Jobs Act, Camusso spinge per togliere voucher ma i pensionati li usano e continueranno a usarli

“Certo, continueremo a usarli. Abbiamo rispettato la legge e anche la linea della Cgil. Non vedo perché dovremmo essere noi a cambiare idea”. Lo afferma sui voucher Ivan Pedretti, segretario dello Spi, la sigla che rappresenta i pensionati della Cgil. Intervistato dal Corriere della Sera, Pedretti si dice non pentito di averli utilizzati: “Neanche per sogno. Li abbiamo usati per consentire ai volontari di tenere aperte le sedi Cgil, in modo che il sindacato potesse fare il suo mestiere, ascoltare i lavoratori. Cosa dovevamo fare, pagarli in nero? La legge la rispettiamo, noi”.

Sul fatto di essere stati criticati sia da Susanna Camusso sia da Maurizio Landini, Pedretti afferma: “Mi aspettavo parole diverse. Finché c’è una legge possiamo usarla, anche se l’obiettivo è cambiarla. Ed è sbagliato non difendere una scelta del tutto in linea con la Cgil”. “Nella Carta dei diritti del lavoro – spiega infatti – presentata dalla Cgil un anno fa, vengono regolate anche le prestazioni occasionali, i lavoretti”, “la Carta è la risposta della Cgil al Jobs act. Dice che le prestazioni occasionali possono essere svolte da pensionati, studenti e disoccupati senza aiuti a patto che il compenso non superi i 2.500 euro l’anno. È proprio quello che abbiamo fatto noi: anziani con una pensione da 700 euro tenevano aperte le sedi due ore al giorno, incassando un centinaio di euro al mese in più”.

“Il referendum – afferma quindi – diventa superfluo se c’è una correzione radicale, se i voucher potranno essere usati solo per studenti, pensionati e disoccupati. Come abbiamo fatto noi. E come, ripeto, dice la Cgil”.

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