Cooperative di comunità, istruzioni per l’uso. Giornata di lavoro con l’assessore Bugli

FIRENZE – Si chiama “Reti e bussole, orientamento per cooperative di comunità” ed è una giornata che la Regione, in collaborazione con Anci Toscana, organizza per promuovere gli strumenti a disposizione delle cooperative di comunità che si sono formate in Toscana a seguito del bando lanciato dalla Regione, che ha stanziato per questo un milione e duecentomila euro. Domani, venerdì 28 giugno in Sala Pegaso, a Palazzo Strozzi Sacrati (piazza Duomo 10, Firenze), dalle 10 alle 17, tutti gli attori delle 25 cooperative attive in Toscana potranno confrontarsi sui problemi affrontati nel corso delle loro esperienze.

Le cooperative di comunità, come noto, sono uno strumento che vede la partecipazione attiva di tutti gli abitanti di un paese, che fa squadra attorno ad alcuni punti di forza per trovare nuove opportunità di sviluppo e scongiurare così lo spopolamento e l’abbandono tipici di tante realtà rurali, montane o marginali attraverso forme di economia collaborativa.

Per far fare ulteriori passi avanti a una realtà che ha visto adesioni entusiastiche da parte di tante comunità coinvolte, enti locali e cittadini, la Regione sta lavorando ad una proposta di legge su questo tema. Ne parlerà l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli intervenendo alle 10 dopo l’apertura dei lavori.
Seguiranno una sessione di formazione per i membri delle cooperative e, nel pomeriggio, alle 15, workshop e simulazioni su casi di studio. 

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“Toscana plastic free”, Bugli: “Approvata la legge che vieta la plastica monouso nelle spiagge e nei parchi”

FIRENZE – È stata approvata dal Consiglio regionale, con 30 favorevoli e 3 astenuti, la legge che bandisce la plastica monouso, sin da questa estate, negli stabilimenti balneari toscani, nelle manifestazioni pubbliche e nelle aree protette. La norma è figlia della volontà della giunta regionale, su proposta dell’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, di consentire ai Comuni di dotarsi dei necessari strumenti normativi, a partire dalle ordinanze, per la piena realizzazione del piano “Toscana plastic free”.

A vigilare sul rispetto delle nuove regole saranno gli agenti di polizia municipale dei singoli Comuni.

“Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto, in tempi molto rapidi”, ha commentato Bugli. “Solo due settimane fa abbiamo sottoscritto il protocollo di intesa con Anci, le maggiori associazioni di categoria e il sindacato di base “Donne di mare”, anticipando così la direttiva europea che dal 2021 mette fuorilegge le stoviglie in plastica, un modo per ridurre i rifiuti in generale e in mare in particolare. Grazie alla collaborazione di tutti – ha continuato l’assessore – nei locali con accesso sul mare, nei bar e ristoranti degli stabilimenti, posate, piatti, cannucce, contenitori per alimenti, mescolatori per bevande, tazze e bicchieri dovranno essere di materiale compostabile: quelli ad esempio derivati dal mais, che costano un po’ di più ma che si trovano già da tempo in commercio. Mi piace sottolineare come nella costruzione di una Toscana di qualità sempre maggiore – ha concluso l’assessore -, siano state proprio le aziende balneari che ho incontrato in questi mesi ad affermare di non potersi più permettere la vendita di un prodotto scadente come la plastica monouso. Per questo motivo sono convinto che presto arriveranno altri risultati importanti per abbattere l’inquinamento da plastica nei nostri territori”.

La legge, intitolata “Misure per la riduzione dell’incidenza della plastica sull’ambiente” non ferma però la sua azione alle sole spiagge. È fatto divieto di utilizzare contenitori, mescolatori per bevande, aste a sostegno di palloncini, cannucce e stoviglie, quali posate, forchette, coltelli, cucchiai, bacchette e piatti, in plastica monouso anche nelle fiere ed eventi organizzati o finanziati, anche in parte, da Regione, enti locali, enti e aziende soggette alla vigilanza degli stessi. Infine anche i parchi e le aree protette dovranno essere liberi dalle plastiche monouso.

La legge, che entrerà in vigore il giorno successivo dalla pubblicazione sul Burt, consente ai Comuni, anche con il sostegno di Anci, di determinare in autonomia come far rispettare il divieto, a partire dalla modifica e dall’integrazione i propri atti: che sia un regolamento, una delibera o un’ordinanza. Nelle spiagge libere invece, verranno dotate di contenitori per la differenziata e di cartellonistica adeguata.

