Turismo, il 18 giugno presentazione dati 2018

FIRENZE – Sarà presentato martedì prossimo, 18 giugno, nel corso di un convegno che si terrà a partire dalle ore 9.30 presso la Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze (piazza Duomo 10), il Rapporto IRPET sul Turismo in Toscana 2018. Sarà quindi l’occasione per presentare i dati consuntivi relativi al 2018 suddivisi in base ai 28 Ambiti territoriali di destinazione.

L’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo curerà le conclusioni e, a seguire, si incontrerà con i colleghi dei media insieme al direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo, al presidente dalla Commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale Gianni Anselmi, il curatore del Rapporto Enrico Conti e Anci Toscana.

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Vamas, Rossi: “I distretti vincono grazie alla qualità. Presto un marchio per valorizzare la ‘toscanità'”

SAN MINIATO (Pi) – Inaugurato oggi a Ponte a Egola, comune di San Miniato, nel distretto produttivo del cuoio, il nuovo stabilimento dell’azienda Vamas, suolificio nato nel 1973 ed oggi capofila di un Patto di filiera che coinvolge 24 piccole e medie imprese toscane, per un totale di circa 250 addetti. Si tratta di un capannone di oltre 2000 metri quadri, in precedenza sede del Cuoificio Toscano, ristrutturato con un investimento da circa 2 milioni di euro per ospitare di nuovo attività produttive.

Al taglio del nastro ha partecipato, insieme all’ad di Vamas Ivano Vagnoli  ed al neo sindaco di San Miniato Simone Giglioli, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

“La storia di Vamas – ha detto Rossi –  dimostra che la responsabilità verso i lavoratori e verso il territorio, alla fine paga. Anche in Toscana c’è stato chi, in passato, ha rinunciato a produrre ed ha scelto la delocalizzazione o la rendita immobiliare. Durante la crisi c’era chi diceva che l’epoca dei distretti era finita, ma i fatti impattano che solo la tecnologia ed il saper fare, frutti della tradizione di questo territorio e del suo stretto rapporto con la ricerca e le Università, ci hanno permesso di reagire alla crisi ed uscire da questi 10 anni critici con il miglior export tra tutte le Regioni italiane, ad eccezione del Trentino Alto Adige, ed un Pil mediamente più alto anche rispetto alle realtà del nord-est che di solito vengono prese come esempio”.

“Qui ci sono le basi di tutta la filiera della moda, che rappresenta l’eccellenza Toscana”, ha aggiunto il presidente. “Qui i grandi marchi internazionali trovano materia prima di altissima qualità e attenzione all’innovazione delle lavorazioni e dei materiali, sempre più eco-compatibili, in linea con quella che credo sarà inevitabilmente l’evoluzione del settore moda. Se gli imprenditori toscani decideranno i puntare sull’economia circolare, noi saremo al loro fianco”.

Per valorizzare ancora di più le produzioni toscane, la Regione varerá un marchio di  localizzazione che identificherà ogni prodotto agricolo o manifatturiero nato in Toscana. “Sarà un modo – ha spiegato Rossi – per esplicitare il legame inscindibile, unico e non replicabile, tra imprese, prodotti e territorio, spesso alla base della qualità e del gradimento riconosciuti a livello internazionale per quanto viene ideato e realizzato in Toscana. Il 13 maggio scorso la Giunta regionale ha avviato l’iter per il marchio, nella prossima seduta lo vareremo”.

Il presidente si è infine complimentato per il recupero urbanistico di un capannone dismesso, per nuove assunzioni effettuate nel 2019 e per l’avvicinamento, nell’ottica di una produzione ‘a km zero’ di lavorazioni prima effettuate a 20 km da Vamas. Il nuovo stabilimento va ad aggiungersi agli altri 4 già facenti capo all’azienda (di cui due, ex Tuttocuoio ed ex Marros, recuperati da precedenti dismissioni). Al suo interno sono state trasferite le attività del Suolificio Emira, partner del patto di filiera con 32 dipendenti, che produce suole per Vamas manufatti destinati a prestigiosi marchi della moda internazionale.

