Corea del Sud, impeachment per la presidente Park dopo lo scandalo corruzione: “Chiedo scusa”

Il Parlamento della Corea del Sud ha votato a favore dell’impeachment per la presidente Park Geun-hye, in relazione a uno scandalo di corruzione, sospendendo i suoi poteri. La Corte costituzionale deciderà se confermare la mozione e rimuovere Park dall’incarico o respingerla e reintegrare il capo di Stato in servizio. Park Geun-hye ha rinnovato le scuse al Paese e ha sollecitato tutti i ministri a “minimizzare il più possibile” il vuoto di governo stabilizzando e a stabilizzare “il sostentamento della popolazione”.

Il via libera all’impeachment è giunto ad ampia maggioranza, con 234 voti a favore e 56 contrari, il che significa che anche decine di membri del partito conservatore Saenuri della presidente hanno sostenuto la mozione per rimuoverla dall’incarico. Perché il testo passasse era necessario il sì di almeno 200 deputati sui 300 seggi da cui è composto il Parlamento. Sette voti sono risultati nulli, due persone si sono astenute e un parlamentare non ha partecipato alla votazione. Per decidere, la Corte costituzionale ha 180 giorni di tempo, e intanto i poteri di Park vengono assunti immediatamente ad interim dal primo ministro in carica, Hwang Kyo-ahn.

Park, 64 anni, è accusata di collusione con un’amica ed ex collaboratrice per fare pressioni su grandi imprese affinché facessero donazioni a due fondazioni messe in piedi per sostenere le sue iniziative politiche. Rischia di essere accusata, fra le altre cose, di abuso di potere e corruzione. Il mandato di Park, che dura cinque anni, doveva scadere a febbraio del 2018. La presidente ha negato di avere commesso reati, ma si è scusata per quella che ha definito disattenzione nei rapporti con l’amica Choi Soon-sil. Park è da settimane sotto pressione affinché si dimetta, ma questa settimana ha detto che avrebbe aspettato il pronunciamento della Corte sul voto di impeachment. Nelle ultime sei settimane manifestazioni di massa si sono tenute nella capitale Seul ogni sabato per spingerla a lasciare e i sondaggi mostrano grande sostegno dell’opinione pubblica al suo impeachment. Esiste un precedente nella storia della Corea del Sud: nel 2004 il Parlamento approvò l’impeachment per l’allora presidente Roh Moo-hyun; i suoi poteri furono sospesi per 63 giorni, ma poi la Corte costituzionale ribaltò la decisione dell’aula.


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Deborah accusa i medici: “Hanno rovinato mio figlio, chiedo giustizia”

“Mio figlio è stato rovinato dai medici. Per lui chiedo giustizia”. Sono queste le parole di Deborah, madre del piccolo Benedetto, nato con gravi problemi dopo un parto molto difficile. La donna racconta la sua storia al quotidiano la Repubblica.

“Era ora”. Nella sua casa del piccolo paese alle pendici dell’Etna, Deborah accoglie così la notizia della sospensione di quelle tre ginecologhe che, nel giorno più brutto della sua vita, l’hanno costretta a partorire con grande ritardo mentre il bimbo che portava in grembo, perfettamente sano fino a quel momento, soffocava stretto dal cordone ombelicale senza ossigeno per chissà quanto tempo. Quello stesso bambino che ora, a un anno e cinque mesi, non parla e non cammina come tutti i suoi coetanei e trova pace solo cullato tra le braccia della mamma che non lo abbandona un attimo.

Deborah Percolla, 26enne impiegata delle Poste, e suo marito in cerca di un lavoro vivono dal 2 luglio dell’anno scorso questa tragedia con grande forza d’animo sorretti e protetti dalle famiglie e dagli amici. E non hanno alcuna voglia di pubblicità. Per questo hanno deciso d bloccare i profili Facebook e di parlare per il tramite del legale a cui hanno chiesto, subito dopo il parto, di presentare un esposto denunciando i medici del reparto di ginecologia dell’ospedale Santo Bambino che — stando alla ricostruzione della Procura — si sarebbero rifiutati di effettuare il parto cesareo che probabilmente avrebbe salvato il piccolo solo per evitare di andare oltre l’orario di lavoro. E per di più senza avvertire della situazione i colleghi subentranti in turno e falsificando le cartelle cliniche.

«L’unica cosa che voglio — dice la giovane mamma attraverso l’avvocato Gianluca Firrone — è che venga fatta chiarezza e accertate e punite le responsabilità senza sconti per nessuno. È inaudito che, soprattutto in un ospedale pubblico che deve garantire la massima sicurezza a madri e figli, avvenga un fatto del genere. Non deve capitare più a nessuno di entrare sani e felici e uscire devastati come è successo a noi».

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Le lacrime di Vidal: “Chiedo scusa, farò il massimo per vincere la … – Corriere della Sera


Corriere della Sera

Le lacrime di Vidal: "Chiedo scusa, farò il massimo per vincere la
Corriere della Sera
(Agr) "Voglio chiedere scusa ai miei compagni di squadra, allo staff tecnico, ai dirigenti e a tutto il Paese". Arturo Vidal non è riuscito a trattenere le lacrime davanti alla stampa dopo l'incidente stradale che lo ha visto coinvolto. Tornato nel ritiro della Nazionale …
VIDAL, FRONTALE CONLA SIGNORAQuotidiano.net
Incidente stradale per Vidal: patente ritirata. "Mi vergogno, chiedo La Repubblica
Vidal, le scuse in lacrime: "L'incidente è colpa mia, mi vergogno"Il Sole 24 Ore
La Stampa –La Gazzetta dello Sport –ANSA.it
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