Si stima che ogni anno vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastiche e che da qui al 2050 la cifra, se non cambierà qualcosa, rischia di raddoppiare. Almeno 8 milioni finiscono nei mari di tutto il mondo, compreso il Tirreno, portati dai fiumi o trascinati alla largo dalla risacca sulla spiaggia; ad almeno 250 miliardi ammonterebbero nel solo Mediterraneo i microframmenti, quelli più pericolosi perché finiscono nella catena alimentare.

La Regione Toscana aveva già fatto da apripista sulla raccolta dei rifiuti in mare con il progetto “Arcipelago Pulito” tenuto a battesimo l’anno scorso, consentendo ai pescatori di portare a riva (senza esserne più responsabili) i rifiuti tirati su con le reti. Una buona pratica presa a modello dal Parlamento europeo e poi dal governo con il ddl “Salva mare”.

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Piani estrattivi, Ceccarelli: “Ancora in attesa di una data dal ministero”

 

FIRENZE – “La realtà dei fatti è che siamo ancora in attesa di una data per poterci incontrare col ministero, nella speranza che ci venga fissata al più presto”. Questo quanto intende precisare l’assessore Vincenzo Ceccarelli, in relazione ad alcune dichiarazioni apparse sui media di oggi rese dal capogruppo in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle sulla disponibilità alla proroga dei Pabe, i piani estrattivi. “Siamo in attesa – ribadisce l’assessore – e nel frattempo anche nei prossimi giorni incontreremo le parti per esaminare aspetti dell’attuazione del protocollo sottoscritto. Ancora una volta la Regione si è resa disponibile per fare in modo che non fossero penalizzate attività e occupazione, in una fase che oggettivamente marca un ritardo da parte delle amministrazioni comunali. Nel mentre noi lavoriamo in questa direzione invitiamo tutti a fare la loro parte, le aziende a ritirare i ricorsi e i comuni che non lo abbiano già fatto ad adottare i piani”.

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Suvignano, Bugli: “I toscani se la sono ripresa, sarà luogo di idee, lavoro e impegno”

FIRENZE – Se la legalità ha dei colori e dei suoni, questi, oggi, erano tutti a Suvignano, la grande tenuta confiscata alla mafia e dopo una lunga vicenda giudiziaria assegnata in gestione alla Regione Toscana. L’azzurro limpido del cielo, il verde già tinto di giallo dal sole dell’estate, i colori caldi della pietra e dei muri delle costruzioni e intorno un pezzo della Toscana più bella, la terra di Siena (siamo tra i comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo). E poi , naturalmente, i colori  e le voci della gente, i protagonisti di questa giornata: le famiglie, gli artisti, i rappresentanti del mondo dell’associazionismo e dei produttori della zona.
Oggi Suvignano ha aperto i suoi cancelli per questa grande festa, che ha sancito una vittoria grande della legalità e della democrazia sui poteri criminali.

“Sì, ce la siamo ripresa, i toscani se la sono ripresa – ha detto l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, che ha seguito per il governo regionale le fasi decisive della complessa vicenda – Questo è un bene importante, nel cuore prezioso della Toscana, finito nelle mani della mafia e oggi torna finalmente ai toscani. Sarà un luogo vivo, attivo, di idee e anche di produzione. Ci faremo una buona agricoltura, con prodotti biologici e di filiera corta, e chi lavorerà qui, lo farà garantito, sempre, dalla forza della legge e dei diritti. E sarà, naturalmente, un simbolo della lotta alla presenza della criminalità organizzata nella nostra regione. Daremo vita qui – annuncia – al luogo-simbolo su quanto la Toscana, in tutte le sue espressioni, istituzionali, sociali, culturali, ha fatto, fa e farà contro le mafie. Porteremo i ragazzi delle scuole a visitarla e nella tenuta già organizziamo campi estivi di lavoro per i giovani”.

Presente fin dalla mattinata a Suvignano Antonino De Masi,  imprenditore calabrese che da anni vive sotto scorta per aver denunciato il racket. “Cosa provo ad essere qui? Provo gioia – ha detto – Sono felice quando qualcosa che era brutto, diventa bello. Vorrei essere un semplice cittadino, che fa la sua attività per il futuro dei propri figli e dei suoi lavoratori, ma ora mi trovo in mondo più grande di me, dove mi ha portato la difesa dei miei valori. So di correre dei rischi, so che cercheranno di farmela pagare, ma sono determinato a far prevalere il mio essere un uomo libero”

Il programma della giornata, dopo l’esibizione della street art band “BadaBimBumBad”, che ha  guidato come un pifferaio gli ospiti sui sentieri della una terra riconquistata, prosegue con la performance di “Straligut teatro”  e la tavola rotonda “Conoscere le mafie, costruire la legalità” con l’assessore Bugli, i sindaci di Monteroni d’Arbia e Murlo, Gabriele Berni e Davide Ricci, De Masi e la giornalista Federica Angeli, sotto scorta anche lei dal 2013 per le sue inchieste sulla mafia romana.