Questo intervento si inserisce nel quadro degli accordi contenuti in un protocollo d’intesa stretto tra Vamas e la Regione Toscana nel 2018, con l’obiettivo di ridurre i cicli di movimentazione della produzione mirando all’obiettivo del ‘chilometro zero’. L’accordo tra Regione e Vamas ha inoltre come finalità una migliore formazione del personale, l’innovazione tecnologica, la sperimentazione di nuove metodologie produttive, l’attrazione in Toscana di potenziali partner e la ricerca di nuove opportunità di lavoro.

 

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Fuoco sul Monte Pisano, la Regione sconsiglia abbruciamenti viste le alte temperature

FIRENZE – Torna a bruciare il Monte Serra, nello specifico la zona della Torre a Vicopisano. Intorno all’ora di pranzo una fumata si è alzata nella zona destando preoccupazione. L’area era già stata attaccata dal fuoco l’autunno scorso nel terribile incendio che devastò il massiccio pisano. Il fuoco non ha comunque mai minacciato le abitazione, si è propagato lungo il crinale tra due vallate e risulta al momento circoscritto e la situazione sotto controllo.

Appena scattato l’allarme si è subito attivata la sala operativa unificata permanente regionale, che ha inviato sul posto un elicottero. A terra sono state impegnate sei squadre di volontari antincendio, due squadre di operai forestali e un direttore delle operazioni con un’autobotte dei vigili del fuoco messa a disposizione per i rifornimenti.

Nonostante ancora non sia in vigore il divieto assoluto di abbruciamenti, date le alte temperature previste si sconsiglia di metterli in pratica e di porre la massima attenzione nello svolgimento di qualsiasi altra attività all’aperto.

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Livorno, Monica Barni visita i Bottini dell’Olio e la mostra sulle foto recuperate di Dainelli

Il Museo della città nello spazio ristrutturato dei Bottini dell'Olio a Livorno

Il Museo della città nello spazio ristrutturato dei Bottini dell’Olio a Livorno

FIRENZE – “Memoria Fotografica: storia di un recupero collettivo è il titolo della mostra”, aperta fino al 30 giugno 2019 alla biblioteca labronica Bottini dell’Olio, che testimonia il recupero dell’archivio fotografico del fotoreporter livornese Daniele Dainelli danneggiato gravemente dall’alluvione del settembre 2017. Oggi la vicepresidente e assessora a cultura e università Monica Barni ha visitato la mostra, frutto di un progetto di ricerca sul restauro dei materiali fotografici, finanziato dalla Regione e condotto da un pool di esperti che vede la collaborazione e il lavoro di molti soggetti qualificati: dall’IFAC CNR, all’Opificio delle Pietre Dure e all’Università di Firenze, nonché di tanti professionisti che si sono messi a disposizione.

Ad accompagnare la vicepresidente della Regione è stato il sindaco di Livorno Luca Salvetti nel suo primo impegno pubblico dall’insediamento.

“Un lavoro importante – ha detto la vicepresidente Barni – che vuole dare un apporto anche sulla dimensione culturale al grande lavoro che Regione Toscana ha realizzato a Livorno dopo l’alluvione che, nel settembre del 2017, causò vittime e danni gravissimi alla città. Grazie a questo  progetto si è creato  un  team  di lavoro composto da esperti di vari istituti del sistema toscano della ricerca per studiare un materiale fotografico contemporaneo e si è definita per la prima volta una metodologia per  il recupero, la stabilizzazione e il restauro di questo materiale danneggiato da un evento naturale, quale  l’alluvione. Oltre a salvare questo importante pezzo di memoria, il lavoro di restauro e la ricerca del materiale per la preparazione della mostra hanno coinvolto moltissime persone e professionalità diverse fino a diventare un patrimonio della comunità in un fecondo rapporto fra ricerca e cultura”.

