Colore delle pareti della Camera da letto – Consigli e Suggerimenti

Il colore delle pareti della camera da letto può avere un impatto significativo sull’atmosfera generale della stanza. La scelta del colore giusto può creare una sensazione di pace, relax e tranquillità, mentre una scelta sbagliata potrebbe causare stress e ansia. Ecco alcuni consigli e suggerimenti su come scegliere il colore perfetto per le pareti della tua camera da letto.

  1. Scegli un colore che ti piace Prima di tutto, scegli un colore che ti piace. Dopotutto, la tua camera da letto è il tuo spazio personale, quindi dovrebbe rispecchiare il tuo gusto personale. Se sei indeciso, prova a cercare ispirazione online o sfoglia riviste di design per trovare idee.
  2. Considera la luce naturale della stanza La quantità di luce naturale che entra nella tua camera da letto può influire sulla percezione del colore. Se la tua stanza ha molta luce naturale, potresti scegliere un colore più scuro. D’altra parte, se la tua stanza ha poca luce naturale, potresti optare per un colore più chiaro o addirittura bianco.
  3. Tieni conto delle dimensioni della stanza La dimensione della tua camera da letto può influire sulla scelta del colore delle pareti. Se la tua stanza è piccola, scegli un colore più chiaro per far sembrare la stanza più grande. D’altra parte, se la tua stanza è grande, potresti optare per un colore più scuro per creare un’atmosfera accogliente.
  4. Opta per colori rilassanti La camera da letto è un luogo di riposo e relax, quindi evita colori troppo vivaci o accesi che potrebbero causare stress e ansia. Opta invece per colori rilassanti come il blu, il verde e il grigio. Questi colori possono aiutare a creare una sensazione di tranquillità e serenità.
  5. Crea un contrasto con gli arredi Se hai già scelto i mobili della tua camera da letto, potresti optare per un colore delle pareti che crei un contrasto con gli arredi. Ad esempio, se hai mobili in legno scuro, potresti optare per un colore delle pareti più chiaro per creare un contrasto interessante.
  6. Sperimenta con la finitura La finitura della pittura può influire sull’aspetto generale del colore delle pareti. Ad esempio, una finitura opaca può creare un’atmosfera più rilassante, mentre una finitura lucida può dare un effetto più elegante. Sperimenta con diverse finiture per trovare quella giusta per la tua camera da letto.

In sintesi, scegliere il colore delle pareti della tua camera da letto richiede un po’ di pianificazione e di attenzione ai dettagli


Colore delle pareti della Camera da letto – Consigli e Suggerimenti

Legge elettorale, nuovo rinvio alla Camera. I lavori in commissione procedono a rilento e l’approdo in aula slitta ancora

Nulla da fare per la riforma della legge elettorale, che registra l’ennesimo rinvio alla Camera. L’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali di Montecitorio, infatti, ha preso atto che l’esame della riforma non potrà terminare entro lunedì 27 marzo, data in cui è calendarizzata in aula, e ha concordato di inviare una lettera alla presidente della Camera, Laura Boldrini, per comunicare l’impossibilità dell’approdo in aula la settimana prossima.

Il presidente della commissione, Andrea Mazziotti, ha auspicato che a partire da domani, “ci sia un dibattito concreto” sulla riforma e non “solo sulle rispettive proposte di bandiera”, in modo da arrivare “al più presto” a un testo base che consenta di fissare la data per la presentazione degli emendamenti. Durante la seduta del pomeriggio, Mazziotti ha concluso l’illustrazione sulle proposte di riforma, che intanto sono arrivate a 29: oggi si sono aggiunte quelle a firma Valiante, La russa, Lupi e Costantino.

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Rigopiano, allestita camera ardente per Alessandro Giancaterino

Sopra la bara una maglia dell’Inter. Accanto la moglie Erica piange e si dispera. Nella sala del consiglio comunale di Farindola oggi è arrivato il corpo di Alessandro Giancaterino, capo sala del resort Rigopiano travolto da una valanga killer. A salutarlo ci sono gli amici che hanno voluto poggiare la maglia della sua squadra del cuore: “Siamo tutti interisti”, dice il fratello Marco. Seduta c’è la moglie che non si dà pace, urla e stringe al petto una borsa dell’acqua calda portata dalle amiche perché aveva i brividi di freddo. C’è un paese intero in questa stanza, dove in fondo c’è lo stendardo di Farindola, comune difficile da raggiungere, a pochi chilometri da Rigopiano. In Chiesa non si può entrare perché gli ingressi sono bloccati dalla neve e alcune case hanno la luce a intermittenza.

