Piogge e temporali, codice giallo su costa e Toscana centro-settentrionale

FIRENZE – Condizioni di tempo instabile stanno interessando la Toscana. Nelle ore più calde della giornata possibili rovesci o temporali in Appennino, con occasionali colpi di vento e grandinate. Dalla tarda serata, e per tutta la notte, possibilità di temporali di forte intensità sulla costa centro-settentrionale e aree adiacenti e sulle zone interne centro-settentrionali. Dalla tarda mattina di domani, e fino a tutto il pomeriggio, possibili temporali in Appennino, accompagnati da occasionali colpi di vento e grandinate.

Per questo la Sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un codice giallo, con validità dalle ore 21 di oggi, domenica 7 luglio, fino alle ore 10 di domani, lunedì 8 luglio, che interessa la costa e le zone interne della Toscana centro-settentrionale.

Dettagli e consigli sui comportamenti da adottare si trovano all’interno della sezione “Allerta meteo” del sito della Regione Toscana, all’indirizzo http://www.regione.toscana.it/allertameteo.

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Turismo, codice identificativo affitti brevi. Ciuoffo: “Il Governo utilizzi esperienze già in atto come in Toscana”

FIRENZE -“Mi compiaccio che il Governo abbia deciso di imboccare la strada che in Toscana è già una realtà dal primo marzo scorso. Da noi è pienamente operativa la piattaforma online unica, come previsto dalla nostra legge regionale: i locatori possono caricare i propri dati e registrare così ogni operazione. Ad oggi sul sistema regionale per le locazioni turistiche abbiamo superato le 21mila registrazioni e i numeri ci dicono che il sistema funziona e che chi vuole stare in regola lo può fare se diamo gli strumenti giusti”. Così l’assessore al turismo, Stefano Ciuoffo, commenta l’emendamento al Decreto crescita annunciato dal ministro Gian Marco Centinaio, che dovrà passare al vaglio e al voto del Parlamento per diventare realtà, per prevedere l’istituzione di un codice identificativo per ogni locazione turistica.

“Gli aspetti fiscali – prosegue Ciuoffo – non sono di competenza regionale e quindi rivolgo al ministro l’appello affinché il MEF, che ancora non lo ha fatto, emani il regolamento previsto dall’articolo 4 del decreto legislativo 50 del 2017 per definire la soglia oltre la quale si svolga attività imprenditoriale in caso di locazione turistica di non modica entità e per poter quindi equiparare ogni attività di impresa alla stesse regole”.

“Mi permetto di aggiungere – continua – che è piuttosto singolare che il ministro debba ricorrere allo strumento dell’emendamento a un Decreto presentato dal Governo, sperando che il Parlamento lo approvi, quando l’esecutivo stesso avrebbe potuto farlo in sede di Consiglio dei ministri. Con le altre regioni sollecitiamo il ministro a trovare uno spazio più rilevante all’interno del Governo per tutelare gli interessi del mondo del turismo, questo è quello che interessa alla Toscana – sottolinea l’assessore – e per questo il mio auspicio è che a Roma si valorizzino le esperienze positive già esistenti in regioni come Toscana, Lombardia, Liguria, Veneto che vedono già codici attivi senza moltiplicare gli adempimenti per i cittadini. Da questo punto di vista – annota l’assessore – stupisce anche chi oggi esalta questa ipotesi lanciata dal ministro come la soluzione tanto aspettata quando tre mesi fa criticò la Toscana per l’avvio di questa misura parlando di inutili ‘fughe in avanti’. Ma se nel frattempo hanno cambiato idea, va bene”.

“Sul Tax credit – conclude Ciuoffo – segnalo, come ha fatto il ministro stesso oggi, che questo Governo sbaglia ad aver tolto questa misura istituita dai Governi precedenti che avevano colto quanto fosse importante per le piccole strutture fuori dalle grandi catene avere degli incentivi e degli sgravi per ammodernarsi. Se lo ammette lo stesso ministro Centinaio che il Governo è stato sordo su questo punto,  allora mi auguro che il mondo della ricettività italiana si faccia sentire maggiormente prima che si dirottino le risorse verso altri lidi”.

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Codice Celiachia, al via da sabato 1 giugno. Sostituisce il buono cartaceo

FIRENZE – Da oggi, sabato 1 giugno, come già annunciato più volte, entra in vigore in Toscana il Codice Celiachia, che consentirà ai pazienti con morbo celiaco o dermatite erpetiforme di prendere i prodotti alimentari specifici semplicemente esibendo un codice abbinato alla tessera sanitaria. Non saranno quindi più validi i buoni cartacei in uso finora.

Le istruzioni per i ritardatari

Chi ancora non è in possesso del proprio Codice Celiachia può andare a ritirarlo al Servizio farmaceutico integrativo della propria Asl di appartenenza. Gli indirizzi degli sportelli e i relativi orari sono disponibili sul sito della Regione Toscana, nelle pagine dedicate alla celiachia, e sui siti delle Aziende sanitarie toscane.