Chiusura ancora in musica con i “Modena City Ramblers”

La tenuta e la sua vicenda
La storia giudiziaria della tenuta inizia con il giudice Giovanni Falcone, che nel 1983 sequestra l’azienda una prima volta all’imprenditore palermitano Vincenzo Piazza, sospettato di aver rapporti con Cosa Nostra. Il costruttore ne rientra successivamente in possesso. Tra il 1994 e il 1996 arriva il secondo sequestro, assieme ad un patrimonio di ben duemila miliardi di vecchie lire affidato alla gestione di un amministratore giudiziario. Poi, nel 2007, la condanna e la confisca definitiva.
Si è rischiato ad un certo momento, anni fa, che la tenuta fosse messa all’asta, con il rischio che potesse tornare alla mafia attraverso prestanome. Poi nei mesi scorsi, annunciata già da più di un anno, è arrivata l’assegnazione alla Regione, che la gestisce adesso attraverso Ente Terre, che già si occupa di altre proprietà demaniali o in gestione, fa sperimentazioni in campo agricolo e forestale.
La tenuta si estende attualmente su 640 ettari, tra il Comune di Monteroni d’Arbia (per la maggior parte) e quello di Murlo). Contiene una colonica di pregio, altri diciassette edifici e 21mila metri quadrati tra immobili e magazzini, una chiesetta di fianco all’edificio principale. In tutti questi anni di gestione attraverso l’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata ha continuato a funzionare l’agriturismo

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Suvignano: domani la grande festa nella tenuta simbolo della lotta alla mafia

FIRENZE – Tutto pronto per la grande festa di domani, domenica 23 giugno,  nella Tenuta di Suvignano, nel senese. In uno dei luoghi-simbolo della lotta alla criminalità organizzata, da quest’anno affidata in gestione alla Regione Toscana, si apriranno i cancelli per vivere un bene che è tornato finalmente di tutti.

Dopo una mattina di musica (con la street art band “BadaBimBumBad” a guidare come un pifferaio gli ospiti sui sentieri di una terra riconquistata), di teatro (“Straligut teatro”) e di occasioni per picnic all’aperto con i prodotti agricoli a filiera corta del territorio, nel pomeriggio spazio alle parole, di lotta e di speranza, con l’incontro “Conoscere le mafie, costruire la legalità”: parteciperanno, insieme all’assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli e ai sindaci di Monteroni d’Arbia e Murlo, Gabriele Berni e Davide Ricci,  Antonino De Masi, imprenditore calabrese, che da anni vive sotto scorta per aver denunciato il racket, e la giornalista Federica Angeli, sotto scorta anche lei dal 2013 per le sue inchieste sulla mafia romana.

Chiusura di nuovo in musica con i “Modena City Ramblers”.

 

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Centri per l’impiego, la Regione procederà all’indizione dei concorsi entro il 30 giugno

FIRENZE – In merito al rafforzamento dei Centri per l’impiego le Regioni avevano chiesto al Governo di procedere con la ripartizione delle risorse in tempi utili per effettuare i concorsi entro il 30 giugno, così come previsto dalla norma nazionale. O almeno che vi fosse un rinvio di questa data. A tal fine e su altre esigenze che si pongono per lo svolgimento ottimale di questa fase, il presidente della Regione Enrico Rossi aveva scritto al ministro Luigi Di Maio avanzando la richiesta di un confronto per risolvere queste ed altre problematiche. Visto che ad oggi non è successo niente di tutto ciò, che il rinvio della scadenza del 30 giugno non è stato portato avanti dal Governo e viste dunque le incertezze del quadro nazionale, la Giunta regionale ha deciso di procedere all’indizione dei concorsi entro il 30 giugno per un primo rafforzamento dei Centri per l’impiego.

Allo scopo di attivare l’iter necessario, è stato convocato oggi il tavolo tecnico fra la Regione Toscana e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, previsto dal protocollo d’intesa firmato il 16 maggio scorso.

Nell’occasione gli assessori Vittorio Bugli e Cristina Grieco hanno fatte presenti le linee che intendono portare all’attenzione della giunta di martedì prossimo, 25 giugno, e la volontà di valorizzare tutte le competenze e le professionalità esistenti nel sistema e rafforzarlo con un numero adeguato di nuove figure di operatori.

