Fabrizio Corona e il suo iter giudiziario: 9 anni dentro e fuori dal carcere

Innocente e poi colpevole, dentro il carcere e fuori dal carcere, affidamento ai servizi sociali e fuga in Portogallo: gli ultimi 9 anni di Fabrizio Corona sono stati molto travagliati, sempre in cerca di una resa dei conti con la giustizia italiana che però sembra ancora lontana.

È solo di poche ore fa la notizia del nuovo arresto del paparazzo, per intestazione fittizia di 1,7 milioni di euro. Ma il “calvario” giudiziario dell’ex marito di Nina Moric è iniziato il 13 marzo 2007, quando venne arrestato per la prima volta.

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Samsung agli italiani che hanno il Galaxy Note 7: “Spegneteli”

La Samsung non usa giri di parola: spegnete i Galaxy Note 7. La Samsung mette in guardia i possessori degli smartphone in Italia, meno i duemila, dopo aver deciso di ritirare il modello dal mercato per via dei casi di esplosione della batteria

“Samsung invita i consumatori a spegnere i Galaxy Note7 in proprio possesso e riconsegnarlo al punto vendita presso il quale è stato acquistato” si legge in una nota diffusa in Italia dal colosso sudcoreano. Sul mercato italiano, il prodotto non è mai stato ufficialmente messo in commercio, se non attraverso una prima fase di pre-ordine di circa 4.000 unità, di cui consegnate meno della metà. Per agevolare il processo di ritiro del Galaxy Note7, Samsung Electronics Italia ha messo a disposizione alcuni servizi tra cui: servizio di ritiro del prodotto, servizio di assistenza dedicato al numero verde 800 025 520, sito dedicato http://www.samsung.com/it/note7exchange/.

“A tutti i consumatori, che hanno effettuato il pre-ordine, Samsung Electronics Italia garantisce il rimborso totale e immediato dell’importo versato. Sempre a questi consumatori, verranno inoltre spediti subito dopo la restituzione del Galaxy Note7, i premi promessi in fase di pre-ordine” continua la nota firmata da Carlo Barlocco, presidente di Samsung Electronics Italia.
“A livello internazionale, stiamo lavorando con organismi di regolamentazione competenti per investigare i casi recentemente segnalati che coinvolgono esclusivamente il modello Galaxy Note7” continua “Poichè la sicurezza dei consumatori rimane la nostra massima priorità, Samsung ha chiesto a livello globale a tutti gli operatori telefonici e ai distributori partner, di interrompere le vendite e le sostituzioni dei Galaxy Note7. Siamo un leader tecnologico responsabile e fortemente impegnato nel far sentire i nostri clienti in ogni istante sicuri, entusiasti e ispirati, mantenendo alta l’eccellenza dei nostri prodotti. Vogliamo dimostrare di essere concretamente vicini ai nostri consumatori italiani e per questo stiamo lavorando ad un programma dedicato per ringraziarli della fiducia che ci stanno dimostrando”.

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Sindaco della Lega sposa una coppia gay nel trevigiano, ora rischia l’espulsione

Aria di epurazioni in casa leghista a Oderzo, in provincia di Treviso, dopo che il sindaco, Maria Scardellato, eletto a giugno nelle fila del Carroccio, ha firmato di suo pugno il documento che unisce in matrimonio due uomini, Pasquale e Andrea, compagni da 11 anni. “Discuteremo nei prossimi giorni il provvedimento che prenderemo nei suoi confronti – annuncia il segretario provinciale della Lega Nord Dimitri Coin. “Di certo – aggiunge – non possiamo permettere che uno dei nostri sindaci esca così sfacciatamente dalla linea politica che abbiamo. Siamo stanchi di persone che dopo essere state elette da noi vanno poi a sostenere le tesi della sinistra”.

Dalle pagine del Corriere del Veneto il sindaco, 56 anni, si difende: “Non ho fatto nulla di male, non ha a che fare con il partito e la politica. Io sono sempre stata coerente. E’ un contratto previsto per legge. Sono contraria alle adozioni delle coppie omosessuali e lo dico con convinzione, ma da sindaco ho applicato la legge”.

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Milena Gabanelli lascia Report: “Questo sarà il mio ultimo anno”

Report, storico marchio di inchieste di Rai3, compie vent’anni e Milena Gabanelli, fondatrice e anima del programma, si prepara a lasciare la conduzione dopo questa stagione: lo ha annunciato, a sorpresa, la stessa giornalista, ospite questa sera del Tg1 delle 20.

“E’ la cosa più bella che ho fatto dopo mia figlia”, ha spiegato Gabanelli. “Tuttavia, dopo vent’anni, penso che sia venuto il momento di dire che questa sarà la mia ultima stagione alla conduzione di Report. Non smetterò comunque di fare il mio mestiere. Se è un addio? E’ una brutta parola… Report ha davanti altri vent’anni, ha una squadra da guerra”.

