Ponte d’Istia, nessun “rebus” sul sopralluogo: sarà eseguito dalla provincia, ente proprietario

FIRENZE – Non ci sono “rebus” sul sopralluogo al ponte di Istia, sulla SP 159 (Grosseto). Il ponte è stato inserito nel primo campione di strutture da esaminare a seguito dell’intesa del 28 agosto 2018 fra Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, UPI Toscana e ANCI Toscana. In base a quell’accordo è stata definita una metodologia ispettiva, con la collaborazione delle Università di Firenze e di Pisa, tesa a verificare lo stato dei ponti delle strade regionali e provinciali in Toscana, tutte gestite dalle Province e dalla  Metrocittà.

L’esame del ponte è eseguito dall’ente gestore della strada, ovvero la Provincia di Grosseto, che si avvarrà di  uno dei tecnici ingegneri dell’Ordine degli ingegneri di Grosseto che si sono offerti volontariamente per il supporto tecnico.

Le schede di verifica saranno, consegnate, dopo un controllo di congruità circa la compilazione effettuato da parte delle Università, alle Province per procedere operativamente alle eventuali azioni di messa in sicurezza che dovessero risultare necessarie.  Resta fermo cheper le strade provinciali i lavori eventualmente necessari restano in
carico all’ente proprietario, ovvero, come detto, alla Provincia competente o alla Città Metropolitana di Firenze.

Archivio notizie

Cantieri FiPiLi, Ceccarelli: “Stella a caccia di consensi, a lui non interessa il bene comune”

FIRENZE “Regalo già io al consigliere Stella l’attacco del comunicato stampa popolare, o populista, che potrebbe fare a settembre nel caso decidessimo di accettare la sua proposta di sospendere l’attività del cantiere della Fi Pi Li per l’estate: ‘Ma come è possibile che la Regione Toscana abbia atteso settembre e la ripresa a pieno ritmo delle attività delle scuole, degli uffici e delle fabbriche per avviare il cantiere che riduce di una corsia per senso di marcia la carreggiata disponibile sulla Fi-Pi-Li, una delle strade più utilizzate dai pendolari e dagli studenti che raggiungono ogni giorno Firenze da tutta l’area empolese e dal Valdarno inferiore?” . L’assessore a trasporti e infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, replica così alle dichiarazioni del consigliere di Forza Italia sui cantieri aperti sulla SGC.
 
“E’ evidente a chiunque provi ad osservare la questione senza spirito polemico – prosegue -,  che la Fi-Pi-Li necessitava di interventi importanti da anni, interventi che vanno ben oltre la manutenzione ordinaria e straordinaria messa in atto dalla Città Metropolitana. E’ evidente anche che lavori di questa portata non possono essere fatti in pochi mesi. La riduzione del cronoprogramma da 335 giorni a 240 giorni ottenuta in sede di gara è stata una delle accortezze messe in atto per limitare il disagio, così come lo è stata la scelta di insistere con l’azienda perché la Fi-Pi-Li non venga mai chiusa completamente, ma il cantiere venga portato avanti bloccando solo una corsia alla volta per senso di marcia. Se il lavoro deve essere fatto, il tempo necessario sono 8 mesi ed i cantieri devono essere aperti con la bella stagione per facilitare i lavori, è inevitabile che si finisce ad intaccare l’estate. Il cantiere è attivo dalle ore 8 alle 22 e gli operai lavorano su 3 turni, sabato compreso”.
 
“L’alternativa per raggiungere la costa da Firenze esiste – dice ancora – e non è eccessivamente scomoda. Fortunatamente c’è l’autostrada A11 che corre in parallelo alla Fi-Li-Pi. Stiamo lavorando anche con Autostrade per ottenere delle agevolazioni per gli autotrasportatori che sceglieranno la A11 liberando la Fi-Pi-Li dal traffico pesante. Per aiutare chi lavora o studia nel capoluogo abbiamo inoltre potenziato con fermate ad hoc il servizio ferroviario tra Pisa e Firenze, una tratta già molto ben servita visto che, ad esempio, Empoli e Firenze sono collegate da 178 treni che congiungono le due città in meno di mezz’ora, e questo numero sarà a breve ulteriormente incrementato”.
 