Per questo, la Giunta regionale ha intenzione di bandire dei primi concorsi entro il 30 giugno, in modo da poter utilizzare, anche successivamente, le graduatorie per le future assunzioni.

Il piano di rafforzamento prevede, a regime, l’assunzione di circa 700 unità di personale, mentre i primi concorsi saranno banditi per circa 60 unità.

Valorizzare competenze e professionalità, significa in primo luogo tener di conto dell’esperienze che centinaia di operatori hanno acquisito in anni di lavoro.

Per questo le parti hanno condiviso la proposta di individuare, per ciascuna delle categorie messe a concorso – categoria C e categoria D – due profili professionali junior e senior. Si tratta con questo di combinare nuove professionalità con professionalità già sperimentate nel settore che possano dare un contributo di esperienza e di conoscenza.

L’operatore junior sarà dunque un profilo più “generale” che permetterà, a quanti vorranno confrontarsi con i servizi per l’impiego, di contribuire ad arricchire e innovare ulteriormente il modello toscano.

Il profilo per l’operatore senior sarà riservato a chi possiede un’esperienza di lavoro nei centri per l’impiego di almeno 36 mesi con una previsione, tra l’altro, di una premialità per quanti abbiano maturato questa esperienza nell’ambito del sistema dei cpi della Toscana.

Il confronto con le organizzazioni sindacali è stato positivo ed è stato ritenuto opportuno proseguire in questa direzione, già a suo tempo tracciata con la firma dell’accordo su questa materia.

In un incontro che si è tenuto successivamente anche la Rsu dell’Agenzia regionale toscana per l’impiego (Arti) ha condiviso questo percorso.

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Strage Viareggio, Rossi: “Sentenza pone tutti di fronte a proprie responsabilità”

FIRENZE – Una sentenza che restituisce alle famiglie prima di tutto il senso di una giustizia che individua responsabilità che, in tutta questa dolorosa vicenda e al di là del merito di ogni singola persona, sono evidenti e all’origine di quanto accaduto. Così il presidente della Regione Enrico Rossi, commentando la sentenza della corte di appello di Firenze sulla strage alla stazione di Viareggio del 29 giugno 2009.

“Nessuno – ha detto ancora Rossi – potrà mai restituire le persone morte alle famiglie e ai loro cari. E niente potrà mai rimediare alle ferite riportate nel corpo e nell’anima da tante persone a causa di quella tragedia. Ma la giustizia ha funzionato, è arrivata una sentenza in appello che pone tutti di fronte alle proprie responsabilità, anche oltre coloro che sono stati direttamente condannati”.

“Dopo quella vicenda – ha aggiunto Rossi – io stesso mi sono occupato di come poteva essere alzato il livello di sicurezza dei trasporti su ferro a tutela prima di tutto delle popolazioni civili. Ed è stato stabilito un limite di velocità. Troppo tardi però, e troppo poco. Anche perché l’Ue non ha ancora individuato le modalità per consentire un controllo più efficace della sicurezza del materiale rotabile che viaggia sulle ferrovie. In questo giorno di amarezza, e allo stesso tempo di compimento di una tappa verso l’accertamento della verità, quello che resta da fare affinchè certi episodi non si ripetano deve costituire l’impegno di tutte le persone che hanno responsabilità in questo settore. E ovviamente in primo luogo della politica e delle istituzioni che hanno compiti di regolazione”.

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Due Emme, Regione Toscana e Comune di Piombino chiedono la continuità produttiva

FIRENZE – Un incontro per fare il punto sulla vicenda della società Due Emme di Piombino, azienda che produce impianti tecnologici la cui proprietà ha chiesto il concordato in continuità, è stato svolto nella mattinata di oggi a Livorno dal consigliere per il lavoro della Presidenza della Giunta, Gianfranco Simoncini, assieme al sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, all’amministratore unico della società, Antonio Mammarella, e al commissario giudiziale della Due Emme, Fabio Serini. Erano presenti anche le organizzazioni sindacali di categoria: Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil.

Al centro dell’incontro, il futuro dei circa cinquanta lavoratori dell’azienda, che sono attualmente in cassa integrazione. Regione e sindacati hanno acquisito informazioni dal commissario e dal dirigente aziendale sullo sviluppo della procedura e sull’intera vicenda. Il prossimo 10 luglio rappresenterà una data importante per la verifica dell’omologa o meno del concordato.

Simoncini e Ferrari, in ogni caso, si augurano che sia garantita la continuità dell’azienda e in particolare che si possano trovare dei soggetti imprenditoriali interessati a subentrare garantendo la continuità produttiva e quindi il livello occupazionale dei lavoratori. Simoncini ha assicurato che a metà luglio si svolgerà un ulteriore incontro di verifica.