Lunedì sera intanto il programma apre il suo nuovo ciclo con un’inchiesta sul biologico, “un mercato che in Italia ha 60 mila imprese e l’anno scorso ha realizzato un fatturato da 4,5 miliardi, con un +21% di consumi nei primi sei mesi dell’anno.

C’è la possibilità di risanare l’ambiente – ha spiegato ancora Gabanelli – ma il problema è che, proprio perché costa di più, ci si si infilano le truffe. Bisogna stanare i truffatori”.

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La produzione industriale in Italia vola ad agosto: è cresciuta del 4,1%. L’Istat certifica il boom

Boom per la produzione industriale in Italia, che ad agosto, a sorpresa, si è attestata sui livelli più alti dal 2011. Secondo quanto comunicato dall’Istat, la produzione è cresciuta dell’1,7% rispetto a luglio 2015 e del 4,1% da agosto dello scorso anno. Questa crescita, spiega l’Istituto nazionale di statistica, deriva “da variazioni realizzate in un mese tipicamente caratterizzato da livelli di produzione molto bassi” e porta a un incremento dello 0,4% nel trimestre giugno-agosto 2016 rispetto al precedente. Nei primi otto mesi l’aumento è dell’1% rispetto al 2015.

Guardando al dato grezzo, sempre ad agosto, la produzione industriale è cresciuta del 7,4%, valore più alto dal dicembre del 2010.

Per quanto riguarda i settori, ad agosto 2016 i comparti che hanno registrato la maggiore crescita tendenziale sono stati quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+19,2%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+13,6%) e della fabbricazione di macchinari e attrezzature n.C.A.(+11,7%). Le diminuzioni maggiori si sono registrate nei settori dell’attività estrattiva (-17,7%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-5,3%) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (- 5,0%).

Continua a correre la produzione di autoveicoli. Ad agosto l’indice corretto per gli effetti di calendario è aumentato del 41,9% rispetto allo stesso mese del 2015. Nei primi otto mesi dell’anno la produzione di autoveicoli è cresciuta del 9,5 per cento.

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Verso lo scontro frontale fra Matteo Renzi e minoranza in direzione Pd. Le promesse di modifiche all’Italicum non bastano

Ribadire che la volontà di cambiare la legge elettorale “è reale” ma “senza forzature” e, soprattutto, non da soli. E, dunque, non prima di aver consultato maggioranza e opposizione. Insomma, non prima del referendum. È questa la linea Maginot di Matteo Renzi che nella Direzione del Partito Democratico in programma lunedì pomeriggio proverà a tener fede alla linea aperturista degli ultimi tempi senza, però, concedere ulteriori spazi di mediazione alla minoranza. Anche perché la convinzione è che l’obiettivo sia un altro: attaccare lui.

La rottura sul referendum sembra ormai giunta a un punto di non ritorno e il premier avrebbe letto con molta irritazione le interviste con cui Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza annunciavano il loro No al ddl Boschi poche ore prima che il partito si riunisse a via del Nazareno proprio per discutere delle modifiche all’Italicum che da mesi invocano. “Tempo scaduto”, “solo chiacchiere”, dicono i due esponenti dell’opposizione interna.

Il premier – raccontano – sarebbe stato colto di sorpresa soprattutto dal tono tranchant di Bersani anche perché, spiegano, le colombe erano al lavoro da giorni perché domani si arrivasse a un documento comune. Una freddezza, quella del segretario, che emerge durante l’intervista a L’Arena su Rai1. Renzi decide di non cogliere l’occasione del salotto televisivo per lanciare un segnale di apertura e, anzi, commenta caustico l’uscita dell’ex segretario dem. “Io dico soltanto una cosa, Bersani – è la sua risposta – ha votato Sì tre volte alla Camera. Se poi cambia opinione per il referendum, ciascuno si farà una sua valutazione sul perché. Questa riforma non l’ho scritta io di nascosto a Rignano sull’Arno al mio pc”. La linea – insomma – è quella di dimostrare che l’incoerenza sta negli altri e, di conseguenza, anche le ragioni della rottura. D’altra parte – aggiunge – è “un anno e mezzo che mi danno contro”. Sebbene ribadisca che personalizzare l’appuntamento sia stato un errore, il presidente del Consiglio si dice anche convinto che in molti stanno orientando il loro voto per “antipatia” nei suoi confronti e questo – aggiunge – mostra “scarsa visione per il Paese”.