“Sono spiacente che Stella non sia rimasto soddisfatto delle mie dichiarazioni e dal mio invito ai cittadini ad avere pazienza, ma io credo che la politica non sia fatta di annunci vuoti e chiacchiere da bar. Credo che la gestione della cosa pubblica implichi delle responsabilità, anche spiacevoli. E credo che la sgc Fi-Pi-Li sia troppo importante per lasciarla andare in malora e magari dover intervenire d’urgenza tra qualche anno chiudendola del tutto. Il nostro Piano di messa in sicurezza prevede interventi per 26 milioni di euro. Dovrebbe bastare questa cifra, penso, per far capire a Stella che stiamo parlando di investimenti seri e necessari. Tutto il resto – conclude – è un bieco tentativo di attirar consensi, senza guardare al bene comune”.

Archivio notizie

“Un viaggio fuori rotta. Nuove idee e itinerari di viaggio in Toscana”, lunedì a Roma la presentazione

FIRENZE – Il nuovo prodotto “Costa Toscana – Isole Toscane”, messo a punto da Toscana Promozione Turistica, sarà presentato martedì 4 giugno alle 17.30 presso la sede della Stampa estera in via dell’Umiltà 83 a Roma.

A illiustrare le novità delle proposte, contenute in “Un viaggio fuori rotta. Nuove idee e itinerari di viaggio in Toscana” saranno Stefano Ciuoffo, assessore al turismo della Regione Toscana e Francesco Palumbo, direttore dell’Agenzia Toscana Promozione Turistica.

Per info e partecipazioni costatoscana@mailander.it

Archivio notizie

Codice Celiachia, al via da sabato 1 giugno. Sostituisce il buono cartaceo

FIRENZE – Da oggi, sabato 1 giugno, come già annunciato più volte, entra in vigore in Toscana il Codice Celiachia, che consentirà ai pazienti con morbo celiaco o dermatite erpetiforme di prendere i prodotti alimentari specifici semplicemente esibendo un codice abbinato alla tessera sanitaria. Non saranno quindi più validi i buoni cartacei in uso finora.

Le istruzioni per i ritardatari

Chi ancora non è in possesso del proprio Codice Celiachia può andare a ritirarlo al Servizio farmaceutico integrativo della propria Asl di appartenenza. Gli indirizzi degli sportelli e i relativi orari sono disponibili sul sito della Regione Toscana, nelle pagine dedicate alla celiachia, e sui siti delle Aziende sanitarie toscane.

Cos’è il Codice Celiachia

Il Codice Celiachia è un codice numerico rilasciato dall’azienda sanitaria di riferimento, che il paziente celiaco potrà utilizzare per acquistare i prodotti alimentari specifici nei supermercati della grande distribuzione organizzata, le farmacie, parafarmacie e gli altri esercizi commerciali comunque convenzionati, su tutto il territorio regionale (in tutto 900 esercizi).

Il Codice Celiachia rientra nel progetto regionale Cel@RT, che prevede la dematerializzazione dei buoni cartacei e l’introduzione di una piattaforma informatizzata per la gestione di tutto il processo.

Per informazioni e aiuto

 

Archivio notizie

Sanità, Rossi: “Salute bene di tutti. Tema da mettere al centro del dibattito nazionale”

FIRENZE – Ridurre le differenze regionali rispetto alla qualità di accesso al servizio sanitario, frenare la tendenza alla privatizzazione dei servizi, investire sulle specializzazioni. Ma anche mantenere il rapporto diretto paziente-operatori difronte ad una diffusione sempre maggiore dell’intelligenza artificiale in sanità e arrivare a creare un fondo nazionale per la non autosufficienza alimentato proporzionalmente al proprio reddito. Questi alcuni dei temi toccati dal presidente della Regione Enrico Rossi, intervenuto oggi pomeriggio all’Hotel Mediterraneo a Firenze all’XI Conferenza sulle politiche della professione infermieristica organizzato dalla Fnopi, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche.