Il dolore è qui, davanti a questa bara. La prima del disastro di Rigopiano. Erica, piegata in due, urla che “anche nella morte, Alessandro è riuscito a fare un miracolo”. Il miracolo di farsi ritrovare subito. È stato infatti il primo corpo individuato dai soccorritori. Il miracolo quindi di non farla aspettare e morire d’attesa. Questo dice la moglie: “Forse non ha sofferto, è morto secco, senza respiro”. L’altro fratello, Massimiliano, ex sindaco di Farindola, racconta di aver “sperato fino all’ultimo che fosse vivo, anche un minuto prima di riconoscerlo. Fino all’ultimo egoisticamente ho sperato che il suo portafogli fosse finito accanto a un altro corpo, ma poi mi è piovuta addosso la realtà durissima”.

Nell’ospedale di Pescara i parenti dei dispersi attendono ancora. Anche oggi, come ieri, non sono arrivate notizie di persone vive individuate sotto le macerie, ma i soccorritori continuano a scavare in condizioni meteo che complicano le operazioni. Domani mattina tutti i bimbi saranno dimessi dall’ospedale, mentre Vincenzo Forti resterà ancora in osservazione. Un amico è andato a trovarlo e si è presentato con un pesce gonfiabile, di quelli da spiaggia, per ricordargli che la vita prosegue. E infatti Vincenzo, che con Giorgia ha pregato da sotto le macerie, ha la passione del mare: “Desidero tornare in barca e andare a pesca”, ha confessato Vincenzo, ancora sconvolto da quanto è successo: “È stata una bomba, mi sono ritrovato pilastri addosso. In un attimo eravamo in un metro quadro, con Giorgia ci siamo abbracciati nutrendoci di neve”.

Farindola è stravolta. Attende ancora notizie di un’altra ragazza presente nel resort, la responsabile della spa. “La famiglia è chiusa in casa da giorni, aspetta la telefonata. Non è voluta andare in ospedale a Pescara, aspettano di essere avvisati. Ma qui non si è visto nessuno, neanche gli assistenti sociali sono venuti”, racconta Simona, all’ingresso della sala del consiglio comunale dove è arrivata, anche lei, per salutare Alessandro: “Non lo conoscevo benissimo, siamo di generazioni diverse, più che altro l’ho visto crescere. Ora bisognerà al figlio”.

Da fuori si sentono ancora le urla di Erica. La madre prova a calmarla, ma si dispera anche lei: “Era come un figlio per me”. Il papà di Alessandro resta seduto e piange senza fine con accanto gli amici che lo sostengono. Nessuno riesci a farsi una ragione di tanto dolore, all’improvviso in un posto conosciuto e frequentato da tutti. “Non avrei mai immaginato una cosa del genere nella mia vita”, dice ancora Erica: “La vita di Alessandro era là, sempre in albergo, non lo lasciava mai. Sono rimasti intrappolati”. Poi getta la borsa dell’acqua calda a terra e continua: “La montagna, la montagna”, grida con la voce rotta: “Montagna maledetta”.

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M5S, fra tre mesi Roberto Fico sarà capogruppo alla Camera. Gli ortodossi prendono la guida dei gruppi parlamentari

Il cambio di passo, o per lo meno di umore, all’interno del Movimento 5 Stelle lo segnano i deputati: Roberto Fico sarà il nuovo vicecapo gruppo alla Camera. In gergo grillino questo si traduce nel fatto che fra tre mesi sarà il nuovo capogruppo. Sarà dunque lui a guidare i deputati nel momento più critico della legislatura, quello che secondo i rumors potrebbe portare al voto. Fico, diviso ormai da Luigi Di Maio da visioni del Movimento contrapposte, ha già sfidato il ‘delfino’ di Beppe Grillo nella corsa alla candidatura a premier e da capogruppo potrebbe guidare i deputati riportandoli all’idea originale del Movimento, quella dell’uno vale uno. Come ha spiegato di recente, in un solo concetto: “Senza personalismi”. Con Fico capogruppo, dopo che il Direttorio a causa delle beghe interne al Movimento non esiste più, potrebbe essere inaugurato un nuovo corso, dove a farne da padrone potrebbe esserci un testa a testa tra Fico e Di Maio, che nei fatti è già iniziato con il ‘caso Roma’ che non accenna a placarsi.

