Dimenticatevi per un istante i suoi balletti estivi a bordo piscina da migliaia di like e visualizzazioni su Facebook. Gianluca Vacchi, imprenditore e ormai webstar a tutti gli effetti, dismette i panni dello showman e in vista del voto del 4 dicembre prende una posizione netta: “Bisogna rispondere sì al quesito referendario”. Vacchi argomenta la sua posizione con un lungo intervento su Libero, spiegando le ragioni per cui “la vittoria del No sarebbe un disastro”.
“La posta in gioco – spiega Vacchi – ha un solo nome: stabilità”. Secondo l’imprenditore infatti la vittoria del No rischierebbe di creare turbolenze dei mercati, a partire da un “inevitabile innalzamento dello spread”. Rischio che secondo Vacchi va considerato alla luce di un prossimo aumento dei tassi della Federal Reserve, spinta dalla nuova politica economica di Trump “volta alla spinta verso l’alto dei consumi interni, con conseguente aumento dell’inflazione”. Preoccupazioni che si aggiungo, secondo l’imprenditore, al “graduale rallentamento” della politica di stimolo monetario lanciata dalla Bce di Draghi.
Rischi internazionali che se combinati con una vittoria del No – sottolinea – avranno “una sola conseguenza : l’ingessamento, il rigor mortis, appunto, a fronte di un mondo che procede sempre più veloce”. “Non arrivate a capire tutto ciò solo quando vi verranno negati i mutui e quelli a tasso variabili si alzeranno”, conclude. Per questo “Il 4 dicembre si vota, insomma, per dare via al cambiamento e preservare quella stabilità necessaria a non avere li effetti economici devastanti di cui parlavo prima”.
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