“Il tema di un’Italia a differenti velocità – ha esordito Rossi – a me preoccupa molto. Tra l’altro con alcune contraddizioni, perché da una parte ognuno fugge per conto proprio e dall’altra si assiste a richiami centralistici. Ritrovare il giusto punto di equilibrio nella frammentazione del sistema è un compito serio perché i cittadini italiani devono avere la possibilità di accedere a una qualità del servizio tendenzialmente uguale. Un tema che la politica dovrà affrontare e rimettere al centro del dibattito”.

“Si assiste in tante regioni ad uno spostamento di pezzi di sanità verso i privati. Trovo drammatica – ha detto ancora Rossi – la carenza sul versante delle specializzazioni. Come è possibile che per tanti anni non sia stata fatta una programmazione adeguata in proposito? Aver voluto risparmiare 25 mila euro l’anno per formare uno specialista, tanto costa in media, rischia di avere un impatto drammatico sul servizio sanitario”. “E’ deprimente che non ci sia la volontà di rilanciare il servizio sanitario nazionale. Ci sono gli investimenti, benissimo, mancavano da anni. Ma questo da solo non basta. La Toscana prova a metterci del suo ed ha approvato qualche giorno fa il concorso più grande a livello nazionale per assumere infermieri, che consentirà lo scorrimento di circa 1000-1500 nominativi l’anno”. “Si preannuncia una finanziaria 2020 non semplice. E’ arrivato il momento che il mondo della sanità si faccia sentire a tutela del ssn, una delle grandi cose riuscite in Italia”.

La sanità adotterà sempre più metodiche legate all’intelligenza artificiale. “Questo – ha detto ancora Rossi – sarà uno dei grandi temi del futuro per il settore. L’intelligenza artificiale non dovrà sostituire ma aiutare nelle decisioni. Occorre dare la sicurezza al paziente che la decisione che lo riguarda non venga presa esclusivamente attraverso un algoritmo. Come può la professione infermieristica tentare di coprire il rapporto umano, decisivo nel percorso di cura?”.

Rossi infine ha concluso dicendo che “nonostante tutto, pur con tutti i suoi acciacchi, il ssn ancora riesce a farcela. E’ aumentata la spesa privata, ma il servizio resta un elemento di relativa sicurezza per i cittadini. Il punto di caduta più alto è rappresentato dal dato relativo alla non autosufficienza. In Toscana ne abbiamo provate tante di iniziative, ma tutte al di sotto del livello di una nazione civile. Creare un fondo nazionale che garantisce assistenza a chi un giorno dovesse trovarsi in certe condizioni, alimentato in rapporto al reddito di ciascuno, credo potrebbe essere un’ipotesi da considerare. Il tema della salute come bene di tutti è un tema che va messo di nuovo al centro . Tema sul quale le forze politiche nazionali ed il parlamento dovranno misurarsi. Con pacatezza. Perchè nessuno credo sia in grado di poter dare lezioni agli altri”.
 

Archivio notizie

Maltempo, la Regione proclama lo stato di emergenza per le province di Siena, Grosseto e Arezzo

FIRENZE – Stato di emergenza regionale per le province di Siena, Arezzo e Grosseto. Lo ha deciso la Regione a seguito degli eventi meteo che, dal 26 al 28 maggio hanno interessato i territori delle tre province, con temporali forti e mareggiate che hanno provocato allagamenti e danni al litorale. 

L’atto sarà firmato dal presidente della Regione Enrico Rossi nei prossimi giorni.