Il progetto finanziato dalla Regione, che ha consentito il salvataggio e la messa in sicurezza di una parte dei 40 mila fotogrammi che costituiscono l’archivio del fotoreporter livornese, è stato raccontato all’interno del nuovo Museo della città, nel quale è stata anche allestita, dallo stesso fotografo, una mostra con alcuni degli scatti recuperati.

Il Museo è stato realizzato, insieme alla Biblioteca labronica, nell’antico spazio dei Bottini dell’Olio, nel quartiere storico della Venezia, grazie ad un intervento di recupero e riqualificazione nell’ambito del piano integrato di sviluppo sostenibile della Regione Toscana “Livorno città delle opportunità”, finanziato grazie ai fondi europei del Por Creo 2007-2013, un intervento che ha visto una sinergia fra pubblico e privati per migiorare la sostenibilità e la qualità urbana.

“Un importante progetto di recupero che, proprio attraverso una serie di interventi tra di loro integrati, come il Museo e la biblioteca, è stato pensato per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale e della storia della città con l’obiettivo di stimolare l’accesso alla cultura da parte dei cittadini Livorno. Infatti le sale di lettura sono piene di giovani e sono diventate un luogo di studio, di incontro e di socializzazione”  ha osservato ancora la vicepresidente.

 

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Turismo, codice identificativo affitti brevi. Ciuoffo: “Il Governo utilizzi esperienze già in atto come in Toscana”

FIRENZE -“Mi compiaccio che il Governo abbia deciso di imboccare la strada che in Toscana è già una realtà dal primo marzo scorso. Da noi è pienamente operativa la piattaforma online unica, come previsto dalla nostra legge regionale: i locatori possono caricare i propri dati e registrare così ogni operazione. Ad oggi sul sistema regionale per le locazioni turistiche abbiamo superato le 21mila registrazioni e i numeri ci dicono che il sistema funziona e che chi vuole stare in regola lo può fare se diamo gli strumenti giusti”. Così l’assessore al turismo, Stefano Ciuoffo, commenta l’emendamento al Decreto crescita annunciato dal ministro Gian Marco Centinaio, che dovrà passare al vaglio e al voto del Parlamento per diventare realtà, per prevedere l’istituzione di un codice identificativo per ogni locazione turistica.

“Gli aspetti fiscali – prosegue Ciuoffo – non sono di competenza regionale e quindi rivolgo al ministro l’appello affinché il MEF, che ancora non lo ha fatto, emani il regolamento previsto dall’articolo 4 del decreto legislativo 50 del 2017 per definire la soglia oltre la quale si svolga attività imprenditoriale in caso di locazione turistica di non modica entità e per poter quindi equiparare ogni attività di impresa alla stesse regole”.

“Mi permetto di aggiungere – continua – che è piuttosto singolare che il ministro debba ricorrere allo strumento dell’emendamento a un Decreto presentato dal Governo, sperando che il Parlamento lo approvi, quando l’esecutivo stesso avrebbe potuto farlo in sede di Consiglio dei ministri. Con le altre regioni sollecitiamo il ministro a trovare uno spazio più rilevante all’interno del Governo per tutelare gli interessi del mondo del turismo, questo è quello che interessa alla Toscana – sottolinea l’assessore – e per questo il mio auspicio è che a Roma si valorizzino le esperienze positive già esistenti in regioni come Toscana, Lombardia, Liguria, Veneto che vedono già codici attivi senza moltiplicare gli adempimenti per i cittadini. Da questo punto di vista – annota l’assessore – stupisce anche chi oggi esalta questa ipotesi lanciata dal ministro come la soluzione tanto aspettata quando tre mesi fa criticò la Toscana per l’avvio di questa misura parlando di inutili ‘fughe in avanti’. Ma se nel frattempo hanno cambiato idea, va bene”.

“Sul Tax credit – conclude Ciuoffo – segnalo, come ha fatto il ministro stesso oggi, che questo Governo sbaglia ad aver tolto questa misura istituita dai Governi precedenti che avevano colto quanto fosse importante per le piccole strutture fuori dalle grandi catene avere degli incentivi e degli sgravi per ammodernarsi. Se lo ammette lo stesso ministro Centinaio che il Governo è stato sordo su questo punto,  allora mi auguro che il mondo della ricettività italiana si faccia sentire maggiormente prima che si dirottino le risorse verso altri lidi”.