La proposta che dovrebbe essere messa sul piatto della discussione della Direzione è quella di affidare a una delegazione formata dai capigruppo Ettore Rosato e Luigi Zanda e da Lorenzo Guerini, un compito “esplorativo” nei confronti di tutte le altre forze politiche. “Bisogna costruire le condizioni per le modifiche, pensare che in sei settimane, mentre è in discussione la legge di bilancio, si chiuda questa partita sarebbe una forzatura”, spiega un renziano. Una mossa il cui effetto dovrebbe essere quello di “stanare” la minoranza, perché la convinzione è che il punto di approdo reale non sia la modifica della legge elettorale. La scelta di Pier Luigi Bersani di votare No al referendum sulla riforma costituzionale – dice esplicitamente il ministro dei Beni culturali, Enrico Franceschini – “penso sia motivata da altro”, “il tema vero è che nel Pd e fuori dal Pd si sta utilizzando il tema referendario per contrastare Renzi”.

Dalla minoranza, ovviamente, l’accusa è ribaltata: è il segretario – dicono – che continua a fare solo melina senza alcuna proposta concreta. La direzione di domani, spiega Roberto Speranza, “è l’ultima possibilità, però non per annunci generici: il governo e la sua maggioranza hanno prodotto il disastro dell’Italicum, ora senza una loro vera iniziativa ogni mossa e invito al Parlamento, è una perdita di tempo”. La richiesta è quella di mettere in discussione il doppio turno, esattamente la norma che finora Renzi ha difeso più strenuamente.
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Pensioni, Giuliano Poletti annuncia: “la quattordicesima sarà maggiorata del 30% per gli assegni più bassi”

La quattordicesima sarà aumentata ai pensionati con gli assegni più bassi. Parola del ministro del Welfare, Giuliano Poletti, che in un’intervista al Corriere della Sera prova a quantificare gli intervisti concordati con i sindacati sulle pensioni.

“Per le persone che la prendono già, cioè quelle che hanno un importo di pensione fino a 1,5 volte il minimo (750 euro circa) l’incremento sarà intorno al 30%. Per chi ha una pensione tra 1,5 e 2 volte il minimo (750-1.000 euro circa) la quattordicesima sarà introdotta per la prima volta in una misura pari a quella finora erogata alla vecchia platea (da 336 a 504 euro in base ai contributi versati). Questo per evitare sperequazioni a favore delle pensioni più alte”.

Ne deriva che la vecchia quattordicesima arrivi a un massimo di 650 euro.

“Le cifre esatte saranno definite nella legge di Bilancio, ma l’ordine di grandezza è quello che le ho detto”.

Sul fronte lavoro, modifiche in arrivo per la decontribuzione sulle assunzioni. È “possibile” ad esempio, spiega Poletti, che riguardi solo gli under 35.

“Credo che lo sgravio 2017 verrà concesso secondo criteri selettivi volti a favorire l’occupazione giovanile e al Sud”.

Dinanzi al dato di oltre 107 mila italiani emigrati all’estero, un terzo dei quali di giovane età, si apre anche il tema dei salari.

“Il tema dei salari c’è. Bisogna aumentare il reddito dei lavoratori e il governo è impegnato a studiare un taglio strutturale del cuneo fiscale a partire dal 2018. Detto questo, credo che vada distinto chi liberamente sceglie di partire da chi è costretto a farlo perché non trova lavoro. E comunque, a fronte di centomila italiani che vanno all’estero ce ne sono milioni che restano da noi a studiare e lavorare. Non vorrei passasse l’idea che quelli che se ne vanno sono più bravi di quelli che restano”.

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Pensioni, Giuliano Poletti annuncia: “la quattordicesima sarà maggiorata del 30% per gli assegni più bassi”

La quattordicesima sarà aumentata ai pensionati con gli assegni più bassi. Parola del ministro del Welfare, Giuliano Poletti, che in un’intervista al Corriere della Sera prova a quantificare gli intervisti concordati con i sindacati sulle pensioni.

“Per le persone che la prendono già, cioè quelle che hanno un importo di pensione fino a 1,5 volte il minimo (750 euro circa) l’incremento sarà intorno al 30%. Per chi ha una pensione tra 1,5 e 2 volte il minimo (750-1.000 euro circa) la quattordicesima sarà introdotta per la prima volta in una misura pari a quella finora erogata alla vecchia platea (da 336 a 504 euro in base ai contributi versati). Questo per evitare sperequazioni a favore delle pensioni più alte”.

Ne deriva che la vecchia quattordicesima arrivi a un massimo di 650 euro.

“Le cifre esatte saranno definite nella legge di Bilancio, ma l’ordine di grandezza è quello che le ho detto”.

Sul fronte lavoro, modifiche in arrivo per la decontribuzione sulle assunzioni. È “possibile” ad esempio, spiega Poletti, che riguardi solo gli under 35.

“Credo che lo sgravio 2017 verrà concesso secondo criteri selettivi volti a favorire l’occupazione giovanile e al Sud”.

