Samsung, la Banca centrale della Corea del Sud taglia le stime del Pil a causa del flop del Galaxy Note 7

Quando il flop di un smartphone è così grande da determinare un taglio delle stime della crescita di un Paese. E’ il caso del Samsung Galaxy Note 7, il concorrente in pectore dell’iPhone 7: la sua produzione è stata bloccata due giorni fa dopo che circa un mese fa 2,5 milioni di esemplari erano stati richiamati in 10 Paesi a causa delle batterie agli ioni in litio esplose mentre il telefonino era in carica. Ora il flop intacca il Pil del Sud Corea, il Paese dove risiede il cervellone di Samsung. La Banca centrale, infatti, ha tagliato la stima del Pil per il prossimo anno, dal 2,9 al 2,8 per cento.

Il gruppo Samsung pesa per il 17% sulla ricchezza del Paese sudcoreano. Dopo l’annuncio dello stop alla produzione e del ritiro degli apparecchi dal mercato, il titolo è crollato in Borsa e Samsung ha tagliato le stime di utile di oltre il 33 per cento. “Una tale débâcle non può non avere impatto sull’economia del Paese”, ha dichiarato il governatore della banca di Corea, Lee Ju-Yeol. Samsung “rappresenta una parte importante nella nostra economia e abbiamo tenuto conto dell’impatto del blocco della produzione nelle nostre previsioni”, ha aggiunto.

Chi sorride a Samsung sono le agenzie di rating. Nonostante la decisione di fermare la produzione del Galaxy Note 7, Moody’s conferma il rating A1 e l’outlook stabile grazie al solido profilo finanziario. Secondo l’agenzia di rating, i costi dello stop alla produzione e del ritiro degli apparecchi presenti sul mercato possono salire da un trilione di won a 1,5 (da 900 milioni a 1,4 miliardi di dollari), ma restano sostanzialmente “gestibili”.

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Samsung agli italiani che hanno il Galaxy Note 7: “Spegneteli”

La Samsung non usa giri di parola: spegnete i Galaxy Note 7. La Samsung mette in guardia i possessori degli smartphone in Italia, meno i duemila, dopo aver deciso di ritirare il modello dal mercato per via dei casi di esplosione della batteria

“Samsung invita i consumatori a spegnere i Galaxy Note7 in proprio possesso e riconsegnarlo al punto vendita presso il quale è stato acquistato” si legge in una nota diffusa in Italia dal colosso sudcoreano. Sul mercato italiano, il prodotto non è mai stato ufficialmente messo in commercio, se non attraverso una prima fase di pre-ordine di circa 4.000 unità, di cui consegnate meno della metà. Per agevolare il processo di ritiro del Galaxy Note7, Samsung Electronics Italia ha messo a disposizione alcuni servizi tra cui: servizio di ritiro del prodotto, servizio di assistenza dedicato al numero verde 800 025 520, sito dedicato http://www.samsung.com/it/note7exchange/.

“A tutti i consumatori, che hanno effettuato il pre-ordine, Samsung Electronics Italia garantisce il rimborso totale e immediato dell’importo versato. Sempre a questi consumatori, verranno inoltre spediti subito dopo la restituzione del Galaxy Note7, i premi promessi in fase di pre-ordine” continua la nota firmata da Carlo Barlocco, presidente di Samsung Electronics Italia.
“A livello internazionale, stiamo lavorando con organismi di regolamentazione competenti per investigare i casi recentemente segnalati che coinvolgono esclusivamente il modello Galaxy Note7” continua “Poichè la sicurezza dei consumatori rimane la nostra massima priorità, Samsung ha chiesto a livello globale a tutti gli operatori telefonici e ai distributori partner, di interrompere le vendite e le sostituzioni dei Galaxy Note7. Siamo un leader tecnologico responsabile e fortemente impegnato nel far sentire i nostri clienti in ogni istante sicuri, entusiasti e ispirati, mantenendo alta l’eccellenza dei nostri prodotti. Vogliamo dimostrare di essere concretamente vicini ai nostri consumatori italiani e per questo stiamo lavorando ad un programma dedicato per ringraziarli della fiducia che ci stanno dimostrando”.

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