Incendi, fiamme sull’Argentario: sul posto due elicotteri regionali. In arrivo altri due mezzi nazionali

FIRENZE – Incendio in corso nei boschi a Torre Argentera, sul Monte Argentario nel grossetano. Una colonna di fumo e fiamme alte sono state segnalate attorno alle 14.15: più cittadini hanno telefonato da Porto Santo Stefano, da dove la torre è ben visibile. La mobilitazione delle squadre per cercare di contenere il rogo è stata velocissima e attorno alle tre del pomeriggio si sono levati in volo anche due elicotteri della flotta regionale:  il primo partito da Grosseto ed il secondo, dieci minuti più tardi, da Siena.

Le operazioni sono ancora in corso. A terra sono impegnate, informano dalla sala operativa della Regione, tre squadre ed una quindicina di persone, tra volontari, operai comunali e vigili del fuoco. La direzione è stata affidata al responsabile antincendi dell’Unione dei Comuni delle Colline metallifere. E’ stato richiesto anche l’intervento di un mezzo aereo nazionale e sono già in arrivo un canadair e un elicottero dell’esercito. La prima stima al momento è di 8 ettari di superficie di macchia mediterranea bruciata. Il fronte è di 800 metri, con vento di maestrale.  

Il periodo che va dal 1 luglio (anticipato quest’anno al 10 giugno per l’emergenza siccità) fino al 31 agosto è quello a più elevato rischio di incendio. In questi due mesi, vige il divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali su tutto il territorio regionale. La Regione invita i cittadini alla massima attenzione, ricordando che la maggioranza degli incendi boschivi è causata da mano umana, per comportamenti superficiali o dolosi.  In caso di avvistamento di incendio, segnalare tempestivamente ai seguenti numeri: 800425425 – Numero verde Sala operativa antincendi boschivi regionale, 115 – Vigili del Fuoco.

Archivio notizie

Incendio a Montesilvano, senegalese si appende al cornicione per sfuggire alle fiamme. Poi perde la presa e cade: morto

Si sono svegliati di soprassalto, il loro appartamento al sesto piano era invaso dal fuoco, istintivamente sono andati verso una finestra. Uno dei due ha trovato una nicchia sicura, l’altro ha resistito per un po’ reggendosi al cornicione, ma poi ha perso la presa ed è precipitato nel vuoto. E’ morto così, a Montesilvano, Ndiaga Diallo, 52enne senegalese. Il connazionale con cui divideva l’appartamento in via Isonzo, 46enne, è stato salvato dai Vigili del Fuoco che lo hanno raggiunto con l’autoscala. E’ stato ricoverato in ospedale a Pescara con una seria intossicazione. Il rogo si sarebbe sviluppato nel soggiorno-cucina dell’appartamento che è stato dichiarato inagibile e ora è sotto sequestro.

I due senegalesi risultano irregolari in Italia, secondo quanto accertato dai Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Vincenzo Falce, che ora indagano per capire le cause dell’incendio.

Le finestre “piene di fiamme”, i due uomini che chiedevano aiuto, persone in strada che urlavano “state fermi, i soccorsi stanno arrivando”: così un testimone ripercorre i drammatici momenti dell’incendio di via Isonzo. “Proprio quando stava intervenendo l’autoscala, uno dei due ha perso l’appiglio ed è caduto” aggiunge. “Io urlavo ‘calma calma!’ – racconta tra le lacrime una donna – Dicevamo a quel ragazzo di stare fermo, ma purtroppo all’improvviso è caduto”. “Ero sul terrazzo, ho visto due finestre piene di fuoco e quelle due persone che chiedevano aiuto. In quel palazzo abitano molti stranieri, tutte persone tranquille. Abbiamo buoni rapporti di vicinato” racconta un altro residente. “Ho sentito un forte rumore di calcinacci e odore di bruciato, ma solo quando sono uscito mi sono reso conto che a bruciare era un appartamento sul mio stesso pianerottolo.

Una volta arrivati, i soccorritori hanno fatto evacuare l’edificio” riferisce un inquilino. Due le squadre dei Vigili del Fuoco intervenute, partite – subito dopo la prima di tante chiamate pervenute ai numeri di emergenza – una da Montesilvano, un’altra da Pescara, con un’autobotte e l’autoscala che ha avuto qualche difficoltà a passare, ostacolata da un palo e da un grosso albero. Stando alle prime informazioni, l’appartamento distrutto sarebbe di proprietà di un altro senegalese. Il pm Rosangela Di Stefano ha disposto l’autopsia sul corpo del 52enne.

Notizie Italy sull’Huffingtonpost