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Nuovo incendio in una pineta a San Lorenzo a Merse nel Comune di Sovicille

FIRENZE – Nuovo incendio in località San Lorenzo a Merse, nel comune di Sovicille (Siena). Sul posto, oltre al personale a terra, stanno lavorando tre elicotteri del servizio antincendio boschivo regionale e sono in arrivo anche mezzi aerei nazionali.
 
Lo comunica il servizio antincendio boschivo della Regione Toscana che ha già disposto e attrezzato le squadre per seguire e contrastare gli sviluppi dell’incendio. 
 
Le fiamme sono divampate in una pineta di pini marittimi con un fitto sottobosco di eriche.
Sul posto operano anche squadre Aib che stavano facendo addestramento presso il centro regionale e che la Soup ha attivato convogliandole in zona.   
Nella stessa località, anche se su un altro versante, era divampato un incendio – il primo della stagione –  mercoledì 5 giugno.
 
 
Si sottolinea l’importanza di segnalare tempestivamente eventuali focolai al numero verde della Sala operativa regionale 800.425.425 o al 115 dei Vigili del Fuoco.
 

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Cooperative di comunità, oggi la presentazione di quella di Petroio. Bugli: “Nuove opportunità per crescere”

FIRENZE – L’obiettivo è quello di rilanciare il piccolo borgo di Petroio creando una cooperativa di comunità che metta in contatto residenti ed imprese del territorio per recuperare competenze e professionalità, migliorare le condizioni di vita e valorizzare la realtà locale anche a fini turistici. E’ questa la scommessa su cui oggi si gioca tutto la frazione del comune di Trequanda, provincia di Siena, un angolo di Toscana su un colle a cavallo fra la Val di Chiana e la Val d’Orcia.

La cooperativa si chiama “Vivi Petroio” ed è stata presentata oggi a Petroio a Palazzo Brandano, alla presenza dell’assessore alla presidenza della Regione Vittorio Bugli. Il via all’iniziativa è stata l’occasione per un confronto sul tema delle cooperative di comunità e dei risultati che questo strumento sta raggiungendo in Toscana.

“Se le opportunità non ci sono bisogna crearle. Questa frase che è stata detta oggi esemplifica bene l’entusiasmo che vedo qui nei giovani, tanti, che si sono coinvolti in questo progetto. Hanno le idee chiare e alle spalle un percorso serio, lungo e ben costruito, per gestire al meglio questo bellissimo Palazzo per l’accoglienza dei turisti e per far crescere il paese anche riscoprendo i valori del territorio, la terracotta, i prodotti gastronomici tipici”. Così l’assessore Bugli ha commentato la presentazione del progetto. “Questa attenzione sul fattore comunità è molto importante – ha aggiunto – per questo dobbiamo tenere in rete questi motori pensanti che si stanno costruendo, per ora, su 25 territori: tante ide diverse ma che, insieme, possono servire a queste comunità per crescere e risolvere i propri problemi. Entro giugno faremo una giornata per fare il punto sulle esperienze in corso a livello regionale e spero che si possano trovare nuove risorse per rispondere, con un nuovo bando, al forte interesse che viene dai territori”.

Lorenzo Chiani, presidente della cooperativa Vivi Petroio ha ricordato che l’idea di unire forze e competenze locali per creare una cooperativa e rilanciare il borgo a Petroio viene da lontano. Già tre anni fa i primi incontri. Poi l’idea si è concretizzata ed è diventata un vero e proprio progetto. Un sogno che, quando la Regione ha pubblicato il bando, si è potuto finalmente realizzare.  

