“Il Pd andrà a un congresso anticipato? A guidare la fase di transizione non può essere il segretario Renzi, soprattutto se ha intenzione di ricandidarsi.
Quando si dimise Bersani nel 2013 arrivammo al congresso con alla guida una figura di garanzia come Epifani”. È quanto afferma alla Stampa, Davide Zoggia, deputato dem ed esponente della minoranza bersaniana. “Servono regole chiare – spiega – che garantiscano tutti, un congresso dove si discuta cosa è successo il 4 dicembre e in questi anni di governo, e di come riconnettersi con un popolo di centrosinistra che ha voltato le spalle al Pd. Non vorrei che si andasse a un congresso in fretta solo per la volontà di rivincita di chi ha perso il referendum”.
“Il modello dell’uomo solo al comando – fa notare Zoggia – non ha funzionato, né al governo e meno che mai nel partito, che è in condizioni pessime, nonostante gli sforzi di Lorenzo Guerini. Noi pensiamo a una squadra, una leadership diffusa. E chiediamo di separare il segretario dal candidato premier. Il segretario per noi non dovrà essere scelto con primarie aperte”.
“Gentiloni – osserva quindi Zoggia – non rappresenta la discontinuità necessaria. Serve una svolta nelle politiche sociali, se il nuovo esecutivo sarà una copia del precedente non sarà possibile risalire la china. Bisogna cambiare le ricette che non hanno funzionato, a partire da Jobs Act, voucher e scuola”. “Il governo – sottolinea – deve fare le cose necessarie al Paese, senza limiti temporali legati ai desiderata di qualcuno”
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