Cooperative di comunità, istruzioni per l’uso. Giornata di lavoro con l’assessore Bugli

FIRENZE – Si chiama “Reti e bussole, orientamento per cooperative di comunità” ed è una giornata che la Regione, in collaborazione con Anci Toscana, organizza per promuovere gli strumenti a disposizione delle cooperative di comunità che si sono formate in Toscana a seguito del bando lanciato dalla Regione, che ha stanziato per questo un milione e duecentomila euro. Domani, venerdì 28 giugno in Sala Pegaso, a Palazzo Strozzi Sacrati (piazza Duomo 10, Firenze), dalle 10 alle 17, tutti gli attori delle 25 cooperative attive in Toscana potranno confrontarsi sui problemi affrontati nel corso delle loro esperienze.

Le cooperative di comunità, come noto, sono uno strumento che vede la partecipazione attiva di tutti gli abitanti di un paese, che fa squadra attorno ad alcuni punti di forza per trovare nuove opportunità di sviluppo e scongiurare così lo spopolamento e l’abbandono tipici di tante realtà rurali, montane o marginali attraverso forme di economia collaborativa.

Per far fare ulteriori passi avanti a una realtà che ha visto adesioni entusiastiche da parte di tante comunità coinvolte, enti locali e cittadini, la Regione sta lavorando ad una proposta di legge su questo tema. Ne parlerà l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli intervenendo alle 10 dopo l’apertura dei lavori.
Seguiranno una sessione di formazione per i membri delle cooperative e, nel pomeriggio, alle 15, workshop e simulazioni su casi di studio. 

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Cooperative di comunità, oggi la presentazione di quella di Petroio. Bugli: “Nuove opportunità per crescere”

FIRENZE – L’obiettivo è quello di rilanciare il piccolo borgo di Petroio creando una cooperativa di comunità che metta in contatto residenti ed imprese del territorio per recuperare competenze e professionalità, migliorare le condizioni di vita e valorizzare la realtà locale anche a fini turistici. E’ questa la scommessa su cui oggi si gioca tutto la frazione del comune di Trequanda, provincia di Siena, un angolo di Toscana su un colle a cavallo fra la Val di Chiana e la Val d’Orcia.

La cooperativa si chiama “Vivi Petroio” ed è stata presentata oggi a Petroio a Palazzo Brandano, alla presenza dell’assessore alla presidenza della Regione Vittorio Bugli. Il via all’iniziativa è stata l’occasione per un confronto sul tema delle cooperative di comunità e dei risultati che questo strumento sta raggiungendo in Toscana.

“Se le opportunità non ci sono bisogna crearle. Questa frase che è stata detta oggi esemplifica bene l’entusiasmo che vedo qui nei giovani, tanti, che si sono coinvolti in questo progetto. Hanno le idee chiare e alle spalle un percorso serio, lungo e ben costruito, per gestire al meglio questo bellissimo Palazzo per l’accoglienza dei turisti e per far crescere il paese anche riscoprendo i valori del territorio, la terracotta, i prodotti gastronomici tipici”. Così l’assessore Bugli ha commentato la presentazione del progetto. “Questa attenzione sul fattore comunità è molto importante – ha aggiunto – per questo dobbiamo tenere in rete questi motori pensanti che si stanno costruendo, per ora, su 25 territori: tante ide diverse ma che, insieme, possono servire a queste comunità per crescere e risolvere i propri problemi. Entro giugno faremo una giornata per fare il punto sulle esperienze in corso a livello regionale e spero che si possano trovare nuove risorse per rispondere, con un nuovo bando, al forte interesse che viene dai territori”.

Lorenzo Chiani, presidente della cooperativa Vivi Petroio ha ricordato che l’idea di unire forze e competenze locali per creare una cooperativa e rilanciare il borgo a Petroio viene da lontano. Già tre anni fa i primi incontri. Poi l’idea si è concretizzata ed è diventata un vero e proprio progetto. Un sogno che, quando la Regione ha pubblicato il bando, si è potuto finalmente realizzare.  

“Le cooperative di comunità – ha ricordato Bugli – sono uno strumento che vede la partecipazione di tutti gli abitanti di un paese, che fa squadra attorno ad alcuni punti di forza, per trovare nuove opportunità di sviluppo e scongiurare così lo spopolamento e l’abbandono tipici di tante realtà rurali, montane o marginali attraverso forme di economia collaborativa. La Regione crede nel progetto e ha deciso di finanziarlo stanziando un milione e 200 mila euro”.

Ad oggi i progetti approvati sono 25. In provincia di Siena sono 5 le cooperative già costituite che, puntando di volta in volta su alcuni elementi individuati come trainanti per il proprio sviluppo, si impegnano poi a reinvestire gli utili in servizi e opere di manutenzione in collaborazione con le amministrazioni comunali.

Petroio, con i suoi trecento residenti punta a creare e gestire nel borgo, proprio a Palazzo Brandano, un albergo diffuso e un piccolo negozio di artigianato locale, residenti e imprese insieme. Nei progetti c’è anche un bar e uno spaccio alimentare oggi a rischio e da salvare. Ma per favorire la nascita di nuove professioni si punta anche alla creazione di uno spazio coworking con tanto di wifi, alla realizzazione e gestione di un infopoint turistico (con tanto di sito web che racconti il territorio). E poi c’è l’intenzione di dar vita a spazi e servizi per le prima necessità e la salute, il mercato di prodotti agricoli o servizi per gli anziani.
 

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