Referendum, Beppe Grillo al seggio: “Se vince il Sì rispetteremo il verdetto. Ma andare comunque alle elezioni”

“Abbiamo fatto un grande lavoro, quindi l’importante, se dovessimo perdere, è non dare colpe a nessuno, abbiamo lavorato tutti bene. Se gli italiani hanno scelto una cosa diversa noi la rispettiamo”. Lo ha detto il leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo dopo il voto al seggio di Sant’Ilario, dove è arrivato intorno alle 17.30.

“Io credo che qualunque sia il responso, noi siamo decisi ad andare a elezioni in modo che poi, se verrà confermata questa leadership, rispetteremo il verdetto”, ha poi detto Grillo. Sul futuro del M5S, Grillo ha detto che da martedì “cominceremo sulla rete a condividere il programma su energia, politica estera difesa: cominciamo a lavorare. Stiamo lavorando già sulle persone”. Il programma, ha spiegato Grillo, “integrerà le cose non dette nel 2013”. A scegliere, in caso di vittoria del No, l’eventuale squadra di governo, sarà la rete: “Non avete ancora capito? Sceglierà la rete le persone: sono tutte cose condivise”, ha assicurato Grillo.

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Matteo Renzi su Facebook live: “Basta bufale sul referendum. Beppe Grillo teme il Sì dei 5 Stelle”

Secondo appuntamento in due giorni per Matteo Renzi e il suo #matteorisponde. Il premier di nuovo su Facebook live per rispondere alle domande dei cittadini. “Questa è una serata che dedichiamo a chi non odia, ci sono alcune persone che utilizzano in modo virale la propaganda, le bufale e la Rete. Si può non essere d’accordo su tutto, ma dimostriamo che noi non viviamo di propaganda”, ha detto Renzi. Il presidente del Consiglio ha annunciato che ad Amatrice arriveranno le prime 20 casette entro Natale. Il premier ha attaccato nuovamente Mario Monti: “Oggi un grande esperto di tasse, Mario Monti, sostiene che da quando ci siamo noi ci sono più tasse. Non ricordo un governo che ha aumentato le tasse più di quello di monti, mai fidarsi dei governi tecnici”.

Renzi mostra il fac-simile della scheda elettorale per il nuovo Senato


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M5S con Grillo a bordo dei treni pendolari per dire “no” alla riforma costituzionale

Alessandro Di Battista ha messo all’asta lo scooter, che in estate lo ha portato in giro da una città all’altra per dire “no” alla riforma costituzionale. Non serve più e il ricavato andrà invece ai terremotati. Niente più moto, bensì treni regionali sui quali viaggerà il Movimento 5 Stelle per opporsi al referendum del 4 dicembre.

La campagna sui treni dei pendolari partirà a novembre e vedrà in prima linea Alessandro Di Battista, presente in tutte le tappe. “Tra una stazione e l’altra darò appuntamento ai cittadini e parlerò con loro – dice all’Adnkronos – li inviterò a salire in treno con noi”. Stavolta Di Battista non viaggerà ‘in solitario’, come l’estate scorsa in scooter, ma sarà affiancato dagli altri parlamentari del Movimento. Che non faranno l’intero tour, ma animeranno le piazze con comizi e iniziative, e raggiungeranno il deputato romano tra una stazione e l’altra, in base alle appartenenze regionali dei singoli.

Il piano è stato approvato dall’assemblea dei deputati, che ha anche passato in rassegna grafiche e cartellonistica. Tra una tappa e l’altra a sorpresa arriverà anche Beppe Grillo. Non è ancora noto, ma di certo non mancherà per dare lo sprint finale.

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