 

 

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Domani la maturità, la Grieco agli studenti: “Momento importante, buon esame e buon futuro a tutti”

FIRENZE – Domani mattina, mercoledì 18 giugno, studenti e studentesse inizieranno in Toscana la prova della maturità, che vedrà al debutto il nuovo esame di Stato. L’assessore regionale ad Istruzione, formazione e lavoro, Cristina Grieco, ha quindi inviato ai ragazzi e alle ragazze impegnate nella prova una lettera di incoraggiamento e di “in bocca al lupo” per far sentire loro la vicinanza della Regione Toscana alla vigilia di un evento così importante.

“Care ragazze e cari ragazzi”, scive l’assessore Grieco, “siete arrivati al vostro appuntamento con la ‘maturità’. Siete i primi nati in questo secolo e in questo millennio ad affrontare le prove, riviste, di un esame che resta sempre e comunque un momento importante della vita, fatto di ansia e trepidazione, ma anche di curiosità e voglia di mettersi in gioco”.
“Vi auguro di vivere questi giorni con la giusta dose di emozione”, continua la Grieco, “ma anche con la ‘leggerezza’ della vostra età e con la consapevolezza che le commissioni hanno come unico obiettivo quello di valorizzare al massimo la vostra preparazione e di fare emergere la conoscenza e competenza, le potenzialità e i talenti di ciascuno”.

“Con l’esame di Stato”, prosegue, “si chiude un percorso di crescita in cui siete stati accompagnati dai vostri insegnanti, dai dirigenti scolastici e dal personale scolastico tutto”. E ancora: “Sono stati anni in cui sono nate relazioni importantissime di amicizia, di confronto, di complicità. Faranno parte di voi per sempre. E adesso vi accingete a varcare una sorta di ‘confine’ tra l’adolescenza e l’età adulta”.
“D’ora in avanti”, scrive ancora l’assessore, “sarete più autonomi ma anche più responsabili… insomma sarete un po’ più grandi”. Di conseguenza: “Affronterete altri esami, concorsi, avrete soddisfazioni e anche qualche insuccesso. Fanno parte della vita, ma cercate di affrontare tutto con determinazione e speranza nel futuro”.

“La Regione Toscana”, precisa nella lettera l’assessore Grieco, “mette la Scuola ed i giovani al centro delle sue politiche, favorendo le alleanze con territori e imprese e supportando gli Istituti per il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta formativa”. E continua: “Ed anche per il post diploma tantissimi sono gli interventi che mettiamo in campo, dall’alta formazione tecnica al diritto allo studio universitario, alle misure di accompagnamento al lavoro e per l’autonomia, perché sentiamo di trasmettervi i valori e costruire opportunità”
“Ma questo sarà un altro capitolo”, conclude il messaggio. “Per adesso faccio a tutte e tutti un grande in bocca al lupo per gli esami. Buon futuro a tutti…”.

 

 

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Premio al cartoon sulle sorelle Bucci, Barni: “Meritatissimo”

FIRENZE – Il cartoon ‘La stella di Andra e Tati’, che ripropone la storia delle sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute a quattro e sei anni all’orrore di Birkenau, ha vinto il Rockie Award come miglior produzione in animazione per bambini e ragazzi al Banff World Media Festival in Canada.

“Un premio meritatissimo – commenta la vicepresidente della Regione Monica Barni -. Abbiamo avuto la possibilità di vedere il cartone in anteprima, durante la summer school che abbiamo organizzato nell’agosto 2018, insieme alle autrici e registe e agli insegnanti che poi avrebbero portato i loro studenti ad Auschwitz, lo scorso gennaio. Un cartone davvero efficace, sia nel tratto che nelle parole, che sono poi quelle con le quali, con lucidità, le sorelle Bucci raccontano tutte le volte a ragazzi e ragazze sul treno, la loro drammatica storia. Una lucidità che fa capire loro che queste vicende storiche non devono mai più ripetersi”.

Il cartoon è prodotto dalla società siciliana Larcadarte in collaborazione con Rai Ragazzi e Miur ed è diretto da Rosalba Vitellaro e sceneggiato da Alessandra Viola.

Le sorelle Andra e Tatiana Bucci hanno iniziato a raccontare in pubblico quello che era successo a loro nei campi di sterminio solo nel 2004. La prima volta sul Treno della Memoria toscano, nel 2004, diretto  al campo di Maidanek, vicino a Lublino, in Polonia. Dei 776 bambini italiani con meno di quattordici anni che furono deportati ad Auschwitz, solo 25 sono sopravvissuti. Tra questi anche Andra e Tatiana.

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