“Le cooperative di comunità – ha ricordato Bugli – sono uno strumento che vede la partecipazione di tutti gli abitanti di un paese, che fa squadra attorno ad alcuni punti di forza, per trovare nuove opportunità di sviluppo e scongiurare così lo spopolamento e l’abbandono tipici di tante realtà rurali, montane o marginali attraverso forme di economia collaborativa. La Regione crede nel progetto e ha deciso di finanziarlo stanziando un milione e 200 mila euro”.

Ad oggi i progetti approvati sono 25. In provincia di Siena sono 5 le cooperative già costituite che, puntando di volta in volta su alcuni elementi individuati come trainanti per il proprio sviluppo, si impegnano poi a reinvestire gli utili in servizi e opere di manutenzione in collaborazione con le amministrazioni comunali.

Petroio, con i suoi trecento residenti punta a creare e gestire nel borgo, proprio a Palazzo Brandano, un albergo diffuso e un piccolo negozio di artigianato locale, residenti e imprese insieme. Nei progetti c’è anche un bar e uno spaccio alimentare oggi a rischio e da salvare. Ma per favorire la nascita di nuove professioni si punta anche alla creazione di uno spazio coworking con tanto di wifi, alla realizzazione e gestione di un infopoint turistico (con tanto di sito web che racconti il territorio). E poi c’è l’intenzione di dar vita a spazi e servizi per le prima necessità e la salute, il mercato di prodotti agricoli o servizi per gli anziani.
 

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Ballottaggi in Toscana, domenica 9 giugno si torna a votare in diciotto comuni

FIRENZE – Si torna alle urne domenica 9 giugno, anche in Toscana: nei comuni con più di quindicimila abitanti chiamati al ballottaggio, diciassette, e nella piccola Capoliveri all’isola d’Elba, dove i due candidati hanno ottenuto al primo turno, due  settimane fa, lo stesso numero esatto di voti. Caso raro, ma non unico. Sono dunque diciotto amministrazioni in tutto in sette diverse province: non ci sono elezioni solo a Massa Carrara, Grosseto e Lucca.

Le città più grandi dove si voterà sono Prato e Livorno, capoluoghi di provincia. Gli altri comuni sono Cortona, San Giovanni Valdarno, Borgo San Lorenzo, Figline Incisa, Cecina, Collesalvetti, Piombino, Rosignano Marittimo, Ponsacco, Pontedera, San Miniato, Agliana, Monsummano Terme, Colle Val d’Elsa e Signa. Oltre a Capoliveri, chiaramente.

Complessivamente saranno oltre 547 mila gli elettori chiamati ad esprimersi di nuovo in cabina elettorale, su una porzione di Toscana dove abitano più di 684 mila persone, pari a un po’ meno di un quinto (il 18 per cento) di tutti gli abitanti della regione.  Due settimane fa erano stati chiamati a rinnovare i rispettivi primi cittadini e consigli comunali (189 amministrazioni) un milione e 867 mila elettori in Toscana.

I seggi si apriranno alle 7 di mattina e si potrà votare fino alle 23: un voto secco, con la scelta tra due soli candidati sindaci.  Lo scrutinio delle schede inizierà domenica subito dopo le undici di sera.

In tutta Italia  sono 136 i comuni, abitati da oltre 4 milioni e 406 mila residenti, che tornano alle urne: 15 i Comuni capoluoghi, dodici i Comuni (come Capoliveri) con meno di quindicimila abitanti, tre milioni e 648  mila elettori in tutto. 

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Lfi, Ceccarelli replica a Casucci (Lega): “Noi lavoriamo per i cittadini, lui fa campagna elettorale”

FIRENZE – “Vorrei tranquillizzare il consigliere Casucci, qui l’unica cosa scaricata, da parte sua, è il buon senso. Casucci nella sua campagna elettorale permanente confonde un possibile errore umano di un operaio che trancia un cavo con problemi di investimenti e ci chiede un report che ho già fatto più volte e rifaccio ben volentieri.”

L’assessore a trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli replica così alle dichiarazioni del consigliere della Lega sui problemi della ferrovia casentinese.

