Fiorella Mannoia non ci sta a passare per snob con i fan. Ma la sua accusa è ai giornali

Risponde piccata Fiorella Mannoia dal suo profilo Facebook all’accusa di essere stata poco attenta ai fan durante un concerto a Forte dei Marmi scritta nero su bianco in una lettera inviata al Corriere della Sera. Il mittente non le manda a dire, spiegando che la cantante avrebbe “snobbato” un piccolo gruppo di pubblico non pagante (“il biglietto era molto caro”) al termine di un concerto nella località toscana.

“Sono sincero: sono rimasto deluso e non ne vado fiero, ma il fatto che non abbia vinto con il (bel) brano «Che sia benedetta» il festival di Sanremo non mi è molto dispiaciuto”, scrive il signore nella missiva. Poche parole che però non sono affatto piaciute alla Mannoia che in un post sottolinea: “Al di là’ della fesseria che racconta questo signore, che forse non sa che noi siamo in cuffia e che a malapena sentiamo gli applausi di quelli che ci stanno davanti, ma va bene, ci può stare che io una sera non mi sia accorta, o non abbia visto un gruppo di persone, o sia andata via di corsa perché avevo molti chilometri da fare per la data successiva, questo signore può anche esserci rimasto male e mi dispiace”.

Poi si scaglia contro i giornalisti: “Ma tu, Corriere, ( nella persona di non so chi) e il Giornale potete pubblicare una notizia simile? Ma siete messi davvero così male che avete bisogno di usare il mio nome con questa minchiata per avere un po’ di visibilità? Ma davvero il giornalismo in questo Paese sia ridotto così male?”

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Deborah accusa i medici: “Hanno rovinato mio figlio, chiedo giustizia”

“Mio figlio è stato rovinato dai medici. Per lui chiedo giustizia”. Sono queste le parole di Deborah, madre del piccolo Benedetto, nato con gravi problemi dopo un parto molto difficile. La donna racconta la sua storia al quotidiano la Repubblica.

“Era ora”. Nella sua casa del piccolo paese alle pendici dell’Etna, Deborah accoglie così la notizia della sospensione di quelle tre ginecologhe che, nel giorno più brutto della sua vita, l’hanno costretta a partorire con grande ritardo mentre il bimbo che portava in grembo, perfettamente sano fino a quel momento, soffocava stretto dal cordone ombelicale senza ossigeno per chissà quanto tempo. Quello stesso bambino che ora, a un anno e cinque mesi, non parla e non cammina come tutti i suoi coetanei e trova pace solo cullato tra le braccia della mamma che non lo abbandona un attimo.

Deborah Percolla, 26enne impiegata delle Poste, e suo marito in cerca di un lavoro vivono dal 2 luglio dell’anno scorso questa tragedia con grande forza d’animo sorretti e protetti dalle famiglie e dagli amici. E non hanno alcuna voglia di pubblicità. Per questo hanno deciso d bloccare i profili Facebook e di parlare per il tramite del legale a cui hanno chiesto, subito dopo il parto, di presentare un esposto denunciando i medici del reparto di ginecologia dell’ospedale Santo Bambino che — stando alla ricostruzione della Procura — si sarebbero rifiutati di effettuare il parto cesareo che probabilmente avrebbe salvato il piccolo solo per evitare di andare oltre l’orario di lavoro. E per di più senza avvertire della situazione i colleghi subentranti in turno e falsificando le cartelle cliniche.

«L’unica cosa che voglio — dice la giovane mamma attraverso l’avvocato Gianluca Firrone — è che venga fatta chiarezza e accertate e punite le responsabilità senza sconti per nessuno. È inaudito che, soprattutto in un ospedale pubblico che deve garantire la massima sicurezza a madri e figli, avvenga un fatto del genere. Non deve capitare più a nessuno di entrare sani e felici e uscire devastati come è successo a noi».

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Doping, la Wada accusa la Russia: “Test manipolati su ordine del Governo” – Il Sole 24 Ore


Il Sole 24 Ore

Doping, la Wada accusa la Russia: "Test manipolati su ordine del Governo"
Il Sole 24 Ore
Il più grande fenomeno di doping e di corruzione dello sport moderno. E' questa la scioccante sintesi del rapporto Wada, presentato a Ginevra, che accusa la Federazione russa di atletica di aver manipolato test antidoping con la complicità del
“Doping di Stato”, la Russia nella bufera. Cosa succede adesso?La Stampa
Doping di Stato, Russia sotto accusa: chiesta sospensione di tutti gli atletiIl Messaggero
Altetica, nuovo scandalo doping: chiesta la sospensione degli sportivi russiRussia Beyond the Headlines (IT)

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