBad”, che ha  guidato come un pifferaio gli ospiti sui sentieri della una terra riconquistata, prosegue con la performance di “Straligut teatro”  e la tavola rotonda “Conoscere le mafie, costruire la legalità” con l’assessore Bugli, i sindaci di Monteroni d’Arbia e Murlo, Gabriele Berni e Davide Ricci, De Masi e la giornalista Federica Angeli, sotto scorta anche lei dal 2013 per le sue inchieste sulla mafia romana.

Chiusura ancora in musica con i “Modena City Ramblers”

La tenuta e la sua vicenda
La storia giudiziaria della tenuta inizia con il giudice Giovanni Falcone, che nel 1983 sequestra l’azienda una prima volta all’imprenditore palermitano Vincenzo Piazza, sospettato di aver rapporti con Cosa Nostra. Il costruttore ne rientra successivamente in possesso. Tra il 1994 e il 1996 arriva il secondo sequestro, assieme ad un patrimonio di ben duemila miliardi di vecchie lire affidato alla gestione di un amministratore giudiziario. Poi, nel 2007, la condanna e la confisca definitiva.
Si è rischiato ad un certo momento, anni fa, che la tenuta fosse messa all’asta, con il rischio che potesse tornare alla mafia attraverso prestanome. Poi nei mesi scorsi, annunciata già da più di un anno, è arrivata l’assegnazione alla Regione, che la gestisce adesso attraverso Ente Terre, che già si occupa di altre proprietà demaniali o in gestione, fa sperimentazioni in campo agricolo e forestale.
La tenuta si estende attualmente su 640 ettari, tra il Comune di Monteroni d’Arbia (per la maggior parte) e quello di Murlo). Contiene una colonica di pregio, altri diciassette edifici e 21mila metri quadrati tra immobili e magazzini, una chiesetta di fianco all’edificio principale. In tutti questi anni di gestione attraverso l’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata ha continuato a funzionare l’agriturismo

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“Un viaggio fuori rotta. Nuove idee e itinerari di viaggio in Toscana”, lunedì a Roma la presentazione

FIRENZE – Il nuovo prodotto “Costa Toscana – Isole Toscane”, messo a punto da Toscana Promozione Turistica, sarà presentato martedì 4 giugno alle 17.30 presso la sede della Stampa estera in via dell’Umiltà 83 a Roma.

A illiustrare le novità delle proposte, contenute in “Un viaggio fuori rotta. Nuove idee e itinerari di viaggio in Toscana” saranno Stefano Ciuoffo, assessore al turismo della Regione Toscana e Francesco Palumbo, direttore dell’Agenzia Toscana Promozione Turistica.

Per info e partecipazioni costatoscana@mailander.it

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Donadoni al Bologna: “Idee chiare per il futuro” – La Repubblica


La Repubblica

Donadoni al Bologna: "Idee chiare per il futuro"
La Repubblica
Donadoni al Bologna: "Idee chiare per il futuro" (ansa) BOLOGNA. Diawara, arbitro e futuro. Questi i temi affrontati da Roberto Donadoni dopo la sconfitta contro il Milan, ultimo atto casalingo della stagione 2015-16. "Ci abbiamo provato – spiega il
Milan, serve un salto di qualità per la finale di Coppa ItaliaSport Mediaset
CM STADIO: Bologna-Milan 0-1, Rossettini e l'EuropaCalciomercato.com
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