“Ricordo innanzitutto che in molte parti d’Italia le linee ferroviarie minori vengono chiuse e sostituite con un servizio di bus – spiega Ceccarelli – invece la Toscana con il contratto di servizio ha stanziato 8 milioni di euro per garantire 9 anni di servizio ferroviario sulla linea Stia-Arezzo-Sinalunga, con due nuovi treni Jazz e un collegamento diretto tra il Casentino e Firenze. Altri 20 milioni di investimento regionale serviranno invece per rendere più sicura l’infrastruttura, con l’installazione del sistema ERTMS/ETCS L2. C’è un protocollo d’intesa per il sostegno al turismo scolastico, spesso sottovalutato, che sta dando dei buoni risultati. C’è un piano per la valorizzazione delle stazioni già ben avviato a Bibbiena, Pratovecchio Stia e Rassina. Ci sono progetti legati a singoli eventi co-finanziati dalla Regione come il treno dei bambini. Inoltre la Stia-Arezzo e la Arezzo-Sinalunga sono state le prime due tratte ferroviarie di proprietà regionale in Italia ad ottenere l’autorizzazione di sicurezza dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansf). Questo permetterà il ritorno ad una velocità adeguata dei treni, in attesa che con il sistema ERTMS questa possa essere ulteriormente aumentata.”

“Detto questo, conosco i disagi che i cittadini hanno vissuto in questi mesi – conclude Ceccarelli – per questo sto chiedendo alla società che gestisce il servizio di fare chiarezza e di prendere i dovuti provvedimenti tecnici e organizzativi affinchè il servizio possa funzionare meglio. La Regione è proprietaria della linea ma non gestisce il servizio. Quindi Casucci, sveglia! Tra i proprietari di Lfi ci sono anche Provincia e Comune di Arezzo, ma non la Regione.”

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Incendio sul Serra, l’indennità extra spetta a tutti gli operai forestali impegnati nel ripristino

FIRENZE – Spetta a tutti gli operai forestali, inclusi quelli di San Giuliano (Pisa), l’indennità extra stabilita per chi è stato impiegato nei cantieri di ripristino a seguito dell’incendio del settembre scorso sul Monte Serra. Tocca poi alle Unioni dei comuni corrispondere questo indennizzo. E’ questo in sintesi il contenuto della precisazione del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a seguito di articoli apparsi sulla stampa locale nei quali si riporta la posizione del sindacato Flai Cgil.

“La Regione Toscana – evidenzia Rossi – ha riconosciuto alle Unioni di Comuni, fin dal gennaio scorso, una indennità extra, pari al 10%, per tutti gli operai forestali che sono stati impiegati nei tempestivi cantieri di ripristino a seguito dell’evento che nel settembre 2018 ha colpito profondamente il Monte Serra.

La Regione Toscana ha infatti recepito prontamente la richiesta da parte delle sigle sindacali regionali avanzata il 16 dicembre 2018 ed il Comitato Forestale, presieduto dall’Assessore all’Agricoltura, ha approvato la fattibilità, ai sensi del Contratto Collettivo Nazionale, di un riconoscimento dell’indennità nella seduta del 16 gennaio 2019. La Regione ha quindi provveduto allo stanziamento delle somme necessarie alla copertura dell’indennità ed inviato la comunicazione a tutti gli Enti Territoriali coinvolti. Una ulteriore nota è stata inviata, in data 7 marzo 2019, alla Unione Comuni Val di Cecina (nella cui competenza rientra il cantiere delle maestranze di San Giuliano Terme), per ribadire il diritto al riconoscimento della indennità.

Con questo riconoscimento economico – commenta il Presidente Rossi – la Regione ha inteso evidenziare il duro e tempestivo lavoro che le maestranze forestali hanno svolto per il ripristino delle superfici colpite, ponendosi, con il loro operato, a servizio della popolazione. Ritengo doveroso il riconoscimento a tutti gli operai che hanno contribuito a trasmettere con forza all’intera comunità il messaggio positivo della Regione Toscana, della ricostruzione e della nuova speranza, anche dopo un evento così tragico per l’intero monte pisano”. 

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