Tensione Cisl, verso commissariamento categoria statali

Sale la tensione all’interno della Cisl, con la categoria degli statali ormai a un passo dal commissariamento. In queste ore è riunito il comitato esecutivo del sindacato guidato da Annamaria Furlan proprio per votare l’azzeramento dei vertici della categoria del pubblico impiego, la Fp, dopo l’esito di ispezioni che secondo l’organo centrale della segreteria confederale avrebbero rilevato tessere regolari solo in 7 federazioni territoriali su oltre 70 appartenenti alla categoria. Accuse che per il numero uno della federazione, Giovanni Faverin, corrispondono a “falsità”, contro cui si riserva di agire “in ogni sede competente”.

A suo sostegno sono arrivati nella Capitale oltre 150 dirigenti sindacali, che hanno protestato all’ingresso dell’esecutivo, che si è tenuto a porte chiuse. I rapporti di forza all’interno vedono prevalere le posizioni a favore del commissariamento, anche se ci sarebbe una minoranza che si oppone. Fonti ben informate dicono che le prime votazioni, sulle richieste sollevate dalla Fp per il rinvio dell’incontro e sulla illegittimità della convocazione d’urgenza, sarebbero finite 16 a 44. E tra quei 16, oltre alla federazione dei pubblici, ci sarebbero i metalmeccanici della Fim, le categorie della scuola, dei trasporti e delle poste. A livello territoriale con Faverin sarebbero schierati i sindacalisti della Sicilia, del Friuli, del Molise e dell’Abruzzo. Guardando ai segretari confederali, la partita finisce 3 contro 8.

E, come noto, all’interno della segreteria confederale, cuore del sindacato stesso, sono contrari al commissariamento Giuseppe Farina, Giovanni Luciano e Maurizio Bernava. Ed è stato proprio Bernava, dalle pagine del Corriere della Sera, a lanciare nei giorni scorsi un duro attacco contro il dossieraggio. Il riferimento era rivolto anche al caso della Campania, dove la struttura territoriale della Cisl è stata da poco commissariata. E adesso l’ex segretaria partenopea, Lina Lucci, è tra i sindacalisti in protesta.

Insomma il clima si surriscalda in un momento delicato per il sindacato di via Po, visto che si sta per aprire la stagione congressuale, con Furlan che si ricandiderà a leader. In particolare stanno vivendo un fase calda i lavoratori del pubblico impiego, per i quali a breve dovrebbe sbloccarsi la contrattazione, dopo sette anni di blocco. Se dovesse saltare la poltrona di Faverin, la segreteria confederale avrebbe già pronto un commissario, si fa infatti da più parti il nome di Maurizio Petriccioli.

Ma probabilmente la battaglia non si chiuderà con la vicenda sulle tessere false (si stima circa 50 mila) della Fp, che tra l’altro a livello contributivo è la federazione più ricca di tutta la Cisl. D’altra parte dopo le dimissioni dell’ex segretario generale, Raffaelle Bonanni, per accuse sul trattamento pensionistico, la serenità non sembra sia mai stata del tutto recuperata.
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