Archivio notizie

Promozione della salute e corretti stili di vita per i giovani, accordo Regione-Aziende sanitarie-Università

FIRENZE – Interventi di promozione della salute e di prevenzione attraverso corretti stili di vita rivolti agli studenti universitari. Li prevedono i due accordi che saranno firmati tra breve, rispettivamente tra Regione, Asl Toscana nord ovest e Università di Pisa; e Regione, Asl Toscana sud est e Università di Siena e Università per Stranieri di Siena. I due accordi, approvati da altrettante delibere portate in giunta dalle assessore alla salute Stefania Saccardi e a cultura e Università Monica Barni, e approvate nel corso dell’ultima seduta, fanno seguito a un accordo analogo già siglato nel dicembre scorso tra Regione, Asl Toscana centro e Università di Firenze. Tutti e tre gli accordi vengono attuati in via sperimentale per l’anno accademico 2019-2020; per gli studenti sarà possibile partecipare a tutti gli eventi e le iniziative che verranno programmate, tramite la Carta Unica dello Studente.

“Come Regione abbiamo sempre puntato molto sulla prevenzione, e vogliamo continuare a farlo – dice l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – I dati dell’Oms e quelli della nostra Agenzia Regionale di Sanità ci dicono che si può fare ancora molto per promuovere la salute e migliorare gli stili di vita dei giovani, per quanto riguarda, per esempio, l’educazione sessuale, l’alimentazione, l’attività fisica. Grazie a questi accordi, vogliamo offrire opportunità di salute ai giovani che frequentano le nostre Università”.

“Con questa delibera ampliamo i servizi della Carta dello Studente della Toscana – dichiara la vicepresidente e assessore a cultura e Università Monica Barni -, offrendoli anche agli studenti di Siena e Pisa, così come era già previsto per i loro colleghi di Firenze. La Regione Toscana conferma le sue politiche per il diritto allo studio universitario attraverso un’offerta di servizi che hanno come obiettivo la cittadinanza studentesca”.

Questi gli ambiti degli interventi:

– Hiv/Aids e MST (Malattie sessualmente trasmissibili). Obiettivo, informare e sensibilizzare i giovani universitari sui comportamenti a rischio e sulle malattie a trasmissione sessuale. Questo avverrà con giornate/evento a tema che si terranno in sede universitaria, previa iscrizione online sul sito dell’Università. Interverranno professionisti sanitari (infettivologi, ginecologi, educatori della salute, epidemiologi, ecc.), esperti della comunicazione per sensibilizzare gli studenti sul tema, utilizzando un linguaggio appropriato ed efficace e distribuendo materiale dedicato. I professionisti sanitari delle Asl illustreranno i servizi locali a disposizione, compresi quelli dei consultori;

– stili di vita sani, in particolare iniziative di alfabetizzazione alimentare e informazioni dettagliate per una corretta alimentazione. Anche in questo caso, saranno giornate/evento, alle quali ci si potrà iscrivere online, sui temi della Piramide Alimentare Toscana (PAT), e su come mangiare sano anche fuori casa, approfondendo il tema del cibo da vari punti di vista, grazie al personale sanitario delle Asl.

Le azioni saranno programmate con un apposito gruppo di lavoro formato da personale regionale, universitario, professionisti sanitari e rappresentanti degli studenti. Agli uffici regionali coinvolti competono l’organizzazione e gli adempimenti necessari all’attuazione dell’accordo. Le Università dovranno offrire sedi, supporto logistico, informativa per gli studenti e la loro iscrizione agli eventi programmati.

Ciascuno dei due accordi verrà finanziato dalla Regione con 25.000 euro, come già il precedente accordo con Università di Firenze e Asl Toscana centro.

