FIRENZE -“Mi compiaccio che il Governo abbia deciso di imboccare la strada che in Toscana è già una realtà dal primo marzo scorso. Da noi è pienamente operativa la piattaforma online unica, come previsto dalla nostra legge regionale: i locatori possono caricare i propri dati e registrare così ogni operazione. Ad oggi sul sistema regionale per le locazioni turistiche abbiamo superato le 21mila registrazioni e i numeri ci dicono che il sistema funziona e che chi vuole stare in regola lo può fare se diamo gli strumenti giusti”. Così l’assessore al turismo, Stefano Ciuoffo, commenta l’emendamento al Decreto crescita annunciato dal ministro Gian Marco Centinaio, che dovrà passare al vaglio e al voto del Parlamento per diventare realtà, per prevedere l’istituzione di un codice identificativo per ogni locazione turistica.
“Gli aspetti fiscali – prosegue Ciuoffo – non sono di competenza regionale e quindi rivolgo al ministro l’appello affinché il MEF, che ancora non lo ha fatto, emani il regolamento previsto dall’articolo 4 del decreto legislativo 50 del 2017 per definire la soglia oltre la quale si svolga attività imprenditoriale in caso di locazione turistica di non modica entità e per poter quindi equiparare ogni attività di impresa alla stesse regole”.
“Mi permetto di aggiungere – continua – che è piuttosto singolare che il ministro debba ricorrere allo strumento dell’emendamento a un Decreto presentato dal Governo, sperando che il Parlamento lo approvi, quando l’esecutivo stesso avrebbe potuto farlo in sede di Consiglio dei ministri. Con le altre regioni sollecitiamo il ministro a trovare uno spazio più rilevante all’interno del Governo per tutelare gli interessi del mondo del turismo, questo è quello che interessa alla Toscana – sottolinea l’assessore – e per questo il mio auspicio è che a Roma si valorizzino le esperienze positive già esistenti in regioni come Toscana, Lombardia, Liguria, Veneto che vedono già codici attivi senza moltiplicare gli adempimenti per i cittadini. Da questo punto di vista – annota l’assessore – stupisce anche chi oggi esalta questa ipotesi lanciata dal ministro come la soluzione tanto aspettata quando tre mesi fa criticò la Toscana per l’avvio di questa misura parlando di inutili ‘fughe in avanti’. Ma se nel frattempo hanno cambiato idea, va bene”.
“Sul Tax credit – conclude Ciuoffo – segnalo, come ha fatto il ministro stesso oggi, che questo Governo sbaglia ad aver tolto questa misura istituita dai Governi precedenti che avevano colto quanto fosse importante per le piccole strutture fuori dalle grandi catene avere degli incentivi e degli sgravi per ammodernarsi. Se lo ammette lo stesso ministro Centinaio che il Governo è stato sordo su questo punto, allora mi auguro che il mondo della ricettività italiana si faccia sentire maggiormente prima che si dirottino le risorse verso altri lidi”.