Dinanzi al dato di oltre 107 mila italiani emigrati all’estero, un terzo dei quali di giovane età, si apre anche il tema dei salari.

“Il tema dei salari c’è. Bisogna aumentare il reddito dei lavoratori e il governo è impegnato a studiare un taglio strutturale del cuneo fiscale a partire dal 2018. Detto questo, credo che vada distinto chi liberamente sceglie di partire da chi è costretto a farlo perché non trova lavoro. E comunque, a fronte di centomila italiani che vanno all’estero ce ne sono milioni che restano da noi a studiare e lavorare. Non vorrei passasse l’idea che quelli che se ne vanno sono più bravi di quelli che restano”.

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Le gaffe sessiste di Donald Trump: da Hillary Clinton a Miss Piggy

Le gaffe sessiste di Donald Trump dall’inizio della campagna elettorale per le presidenziali quasi non si contano, e hanno preso di mira molti personaggi famosi, a partire da Hillary Clinton. Anche se lui ha sempre cercato di sminuire le sue frasi ‘politicamente scorrette’ declassandole a battute, a goliardate.

Come nell’ultimo scandalo del video in cui ha parlato di “chiacchiere da spogliatoio”. Ecco i principali episodi:
HILLARY CLINTON. “Io so dove è andata. E’ disgustoso….troppo disgustosò, disse il tycoon commentando il ritardo con cui l’ex first lady, durante un dibattito delle primarie, arrivò sul palco dopo l’intervallo, probabilmente per una pausa alla toilette.

CARLY FIORINA. “Guardate che faccia che ha, chi la voterebbe? Con quella faccia può fare il presidente?”. Così Trump si rivolse durante un dibattito delle primarie alla rivale ex amministratore delegato di Hp.

MEGYN KELLY. “Si vedeva che aveva il sangue agli occhi, il sangue le usciva dappertutto…”. Parole rivolte alla famosa anchorwoman di Fox rea, secondo il tycoon, di averle fatto domande troppo aggressive ancora durante un dibattito nel corso delle primarie.

ALICIA MACHADO. “E’ disgustosa”: cosi Trump si è rivolto all’ex Miss Universo che aveva preso in giro per essersi ingrassata, tanto da meritarsi per il tycoon il soprannome di ‘Miss Piggy’.

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L’8 ottobre è la Notte della Luna: il Moonwatch si celebra in tutto il mondo, tanti gli appuntamenti

Conto alla rovescia per la Notte della Luna. In tutto il mondo l’’8 ottobre si celebra il Moonwatch. Nuvole e pioggia permettendo, centinaia di telescopi saranno puntati nella notte sul nostro satellite, che si troverà molto vicino a Marte.

Centinaia di telescopi puntati sulla Luna
L’International Observe the Moon Night (InOMN) è una iniziativa lanciata a livello internazionale da numerose organizzazioni, tra cui la Nasa, mentre in Italia l’appuntamento è promosso da Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Unione Astrofili Italiani (Uai). Sono previste osservazioni al telescopio e conferenze sulla Luna, le sue origini, le caratteristiche fisiche, le missioni spaziali passate e quelle future.

Luna al primo quarto, vicina a Giove
”L’8 ottobre, la Luna è al primo quarto, la fase ideale per l’osservazione al telescopio perché il Sole la illumina lateralmente e fa vedere bene i crateri e i monti. Quando la luna è piena invece è troppo luminosa e alcuni dettagli si perdono”, ha detto Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai). A rendere speciale la serata contribuisce anche un quartetto di pianeti: Marte incontra la Luna nella costellazione del Sagittario, mentre Venere, Saturno e Marte, che sfilano in direzione Sud-Ovest.

Telescopi e conferenze
Tantissime le manifestazioni organizzate da Nord a Sud, che fanno dell’Italia uno dei Paesi con maggiori adesioni all’iniziativa. ”La collaborazione tra astrofili e astronomi – ha rilevato Volpini – ha dato un ottimo risultato per la diffusione capillare della manifestazione”. Fra le serate di osservazione ci sono quelle previste nella sede dell’Inaf di Torino e quelle nell’Osservatorio Comunale di Perinaldo (Imperia), in collaborazione con i ricercatori dell’Inaf-Osservatorio di Trieste, che ‘traslocheranno’ per l’occasione. A Bologna, nel Parco dei Giardini, la notte dedicata alla Luna comincerà con una conferenza e proseguirà con le osservazioni guidate dagli astrofili. Manifestazioni sono previste anche all’Osservatorio astronomico di Cagliari e al Planetario Provinciale Pythagoras di Reggio Calabria; presso l’Osservatorio di Acquaviva delle Fonti (Bari) e al Planetario di Palermo.

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