I dati regionali delle sorveglianze di Ars (Agenzia Regionale di Sanità) Toscana, sulla fascia dei giovani 18-25 anni, confermano la necessità di informare e sensibilizzare i giovani universitari sui comportamenti a rischio e sulle malattie a trasmissione sessuale con un’attività di prevenzione dedicata. Da quando ha preso avvio il sistema di sorveglianza Hiv, dal 2009 fino al 31 dicembre 2017, a cura di Ars, sono state accertate in Toscana 2.744 nuove diagnosi di Hiv: di queste, 301 sono relative ai giovani 18-25 anni. L’incidenza in questa fascia di età è più alta rispetto a quella generale toscana: per ogni 100.000 residenti si verificano 12 casi, rispetto agli 8 in media in Toscana. L’incidenza maggiore si verifica soprattutto tra le femmine (18-25) che, con un tasso di incidenza di 8 casi ogni 100.000 residenti risulta due volte e mezzo superiore alla media femminile in Toscana. L’incidenza nei maschi di 18-25 anni è solo leggermente superiore a quella dei maschi della Toscana: 15 per 100.000 residenti, rispetto ai 13 per 100.000. Rriguardo alla modalità di trasmissione del virus Hiv, come avviene in tutte le fasce d’età, la principale modalità di trasmissione è risultata quella sessuale, e principalmente tra i giovani omosessuali con il 47% dei casi. (Fonte: Ars su dati Sistema sorveglianza Hiv. Anni 2009-2017).

Quanto a stili di vita corretti e alimentazione sana, i dati dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), dell’American Institute for Cancer Research, del World Cancer Research Fund International in “Cancer Prevention e Survival” e del Ministero della Salute evidenziano come i più comuni tumori potrebbero essere prevenuti attraverso uno stile di vita salutare, che comprenda precoci abitudini alimentari corrette, mantenimento del peso ideale e adeguata attività fisica.

Archivio notizie

Protezione civile, una colonna mobile in partenza per Modena

Firenze – Visto lo stato di mobilitazione nazionale del Servizio di protezione civile dichiarato quest’oggi, martedì 28 maggio, dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, per l’ondata di maltempo che ha interessato e colpito l’Emilia Romagna, la Regione Toscana ha deciso di inviare, come contributo, alcuni moduli della propria colonna mobile.

In collaborazione con la Città metropolitana di Firenze e il Comitato regionale del volontariato partiranno in nottata per Modena una macchina insacchettatrice e quindici unità di personale al fine di aiutare le forze sul posto, esattamente a Marzaglia sul Secchia in provincia di Modena, impegnate nella protezione e nel monitoraggio degli argini.

 

 

Archivio notizie

Farmacie disagiate, dalla Regione un contributo di 650.000 euro per il 2019

Farmacia Rugginosa

FIRENZE – Anche per il 2019, per garantire una distribuzione sempre più capillare delle farmacie su tutto il territorio regionale, la Regione riconosce un contributo a favore delle farmacie disagiate. E quest’anno il contributo è più alto rispetto agli anni precedenti: 650.000 euro, a fronte dei 400.000 del 2018. Lo prevede una delibera presentata dall’assessore al diritto alla salute e al sociale e approvata dalla giunta nel corso della sua seduta di ieri pomeriggio.

Il continuo spopolamento in alcune zone del territorio regionale, chiarisce la delibera, può creare difficoltà di carattere economico alle farmacie, determinando una carenza del servizio di assistenza farmaceutica. Da qui, dunque, la necessità di garantire, attraverso la concessione di un contributo, la permanenza e la capillarità delle farmacie su tutto il territorio regionale.

Per il 2019, dunque, la cifra complessiva destinata alle farmacie disagiate è di 650.000 euro. Nella delibera si definiscono requisiti, criteri e modalità per la concessione del contributo. Che verrà concesso a favore delle farmacie, pubbliche o private, che nel corso del 2018 hanno registrato un volume di affari non superiore ai 366.474 euro, desumibile dalla dichiarazione Iva presentata per lo stesso anno.

Le domande vanno presentate, sulla apposita modulistica, entro il 10 luglio 2019. Il settore competente dell’assessorato redigerà la graduatoria entro il 31 dicembre 2019, in ordine crescente sulla base del volume complessivo di affari. Ai beneficiari del contributo risultanti dalla graduatoria spetta un contributo massimo erogabile di 12.000 euro.

Archivio notizie