Dopo che il sindaco Virginia Raggi ha nominato Luca Bergamo suo vice e Pinuccia Montanari assessore all’Ambiente, quando tutto doveva ripartire sulla strada giusta, una nuova bomba le è scoppiata tra le mani. L’Organismo di revisione dei conti della Capitale (Oref) ha sonoramente bocciato il Documento unico di programmazione contenuto nel bilancio di previsione del Campidoglio, poiché “non chiaro negli obiettivi di gestione da raggiungere”. I revisori, valutando il Dup proposto dalla Giunta Raggi, spiegano che “pur mostrando una tendenza verso politiche di contenimento della spesa, tuttavia non evidenzia in modo esaustivo gli obiettivi di gestione, nei quali si declinano politiche, programmi e progetti dell’ente rilevabili nel breve periodo, in termini di efficacia ed efficienza”.

Inoltre “non sono espresse le politiche da adottare circa il recupero delle entrate, più volte oggetto di raccomandazione dei Revisori e che costituisce uno degli aspetti più drammatici e critici di Roma Capitale”. Insomma il documento redatto dall’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo, che Raggi avrebbe voluto come vicesindaco salvo subire lo stop di Grillo, è da rifare e con grande imbarazzo Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina, ha dovuto sospendere la seduta poiché non era possibile andare avanti nel dibattito. Mentre i gruppi di opposizione hanno cominciato a urlare “a casa, a casa”, il capogruppo M5S Paolo Ferrara difende la Giunta dicendo che “il Pd in testa è senza pudore. Applaudono su uno scenario difficile che hanno creato loro stessi nel corso degli anni, con amministrazioni di opposto colore politico ma di uguale risultato: una situazione drammatica per la Capitale, che stiamo cercando con tutte le forze di risolvere”. Ciò non toglie però che il documento, secondo l’Oref, è stato redatto in modo sbagliato. Dunque, un nuovo stallo, che si somma a tutte le altre nomine da portare ancora a termine.

Per questa ragione Beppe Grillo e Davide Casaleggio continuano a tenere gli occhi aperti sul Campidoglio. Il garante del M5S e il figlio del cofondatore del Movimento, che ormai riveste un ruolo sempre più di primo piano, in queste ore continuano a lavorare sulle vicende capitoline, dopo l’ultima burrasca che ha portato all’arresto di Raffaele Marra e a un millimetro dalla rottura Virginia Raggi. Così il sindaco sarà affiancata da due fedelissimi dei vertici 5 Stelle: i deputati Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, quest’ultimo nominato di recente ‘probiviro’, ovvero chiamato a decidere con i colleghi Paola Carinelli e Nunzia Catalfo dei procedimenti disciplinari interni ai 5 Stelle.

Fraccaro e Bonafede, negli ultimi due giorni hanno fatto la ‘spola’ tra Campidoglio e Montecitorio. I due fanno parte del gruppo di supporto ai Comuni del M5S, da cui la città di Roma era esclusa, ma data l’emergenza e considerato che il mini-direttorio, a causa di numerose incomprensioni non esiste più, saranno gli occhi Grillo sulla Capitale. Raggi ha dichiarato di non sentirsi commissariata, ma le scelte delle ultime ore sembrano convergere tutte in questa direzione, anche perché è da Roma che passa la possibilità che i 5Stelle arrivino a Palazzo Chigi. Chi sarà il candidato premier, se Di Maio o Fico, ancora non è dato saperlo. Sta di fatto che nessuno esclude che nella partita possa entrare anche Alessandro Di Battista.

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Matteo Renzi alla camera ardente di Tina Anselmi a Castelfranco Veneto per rendere omaggio alla prima donna ministro

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si è recato a Castelfranco Veneto per rendere omaggio a Tina Anselmi, la prima donna ministro della Repubblica italiana scomparsa nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre all’età di 89 anni. Il premier, accompagnato dal sindaco di Castelfranco, Stefano Marcon, è entrato nella chiesetta del Cristo, di fianco al Duomo, dove è allestita la camera ardente. Il premier si è trattenuto una decina di minuti, incontrando le sorelle di Tina Anselmi, Maria e Gianna. Il presidente del Consiglio, accompagnato dal prefetto di Treviso, Laura Lega, è entrato poi per una breve visita nel vicino Duomo di Castelfranco, dove è custodita la celebra pala di Giorgione.

Renzi ha affidato a un tweet il suo ricordo su Tina Anselmi.

Il Comune ha proclamato il lutto cittadino per domani, giorno del funerale, che sarà celebrato dal vescovo di Treviso, Gianfranco Agostino Gardin alle 15.30 in Duomo. Le bandiere saranno esposte a mezz’asta sugli edifici pubblici, e alle 15, mezz’ora prima della cerimonia, saranno emessi una serie di rintocchi della campana della torre civica. Alle 12, invece, ci sarà un minuto di raccoglimento all’interno degli uffici pubblici. È stato sospeso ogni spettacolo e dalle 8 alle 18 sarà vietato il transito all’interno delle mura del castello.


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