Cos’è il Codice Celiachia

Il Codice Celiachia è un codice numerico rilasciato dall’azienda sanitaria di riferimento, che il paziente celiaco potrà utilizzare per acquistare i prodotti alimentari specifici nei supermercati della grande distribuzione organizzata, le farmacie, parafarmacie e gli altri esercizi commerciali comunque convenzionati, su tutto il territorio regionale (in tutto 900 esercizi).

Il Codice Celiachia rientra nel progetto regionale Cel@RT, che prevede la dematerializzazione dei buoni cartacei e l’introduzione di una piattaforma informatizzata per la gestione di tutto il processo.

Per informazioni e aiuto

 

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Beppe Grillo garantista con le mani libere. Arriva il Codice etico M5S, avviso di garanzia non comporta sempre sanzioni

Il Movimento 5 Stelle si dota di un codice etico, che rivede in senso garantista le norme interne di comportamento dei portavoce eletti, ma affida grande discrezionalità a Beppe Grillo in qualità di garante e ai probiviri: non basta l’avviso di garanzia a imporre le dimissioni di un rappresentante dei 5 Stelle, la parola viene affidata al Collegio dei probiviri e al Comitato d’appello, che valutano caso per caso. È invece sufficiente un comportamento eticamente inaccettabile, anche se non con conseguenze penali, per portare a provvedimenti. Allo stesso tempo, in caso di condanna – a cui vengono equiparati patteggiamento e prescrizione – si procede a sanzioni.

Sul blog di Grillo si informa che il “Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle in caso di coinvolgimento in vicende giudiziarie” sarà votato online a partire dalle 10 per la ratifica da parte degli iscritti entro il primo luglio 2016 con documento certificato.

Il codice etico si sviluppa in 7 punti. Lo scopo è “garantire una condotta, da parte dei portavoce eletti, ispirata ai principi di lealtà, correttezza, onestà, buona fede, trasparenza, disciplina e onore, rispetto della Costituzione della Repubblica e delle leggi”. I portavoce del Movimento 5 Stelle “perseguono gli obiettivi del Movimento, così come indicati nel Non Statuto o negli altri atti interni di indirizzo”; hanno il “dovere di adempierle con disciplina e onore”; si richiedono “comportamenti eticamente ineccepibili, anche a prescindere dalla rilevanza penale degli stessi”. È necessario astenersi “da comportamenti suscettibili di pregiudicare l’immagine o l’azione politica del MoVimento 5 Stelle”.

Giudici sono il Collegio dei probiviri o il Comitato d’appello. Quando hanno notizia di una vicenda giudiziaria, “compiono le loro valutazioni in totale autonomia”. Viene considerato “grave dal Garante o dal Collegio dei probiviri con possibile ricorso del sanzionato al Comitato d’appello” il comportamento del portavoce eletto “anche durante la fase di indagine, quando emergono elementi idonei ad accertare una condotta che, a prescindere dall’esito e dagli sviluppi del procedimento penale, sia già lesiva dei valori, dei principi o dell’immagine del MoVimento 5 Stelle. La condotta sanzionabile può anche essere indipendente e autonoma rispetto ai fatti oggetto dell’indagine”.

In caso di autosospensione, M5S la accetta “senza che ciò implichi di per sé alcuna ammissione di colpa o di responsabilità. L’autosospensione non vincola né condiziona né preclude il potere del Garante, del Collegio dei Probiviri e del Comitato d’appello di adottare eventuali sanzioni disciplinari. Tuttavia, l’autosospensione può essere valutata quale comportamento suscettibile di attenuare la responsabilità disciplinare”.

Beppe Grillo in quanto garante, insieme al Collegio dei Probiviri o il Comitato d’Appello “valutano la gravità dei comportamenti tenuti dai portavoce, a prescindere dall’esistenza di un procedimento penale”. Viene considerata “grave ed incompatibile con il mantenimento di una carica elettiva quale portavoce del MoVimento 5 Stelle la condanna, anche solo in primo grado, per qualsiasi reato commesso con dolo”. Sono “equiparate alla sentenza di condanna” il patteggiamento e l’estinzione del reato per prescrizione. Viene invece “rimessa all’apprezzamento discrezionale del Garante, del Collegio dei Probiviri con possibile ricorso del sanzionato al Comitato d’appello la valutazione di gravità ai fini disciplinari di pronunzie di dichiarazione di estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova, di sentenze di proscioglimento per speciale tenuità del fatto, di dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione”.

Quanto al semplice avviso di garanzia, “non comporta alcuna automatica valutazione di gravità dei comportamenti potenzialmente tenuti dal portavoce stesso”. Spetta sempre alla discrezionalità di Beppe Grillo, del Collegio dei Probiviri o del Comitato d’appello “la valutazione della gravità di fatti che configurano i c.d. reati d’opinione ipotesi di reato concernenti l’espressione del proprio pensiero e delle proprie opinioni, ovvero di fatti commessi pubblicamente per motivi di particolare valore politico, morale o sociale”.

Il Codice stabilisce “l’obbligo di informare immediatamente e senza indugio” dell’esistenza di procedimenti penali o di sentenze di condanna che li riguardano. “Ogni sindaco e presidente di regione eletto nelle liste del MoVimento 5 Stelle è tenuto a far rispettare il presente codice etico”.
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